Il 18 luglio 1610 segna una data storica nelle cronache dell’arte e della criminalità: sulla spiaggia della Feniglia in Toscana, il pittore Caravaggio, considerato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, perde la vita. L’evento, avvolto nel mistero, è al centro del documentario che andrà in onda mercoledì 13 novembre su La7, condotto da Aldo Cazzullo. Lo scrittore e giornalista indaga sull’oscura esistenza e le ultime ore di questo genio tormentato, il cui nome reale, Michelangelo Merisi, è stato reso celebre dalla sua città natale.
L’ultimo capitolo della vita di Caravaggio
Caravaggio, il cui talento artistico si è espresso in opere che rappresentano alcuni dei momenti più significativi della storia dell’arte occidentale, ha vissuto un’esistenza segnata da sfide e ombre. Gli ultimi giorni del pittore sono stati oggetto di accesi dibattiti tra storici e critici. Cazzullo, con il suo documentario, si propone di esaminare non solo il mistero della morte di Caravaggio, ma anche la sua vita turbolenta. Nella sua arte, il pittore ha riflettuto le sue esperienze e il suo tumulto interiore, creando opere come il ciclo di San Matteo, l’Autoritratto in veste di Bacco, e La conversione di San Paolo, che in realtà rappresentano una sorta di autobiografia visiva.
La testardaggine di Caravaggio, unita alla sua brillantezza, lo ha portato a vivere in un mondo di eccessi, dove il successo artistico non ha potuto dissuaderlo da una vita di legalità e morale discutibile. Cazzullo esplora il legame tra i quadri e la vita del pittore, cercando indizi e chiavi di lettura che possano illuminare la sua controversa personalità. Nonostante le notorietà dei suoi lavori, Caravaggio ha sempre navigato in acque tempestose, incappando in violenze che avrebbero segnato il suo destino.
La Roma di Caravaggio tra luce e ombra
La Roma di Caravaggio è un palcoscenico che riflette il dualismo della sua esistenza: da una parte i salotti nobiliari, dall’altra i bassifondi che popolava. Il documentario porterà i telespettatori in un viaggio attraverso la città eterna, scrutando i luoghi iconici come San Luigi dei Francesi e il Palazzo Odescalchi, che ospitano alcune delle opere più celebri del maestro. Nel contempo, Cazzullo non mancherà di mostrare i vicoli oscuri di Campo Marzio, dove Caravaggio ha vissuto la sua vita di eccessi, lavoro e scandalose interazioni con una Roma lontana dall’ideale di bellezza che professava nella sua arte.
La narrazione di Cazzullo si avvarrà delle scoperte e delle interpretazioni di storici dell’arte e esperti, che animeranno il dibattito sulla vita di Caravaggio. Si evidenzieranno le contraddizioni fra la sua genialità artistica e la sua vita personale drammatica, rivelando un’epoca in cui il genio e la follia spesso si intrecciavano. Il ritratto di un uomo imprigionato tra la luce dei suoi quadri e le ombre della sua esistenza sarà disegnato attraverso dettagli storici e analisi profonde.
Le origini e l’esilio di un genio
La vita di Caravaggio prima di arrivare a Roma è ricca di esperienze formative che hanno contribuito a plasmare il suo stile unico. La sua origine milanese e i legami con la campagna lombarda, in particolare con la città di Caravaggio, giocano un ruolo cruciale nel suo sviluppo come artista. Luoghi come il Sacro Monte di Varallo hanno influenzato la sua concezione scenica e il suo approccio alla luce e al colore. La transizione verso Roma rappresenta una svolta decisiva, dove il giovane Caravaggio si confronta con i grandi del suo tempo e si misura con le sfide di una nuova vita.
Tuttavia, l’ombra del crimine non è lontana. Dopo l’omicidio di un uomo nel 1606, Caravaggio è costretto a fuggire, dando inizio a una vita di esilio che lo porterà a Napoli e Siracusa. Questi luoghi sono testimoni dei suoi ultimi anni, un periodo in cui continua a produrre opere immortali mentre cerca di sfuggire alla condanna e al destino che lo perseguita. Il viaggio tra Napoli e Siracusa non è solo una fuga fisica, ma anche una ricerca interiore per riconciliare il suo passato con la sua arte.
Ospiti del documentario e loro contribuzione
Nel documentario condotto da Aldo Cazzullo, si hanno ospiti di eccezione, come lo scrittore e magistrato Giancarlo De Cataldo, la direttrice della Galleria Borghese di Roma, Francesca Cappelletti, e la storica dell’arte Rossella Vodret. Ognuno di loro porterà la propria prospettiva, arricchendo il racconto di Caravaggio attraverso l’analisi dei suoi lavori e l’esplorazione del contesto culturale e sociale dell’epoca.
De Cataldo, noto per i suoi romanzi e il suo impegno nel settore della giustizia, offrirà una visione intrigante sull’interazione tra arte e legalità. Cappelletti metterà in evidenza l’importanza delle opere di Caravaggio nella galleria e il suo impatto sull’arte contemporanea, mentre Vodret, esperta di arte barocca, fornirà chiavi di lettura che collegano la vita del pittore alle sue creazioni artistiche. Insieme, questi esperti di vasta esperienza contribuiranno a svelare non solo il mistero della morte di Caravaggio, ma anche la complessità della sua eredità e della sua arte, in un viaggio che promette di essere tanto avvincente quanto illuminante.