Il 2023 segna un capitolo importante nella carriera di Emma Marrone, la popstar salentina che ha affascinato il pubblico per oltre un decennio. Con la conclusione del progetto “Souvenir“, Emma ha dato vita a una mini serie di concerti che culminano in tre esibizioni nei palazzetti italiani, il primo dei quali si è svolto al Forum di Assago. Questo tour celebra non solo il suo ultimo lavoro discografico, ma anche una personale rinascita artistica e umana, dopo un periodo di profondi cambiamenti.
Una festa per celebrare la musica e la vita
“Questa è la mia festa“, ha esclamato Emma, descrivendo lo stato d’animo con cui ha affrontato il concerto. Nonostante le emozioni travolgenti, l’artista ha scelto di presentare il suo spettacolo come un’esperienza di celebrazione. “Souvenir” è un album uscito nello scorso anno ed è stato recentemente arricchito da sei inediti che hanno portato nuova vita al progetto. La serata ha aperto con un video enigmatico in cui Emma si presenta come un fantasma al suo funerale, un inizio audace che ha subito catturato l’attenzione del pubblico.
Il video non è solo un atto scenico, ma un messaggio profondo che invita a riflettere sulla relazione tra la vita e la morte. Emma ha voluto sovvertire l’idea che la fine debba essere un momento di dolore, sottolineando invece che ogni conclusione può rappresentare un nuovo inizio. Con questo pensiero, porta sul palco non solo le sue canzoni, ma anche un’intensa narrazione personale che esprime il passaggio tra la sofferenza e la rinascita.
Un palco carico di emozioni e ricordi
Il concerto ha visto momenti di intensa emozione, in particolare durante l’esecuzione di “Intervallo“, una canzone dedicata a suo padre, scomparso nel 2022. Emma ha deciso di mostrare un video toccante, un gesto che ha rivelato la sua vulnerabilità e la volontà di condividere il proprio dolore. “Ho visto quelle immagini solo alle prove generali“, ha raccontato, “e al Forum ero emozionata, ma la sfida era quella di non mollare.“
La bravura di Emma si riflette non solo nelle sue interpretazioni, ma anche nella capacità di miti e emozionare attraverso l’espressione artistica. La sua esibizione è diventata un culminante viaggio sonoro che oscillava tra il rock, il pop e il rap, dimostrando una versatilità sorprendente. Ospiti del calibro di Olly, Jvli, Lazza, Fabri Fibra e Tony Effe hanno arricchito la serata, esemplificando come Emma sia in grado di connettere generi e stili diversi.
Una voce che evolve
Nel corso della serata, Emma ha rivelato anche un’evoluzione nel suo canto: la sua voce non è più urlata come in passato, ma esprime una nuova maturità tecnica e artistica. “Con il mio vocal coach, Pachy, ho imparato a utilizzare il corpo in modo diverso per ottenere un suono più morbido“, ha spiegato. Questa crescita è il frutto di un intenso lavoro e di una nuova consapevolezza che va oltre la semplice prestazione. La differenza nella sua interpretazione è palpabile e aggiunge ulteriore profondità alla sua musica.
Emma non si è limitata a cantare. Ha utilizzato il suo palco per affrontare tematiche scomode, come il femminicidio e la violazione dei diritti civili, rendendo il suo show non solo un evento musicale, ma anche un atto di denuncia sociale. In “In Italia,” per esempio, ha integrato frasi provenienti da articoli di cronaca, ponendo l’accento su questioni di rilevanza attuale.
L’importanza del dialogo e della libertà di espressione
Emma ha espresso la sua visione riguardo all’industria musicale, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto, specialmente nel rap, dove il linguaggio forte potrebbe talvolta risultare problematico. Secondo lei, è fondamentale contestualizzare il messaggio e non stigmatizzare gli artisti. “Dobbiamo ascoltare e comprendere le ragioni che portano a certe espressioni artistiche,” ha affermato, evidenziando l’importanza di una libera espressione anche in contesti critici.
Il discorso si è poi spostato sulla questione dei diritti delle donne nella società moderna. Emma ha rimarcato la necessità di continuare a lottare per i diritti fondamentali, pur riconoscendo i progressi fatti finora. “Siamo in un momento storico in cui alcuni diritti sembrano essere minacciati,” ha avvertito, “è fondamentale mantenere alta la guardia e continuare la battaglia per la parità.“
Un futuro incerto ma promettente
Con il tour “Souvenir” che si avvia verso la conclusione, Emma ha già programmato di esibirsi a Roma e Bari, prima di prendersi una pausa. “Ho bisogno di riflettere, di goderme la vita e di dedicarmi a me stessa.” Affermazioni che suggeriscono una volontà di affrontare il futuro con serenità e rinnovata energia. Emma ha dimostrato una volta di più la sua resilienza, e concludendo il suo tour, lascia un’eredità musicale e sociale ricca di significati, pronta a ripartire per nuove avventure.