Eco Del Cinema

Sanremo Giovani 2024: Alessandro Cattelan al timone di un debutto difficile e incertezze sul futuro

Il primo appuntamento di Sanremo Giovani 2024 si è svolto con la conduzione di Alessandro Cattelan, aprendo le porte a nuove promesse musicali in vista del Festival di Sanremo. La competizione, che prevede di selezionare quattro artisti da presentare come nuove proposte al famoso festival canoro di febbraio, ha già mostrato i suoi primi vincitori: Mazzariello, Mew e Tancredi. Tuttavia, il debutto del talent ha sollevato interrogativi e critiche su come il programma possa ridefinire il suo posto nel panorama musicale italiano.

Il format e la commissione musicale di Sanremo Giovani

Sanremo Giovani è strutturato per dare visibilità ai talenti emergenti, seguendo un percorso che culmina nella semifinale e nella finalissima. Quest’anno, su un totale di 564 candidati, solo 24 artisti sono riusciti a conquistare un posto nella competizione. La Commissione Musicale è composta da nomi noti del panorama musicale italiano, tra cui Ema Stokholma, Carolina Rey e Daniele Battaglia. Questa giuria ha il compito di valutare le esibizioni e decidere chi avrà accesso alla semifinale del 10 dicembre e alla finalissima del 18 dicembre, che andrà in onda su Rai 1.

Sanremo Giovani 2024: Alessandro Cattelan al timone di un debutto difficile e incertezze sul futuro

In un contesto in cui le aspettative risultavano alte, gli artisti sono stati testati attraverso esibizioni dirette, seguite da critiche immediate e dibattiti in studio. La funzione di questo talent è stata la promozione di artisti, ma anche il mantenimento di una certa tradizione musicale, restituendo un posto ai giovani senza farli competere direttamente con i Big del Festival di Sanremo, un aspetto che ha caratterizzato negativamente gli anni passati, dove più volte le nuove proposte hanno cercato di emergere. L’intento era di riportare la competizione a una dimensione più intima e giovanile, ma il pubblico sembra non avere accolto con entusiasmo questa riproposizione.

Auditel e il flop del debutto

All’esordio, Sanremo Giovani ha registrato una riduzione significativa dell’attenzione del pubblico. Con solo 527.000 telespettatori e un modestissimo 3,7% di share, la serata di apertura ha mostrato segni di crisi nonostante fosse stata preceduta dalla vittoria di Jannik Sinner sulle ATP Finals. Questo dato, che era stato atteso con un’ottica diversa, si pone in contrasto con le storie più celebri di Sanremo negli ultimi tre decenni, dal suo esordio nel 1993 a oggi, per non parlare dei continui tentativi di rivitalizzare il format.

In passato, il programma aveva già fronteggiato sfide simili, con nomi e formule mutati nel corso degli anni. Negli ultimi anni, il format ha continuato a cercare una propria identità, vivendo di alti e bassi. L’aliquota di disinteresse è diventata un fattore costante. Dal 2019 al 2023, le medie hanno oscillato senza mai raggiungere i picchi sperati, mentre il 2024 ha portato una nuova struttura di più episodi in seconda serata, proposta che potrebbe aver contribuito a minare ulteriormente l’interesse del pubblico. La risposta negativa al debutto è un campanello d’allarme per gli organizzatori, che dovranno riflettere sulle strategie da adottare in futuro.

Riflessioni sul futuro del programma

La scelta di Carlo Conti di ristrutturare il format in una prospettiva di “serie B” ha generato alcune perplessità, specialmente riguardo alla percezione dei giovani artisti. Con il rischio di diventare un semplice riempitivo all’interno del Festival di Sanremo, Sanremo Giovani potrebbe trovarsi in una posizione scomoda, relegata in un limbo tra la voglia di innovare e la necessità di affermarsi come una competizione di valore.

Le esperienze passate hanno mostrato che molti dei giovani artisti promossi nel talent, come Tananai e Olly, sono poi effettivamente riusciti a conquistare il cuore del pubblico, eppure il percorso attuale rischia di segnalare il contrario. Nonostante i tentativi di diversi conduttori e l’appeal di artisti emergenti, il potenziale dei partecipanti potrebbe rimanere inespresso, concludendo in modo amaro questa edizione.

La domanda che ora sorge spontanea è: Sanremo Giovani continuerà a essere un trampolino di lancio per nuove carriere musicali o verrà definitivamente percepito come un evento secondario, capace di attrarre solo una ristretta nicchia di pubblico? In attesa della finale di dicembre, il percorso del programma e dei suoi protagonisti si preannuncia ricco di sfide e incertezze.

Articoli correlati

Condividi