La storia di Luca Carleo è un racconto che si intreccia con il percorso di “4 Ristoranti”, un programma che ha debuttato nel 2015 su Sky, mettendo in scena una competizione tra ristoranti italiani. Con dieci anni di storia alle spalle e una fame insaziabile di eccellenza culinaria, Carleo ha lasciato un segno indelebile nel panorama gastronomico. Ripercorriamo insieme la sua avventura, partendo dalla vittoria che ha cambiato le sorti del suo ristorante Smøøshi, fino ad arrivare alla sua attuale carriera nel campo delle energie rinnovabili.
La nascita della competizione e il trionfo di Smøøshi
Nel marzo del 2015, il programma “4 Ristoranti” è andato in onda per la prima volta, proponendo un’innovativa sfida tra ristoratori per eleggere il migliore. Tra i partecipanti, spicca la figura di Luca Carleo, che, a soli 33 anni, si è fatto notare come executive chef dello Smøøshi, un ristorante post-etnico situato a Milano. Nonostante inizialmente non volesse partecipare, Carleo ha accettato l’invito degli organizzatori e ha subito compreso l’importanza di farsi pubblicità. Infatti, la sua esperienza a Copenaghen aveva alimentato un’idea culinaria che si è rivelata vincente.
La competizione presentava un carattere inedito e, con il ristorante appena aperto, la partecipazione sembrava una chance imperdibile. La squadra di produzione ha spiegato a Carleo i meccanismi del programma: i concorrenti avrebbero dovuto presentare le loro idee gastronomiche e, seppur trattandosi di un’uscita rischiosa, la pubblicità fornita dal programma si è rivelata fondamentale per il successo del locale.
Un’esperienza sorprendente tra sfide e ispezioni
Uno degli aspetti più intriganti del programma è stata la presenza di Alessandro Borghese, che ha sorpreso i concorrenti con le sue ispezioni in cucina. Carleo ricorda con un sorriso la sorpresa nel vedersi valutato da un personaggio del calibro di Borghese. Malgrado le incertezze iniziali, il chef ha sempre mantenuto uno standard elevato nella pulizia e nell’organizzazione della cucina, credendo che un ristorante debba sempre essere il “fiore” della città.
Nonostante le pressioni della competizione, Carleo ha dimostrato una notevole capacità di adattarsi alle circostanze, considerando questa sfida come un’opportunità di crescita. L’introduzione della pratica del “freeze”, in cui i concorrenti dovevano fermarsi mentre Borghese parlava, è stata adottata senza particolare frustrazione, testimoniando una fluidità che ha caratterizzato la competizione.
Un successo che ha trasformato la vita di Carleo
La vittoria nello show ha portato una ventata di popolarità a Carleo e al suo ristorante. Lo Smøøshi ha registrato un aumento esponenziale di clienti, compresi diversi volti noti dello spettacolo, come Eros Ramazzotti e Tiziano Ferro. Il riconoscimento ottenuto grazie a “4 Ristoranti” ha significato anche una maggiore visibilità per il ristorante, con clienti disposti a mettere in pausa la quotidianità per gustare le delizie poste in tavola.
Dopo la vittoria, i 5.000 euro del premio sono stati malauguratamente destinati alla proprietà e reinvestiti per aggiornare la cucina. Tuttavia, Carleo sottolinea che la cosa più importante non è solo vincere, ma mantenere una buona reputazione. Col tempo, ha compreso che il programma è stato una vetrina non solo per emergere ma anche per dimostrare le proprie capacità culinarie.
Da chef a direttore generale: la nuova vita di Carleo
Dopo l’esperienza in “4 Ristoranti”, la carriera di Carleo ha preso una direzione inaspettata. Mentre il settore della ristorazione continuava a richiedere energia, lui ha trovato una nuova passione nel campo delle energie rinnovabili. Dopo un’esperienza positiva come executive chef in Messico, dove ha lavorato su un progetto di ristorazione gourmet, Carleo ha iniziato a riflettere sulla sua vita e sui suoi interessi.
Attualmente ricopre il ruolo di direttore generale in Ems Italia, un’azienda quotata in borsa nel settore dell’energia rinnovabile. Sebbene affermi di non ritenere di tornare al mondo della ristorazione proprio ora, mantiene una connessione forte con la cucina, preferendo ora un ruolo da investitore. La sua storia è un esempio di come le esperienze possono plasmare e ridefinire i percorsi professionali, trasformando la carriera da chef a leader del cambiamento nel campo ambientale.