Marius Borg Høiby, ventisettenne e figlio della principessa Mette-Marit di Norvegia, è tornato sotto i riflettori per gravi accuse che mettono in discussione la sua condotta. Arrestato con l’accusa di stupro, il giovane si trova nuovamente coinvolto in una situazione legale complessa che ha già attirato l’attenzione dei media locali e internazionali. La notizia, riportata dal quotidiano VG, è stata confermata dalla polizia di Oslo, gettando un’ulteriore ombra sugli scandali che circondano la famiglia reale norvegese.
L’arresto di Marius Borg Høiby
L’arresto di Marius è avvenuto il 18 novembre intorno alle 23:12, in prossimità di Skaugum, la residenza ufficiale della famiglia reale. Con lui si trovava Rebecca Helberg Arntsen, la ragazza che ha denunciato l’aggressione avvenuta lo scorso 4 agosto in un appartamento a Frogmore. Questo episodio ha portato già a un arresto precedente di Marius, ma ora la situazione si complica ulteriormente. Le accuse di stupro, relative a un episodio avvenuto nel 2024, riguardano una donna diversa, evidenziando un pattern preoccupante nel comportamento del ragazzo.
Marius è accusato di violare l’articolo 291 lettera b del codice penale norvegese, che tratta specificamente di atti sessuali compiuti con persone che non sono in grado di opporre resistenza. Il contesto di queste accuse, che coinvolgono anche altre presunte vittime, non fa altro che aggravare la posizione del giovane, già segnato da una serie di incidenti legali. Al momento dell’arresto, Marius avrebbe mantenuto il silenzio, seguendo il consiglio del suo avvocato, Øyvind Bratlien, noto per aver difeso alcuni criminali di alto profilo in Norvegia.
I problemi con la famiglia reale
Marius Borg Høiby non vive più nella residenza materna presso Skaugum, a seguito di una serie di eventi che hanno portato a un suo “esilio” coatto. La situazione è deteriorata in estate, quando durante feste in famiglia sarebbero spariti oggetti di valore. La famiglia reale ha deciso, per il bene di tutti, di allontanare Marius dalla residenza, un atto che riflette l’escalating graduale delle sue problematiche personali e legali. Questa decisione ha sollevato dubbi sulla sua capacità di gestire le responsabilità associate al suo status, visti anche i recenti arresti.
Riflettendo sulla sua condotta, è fondamentale notare come, nonostante i vari tentativi di riabilitazione e autocontrollo, Marius continui a ritrovarsi nel mirino della giustizia. I furti, le aggressioni e le accuse ora si sommano senza pause al suo passato, esemplificando come il peso dell’eredità reale possa influenzare negativamente la vita di un giovane.
La risposta della famiglia e delle autorità
La reazione della famiglia reale e delle autorità riguardo alla questione è stata finora contenuta. Il palazzo reale ha chiesto riserbo sulla faccenda, rimandando le domande alla polizia e agli avvocati coinvolti. Le poche dichiarazioni fornite non rivelano nulla di nuovo, ma evidenziano un gruppo autentico di preoccupazioni riguardo alla privacy delle persone coinvolte.
Quando il suo avvocato, Øyvind Bratlien, è stato contattato per commentare la situazione, è rimasto impenetrabile. Nelle sue dichiarazioni, egli ha cercato di mantenere il focus sulla legalità e sul corso delle indagini, evitando dettagli specifici sul caso. Da parte della presunta vittima, il suo avvocato, Hege Salomon, ha riferito che la giovane sta attraversando un periodo difficile e sta collaborando con le autorità competenti.
Le esperienze precedenti di Marius Borg Høiby
La storia recente di Marius Borg Høiby è segnata da eventi problematici che hanno destato preoccupazione. In un episodio che ha già portato alla sua detenzione, Marius è stato accusato di aggressione nei confronti di una ex fidanzata, nel quale venivano segnalati comportamenti violenti e intimidatori. Le minacce di bruciare i suoi vestiti e la distruzione delle proprietà hanno aggiunto gravità alla situazione.
Questa dinamica complicata si è aggravata ulteriormente, evidenziando come Marius abbia difficoltà a mantenere relazioni sane e stabili. Nonostante ciò, Marius ha tentato di affrontare i suoi problemi, frequentando una clinica di riabilitazione nel Regno Unito. Tuttavia, gli eventi legali hanno messo in luce l’inefficacia di tali percorsi e la necessità di affrontare questioni più profonde legate alla sua condotta e alla gestione della sua vita personale.
Negli ultimi periodi Marius ha cercato di allontanarsi dall’attenzione mediatica e ha manifestato la volontà di assumersi le sue responsabilità. Resta da vedere come si evolveranno le indagini e quali conseguenze avrà per lui questo nuovo capitolo della sua vita, ma la storia del primogenito di Mette-Marit continua a interessare e preoccupare il pubblico norvegese e non solo.