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Achille Costacurta annuncia la sua disintossicazione: tre giorni senza sostanze

Achille Costacurta, figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta, ha recentemente fatto un’importante rivelazione ai suoi follower su Instagram riguardo al suo percorso di disintossicazione. A soli 20 anni, il giovane ha comunicato attraverso una storia che ha trascorso tre giorni senza utilizzare hashish, marijuana e alcol. Questo annuncio segue la sua precedente dichiarazione di voler chiudere definitivamente con le droghe, mostrando la volontà di affrontare le sue dipendenze e iniziare una nuova fase della sua vita.

Un cammino verso la disintossicazione

In un contesto sempre più attento e sensibile rispetto alle tematiche delle dipendenze, il messaggio di Achille Costacurta ha suscitato l’attenzione e la solidarietà del pubblico. Nei suoi post, il giovane ha affermato di aver fatto progressi significativi, affermando: “Fare test e controlli per dimostrare che è tutto vero”. Durante una diretta su TikTok, Costacurta ha condiviso i suoi pensieri e la sua determinazione di troncare definitivamente con le sostanze. Ha anche fatto riferimento alla sua intenzione di smettere di fumare cannabis, sottolineando che desidera mantenersi attivo per realizzare i suoi progetti, compresi quelli dedicati a ragazzi disabili.

Achille Costacurta annuncia la sua disintossicazione: tre giorni senza sostanze

Achille ha raccontato della sua esperienza passata con le dipendenze, rivelando di avere avuto un approccio bulimico verso le sostanze, dicendo: “Un po’ tutto ho provato, tranne l’eroina”. Questa onestà rende il suo messaggio ancora più potente, offrendo una testimonianza di lotta e volontà di cambiamento.

Gli anni in comunità: un’esperienza formativa

Un aspetto chiave del percorso di vita di Achille è rappresentato dai due anni trascorsi in un centro di recupero a Parma. Questa esperienza, sebbene difficile, ha ricoperto un ruolo cruciale nella sua crescita e nella sua presa di coscienza. Achille ha descritto il centro come un luogo rigido, con regole severe e limitazioni che hanno messo alla prova la sua pazienza e determinazione. “Sveglia alle 7.30 e se alle 7.45 non eri già a fare colazione, avevi una sigaretta in meno”, ha dichiarato, rivelando un sistema disciplinato volto a mantenere i ragazzi in riga.

La narrazione di Costacurta include dettagli su come la struttura fosse gestita dalla Chiesa e sull’alimento scarso che ricevevano, definito da lui stesso “un cucchiaino di parmigiano a pranzo e uno a cena”. Quest’esperienza, sebbene dura, è stata fondamentale per la sua evoluzione personale. Riconosce che, nonostante la fatica e la rigidità della comunità, “sbagliando si impara” e ora ha parlato della consapevolezza acquisita nel capire cosa non funzioni nella sua vita.

La volontà di cambiare: nuovi progetti e sfide

Il giovane Costacurta sta ora guardando con ottimismo al futuro. Il suo desiderio di rimanere sobrio per poter intraprendere nuovi progetti dimostra una visione proattiva nei confronti della vita. Inoltre, il suo intento di lavorare con ragazzi disabili rappresenta un grande passo verso la costruzione di un legame significativo con la comunità, ripagando parte della sua esperienza passata.

Achille ha reiterato più volte la sua determinazione a rimanere lontano dalle sostanze nocive, enfatizzando la sua volontà di essere “bello attivo”. La sua sincerità nella condivisione delle sue battaglie personali è una luce di speranza per molti, testimoniando che, nonostante le difficoltà, ci si può rialzare e trovare un nuovo scopo. Con un passato difficile e una volontà di riscatto, la vita di Achille Costacurta è un esempio di come si possano affrontare le sfide con coraggio e resilienza, lasciando intravedere un futuro più luminoso.

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