Dopo un lungo periodo di assenza dai palcoscenici e dalle produzioni musicali, il popolare cantante Jovanotti segna il suo ritorno con il brano “Montecristo”. Questa canzone, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali, rappresenta un importante momento di rinascita personale e artistica per il cantautore. L’incidente in bicicletta avvenuto a Santo Domingo, seguito da una complessa e dolorosa convalescenza, ha segnato un capitolo difficile nella sua vita, che ora si chiude con un nuovo inizio.
il ritorno di jovanotti: una rinascita musicale
“Montecristo” è più di una semplice canzone; è un simbolo di speranza e di ripartenza. Jovanotti, infatti, ha vissuto un lungo periodo di recupero a causa di un grave infortunio in bicicletta, che lo ha costretto a un secondo intervento chirurgico a causa di errori nel primo. Questo lungo stop, durato circa un anno e mezzo, ha spinto il cantautore a riflettere sulla vita e sull’importanza della resilienza. Con un grido di entusiasmo, Jovanotti afferma: “Cominciamo, cominciamo! Si riparte”, una frase che cattura perfettamente il suo stato d’animo e la volontà di tornare a esibirsi dal vivo.
La canzone è frutto di un processo creativo avvenuto durante la sua prima convalescenza, in cui Jovanotti si è immerso nell’ascolto dell’audiolibro del “Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas. L’identificazione con il protagonista della storia, un giovane tradito e costretto a una rinascita, ha alimentato la sua ispirazione. La scrittura diventa così un vero e proprio strumento di elaborazione personale per affrontare le sfide della vita.
la potenza del messaggio e della musica in ‘montecristo’
Il brano si apre con un incipit che sembra riportare alla mente il momento drammatico dell’incidente. La frase “Una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi” è carica di significato ed emozione. La melodia iniziale, impreziosita da un’orchestrazione leggera, crea un’atmosfera di attesa che culmina in un cambiamento di ritmo con l’introduzione di un beat reggaeton, frutto della produzione di Dardust. Questo mix di generi musicali rappresenta una nuova evoluzione dell’artista, in cui si coniugano elementi classici e contemporanei.
Jovanotti descrive il reggaeton come “il suono della strada dell’America Latina che è diventato il suono del mondo”. Questo elemento si sposa perfettamente con le sonorità orchestrali, creando un equilibrio inedito e particolare. La capacità di combinare questi stili diversi non solo offre una nuova dimensione alla sua musica, ma riflette anche il complesso percorso artistico del cantante.
il videoclip: un viaggio visivo e simbolico
Il videoclip di “Montecristo” si propone come un racconto visivo che arricchisce il significato della canzone. Girato nella suggestiva cornice di Duino, in Friuli, mostra Jovanotti in un cappotto ottocentesco e stivali, mentre si muove su una spiaggia con elementi scenici che richiamano un’atmosfera onirica e psichedelica. La presenza di ballerini, cavalli e riferimenti a rituali sciamanici contribuisce a creare un ambiente surreale e avventuroso.
Jovanotti stesso definisce il progetto visivo come “avventuroso, metafisico, psichedelico”, evidenziando la volontà di esplorare temi profondi come l’immaginazione, il sogno e il ritorno a sé stessi. La frase “Anche quando ci sei mi manchi” risuona nell’immaginario, suggerendo una ricerca oltre il mondo materiale, delineando un percorso di introspezione e scoperta della propria essenza.
L’intero progetto, con la prossima uscita di un album e il tour previsto per marzo 2024, sottolinea la determinazione di Jovanotti di ricominciare e di vivere la musica come un’esperienza di connessione e liberazione. Con “Montecristo”, si apre dunque un nuovo capitolo nella carriera di questo artista, capace di trasformare la difficoltà in arte, e la solitudine in comunità.