Dal 25 ottobre è disponibile su RaiPlay “Never too late“, una serie che catapulta gli spettatori in un futuro non così remoto, precisamente nel 2046. Qui, le problematiche legate alla sostenibilità e all’ecologia si manifestano drammaticamente. L’innalzamento dei livelli di anidride carbonica ha portato a un’emergenza ambientale senza precedenti, costringendo le autorità a imporre severe restrizioni per proteggere le risorse rimanenti. Attraverso un racconto avvincente e ricco di tensione, “Never too late” affronta temi cruciali legati all’ambiente, alle generazioni future e alla lotta per la libertà.
Un mondo devastato dalla crisi ambientale
Ambientata in un contesto di crisi globale, la serie “Never too late” descrive una società paralizzata dalla paura dell’impatto ambientale. Le Milizie Verdi, al governo da anni, hanno stabilito un Green Lockdown che rende impossibile qualsiasi interazione con la natura. Le foreste, preziosi ecosistemi rimasti, sono racchiuse da muri invalicabili per proteggere ciò che resta della biodiversità. Le restrizioni si estendono anche alla vita quotidiana: possedere animali domestici, coltivare orti o persino avere piante in casa è vietato. L’acqua è razionata e l’ossigeno scarseggia, portando a una società in cui i cittadini vivono nella costante ansia di una crisi che sembra non avere fine.
In questo scenario cupo si sviluppa la storia degli adolescenti di Nur, una realtà isolata della Sardegna. Questi ragazzi sono eredi di una generazione di attivisti che, malgrado i loro sforzi, non sono riusciti a fermare il deterioramento del pianeta. La loro vita quotidiana è segnata da restrizioni, sogni infranti e il desiderio di libertà. Nonostante gli alti e i bassi dell’adolescenza, come amori non corrisposti e conflitti generazionali, la loro lotta per la sopravvivenza personale si intreccia con quella per la salvaguardia del mondo che li circonda.
Le sfide dei protagonisti: tra sogni e realtà
Al centro della narrazione troviamo Maria, interpretata da Arianna Becheroni, una giovane donna determinata a seguire le orme della sua famiglia e ad entrare nelle Milizie Verdi. Maria ha sempre sognato di diventare parte della soluzione, ignara delle sfide e delle incertezze che la vita le riserverà. Accanto a lei c’è Jacopo, il suo migliore amico, che affronta la vita con il peso di una malformazione polmonare. Questa condizione lo costringe a confrontarsi quotidianamente con il deterioramento della qualità dell’aria, rendendo i suoi sogni di normalità un obiettivo complesso da raggiungere.
La vita di questi giovani continua tra le restrizioni imposte e i timori per un futuro incerto, fino a quando una catastrofica sparizione dei loro genitori getta nello sconforto e nella confusione le certezze che avevano. Un evento che segna un punto di rottura nella loro vita, costringendoli ad un’autentica ribellione contro la società e i valori che sono stati loro trasmessi. Questi ragazzi si trovano a dover rivalutare la fiducia nei confronti degli adulti e del sistema, mentre si apprestano a indagare le dinamiche dietro le sparizioni, unendo le forze con gli amici per scoprire quale verità si celino dietro il mondo in cui vivono.
Un’ispirazione dai classici per una nuova avventura
I registi Lorenzo Vignolo e Salvatore De Chirico hanno dichiarato di essersi ispirati ai successi del cinema americano, come “I Goonies” e “Stranger Things“, per realizzare “Never too late“. L’idea alla base della serie è quella di cogliere l’attenzione del pubblico attraverso una storia d’avventura che esplora le sfide contemporanee. In questo modo, la serie intende lanciare un messaggio ambientalista potente e pregnante, capace di sensibilizzare gli spettatori sulla questione climatica senza risultare didascalica.
Il nucleo tematico della serie ruota attorno alle responsabilità delle generazioni adulte nei confronti dei giovani. Qui si affrontano il sacrificio e il bene collettivo dei ragazzi, contrapposti agli egoismi degli adulti, dai quali dipende il destino della gioventù. Questa narrativa crea una connessione con le paure e le speranze dei giovani, rendendo la storia di “Never too late” attuale e profondamente significativa.
La Rai e il rinnovato focus sul genere teen
Con il crescente successo di produzioni come “Mare Fuori“, la Rai ha deciso di scommettere nuovamente su contenuti destinati al pubblico adolescenziale, puntando su un tema di grande rilevanza come la crisi climatica. La serie “Never too late” rappresenta uno sforzo notevole per affrontare questioni cruciali che necessitano di attenzione in un momento in cui il dibattito pubblico sembra marginalizzare simili argomenti. Lo studio richiede una scrittura di qualità e forti scelte creative, necessarie per attrarre il pubblico giovane.
Investire in opere che affrontano tematiche ambientali e generazionali può consolidare il ruolo della Rai nel panorama delle produzioni audiovisive, specialmente in un contesto in cui piattaforme più grandi tendono a puntare meno sui giovani autori. Con “Never too late“, la Rai ha intrapreso un percorso ambizioso e significativo che potrebbe non solo attrarre un pubblico diversificato, ma anche contribuire a un dialogo più ampio sulle questioni cruciali del nostro tempo.