Il mondo del doppiaggio italiano è stato recentemente scosso da polemiche dopo il servizio di Striscia La Notizia che ha visto protagonista Elodie, la cantante che presta la voce a Sarabi in Mufasa: Il Re Leone. Questa controversia ha attirato l’attenzione non solo dei fan, ma anche di importanti figure del settore come Simona Izzo e l’ANAD , che hanno sentito l’esigenza di difendere la collega dalle critiche infondate.
La polemica inizia: La critica di Lilli Manzini
L’argomento di discussione è emerso dopo che Lilli Manzini, celebre attrice e doppiatrice, ha espresso commenti negativi riguardo alla performance di Elodie nel doppiaggio. Durante un servizio di Striscia La Notizia, Manzini ha mostrato la sua insoddisfazione, mettendo in dubbio l’adeguatezza della cantante per questo ruolo, prima ancora che il film fosse rilasciato. Questo ha scatenato una reazione da parte di molti, che non solo hanno visto la mancanza di rispetto nei confronti di Elodie, ma anche una forma di generalizzazione ingiustificata da parte di Manzini che sembrava estendere la sua opinione personale a tutta la categoria dei doppiatori.
Elodie, intervistata durante il servizio, ha commentato l’accaduto difendendo il proprio operato e sottolineando come le critiche siano state emesse senza alcuna visione del prodotto finale. Ha affermato: “Il film non è ancora uscito,” rimarcando l’assurdità di giudicare un lavoro non ancora presentato al pubblico. La situazione ha messo in luce un tema delicato: la valutazione preventiva e le conseguenze che queste possono avere su artisti che cercano di ampliare il proprio repertorio professionale.
La risposta dell’ANAD e la difesa di Simona Izzo
In seguito a tali critiche, l’ANAD è intervenuta con un comunicato ufficiale per prendere le distanze dalle opinioni espresse da Manzini. L’associazione ha dichiarato che le affermazioni negative diffuse nel servizio di Striscia La Notizia non rappresentano il pensiero collettivo della categoria dei doppiatori.
L’ANAD ha chiarito che non esiste una posizione ufficiale dell’associazione che condanni il lavoro di Elodie, e ha invitato tutti a non trasformare le opinioni di singoli individui in giudizi collettivi. “Diffidiamo dal generalizzare il giudizio dei singoli,” hanno sottolineato, affermando l’importanza di un approccio rispettoso verso ogni professionista del settore. Questo messaggio è stato rafforzato da Simona Izzo, che, oltre a essere una stimata figura del doppiaggio, è anche sorella di Fiammetta Izzo, che ha supportato Elodie nel suo nuovo progetto. Simona ha definito “vergognoso” il trattamento riservato alla cantante, domandandosi: “Chi è questa sconosciuta che trancia giudizi sui colleghi?”
La replica di Lilli Manzini: Una battaglia per la meritocrazia
Nonostante le critiche ricevute, Lilli Manzini ha mantenuto ferma la sua posizione. Dopo la pubblicazione del comunicato dell’ANAD, ha riposto in un video pubblicato sul suo profilo Instagram. In questo video, ha ribadito il suo attaccamento a una meritocrazia vera e propria nel campo del doppiaggio, affermando di continuare a combattere per un “doppiaggio pulito” e per il rispetto dei professionisti del settore.
- “Ciò che conta è che venga premiata la meritocrazia e assegnato il Tapiro d’Oro,”* ha affermato Manzini. Con queste parole ha spostato il focus dalle critiche individuali verso Elodie a una questione più ampia riguardante il potere imprenditoriale che, secondo lei, utilizza artisti senza formazione adeguata per ruoli che non gli competono. Questo commento ha ulteriormente alimentato il dibattito sull’importanza della professionalità nel settore e sulle sfide che gli artisti devono affrontare quando si avventurano in nuove aree di lavoro.
Questa disputa ha evidenziato le tensioni esistenti nel mondo del doppiaggio italiano, portando alla luce questioni importanti riguardo la valorizzazione del talento e la necessità del rispetto reciproco tra colleghi. Il dialogo continua, con molti che reagiscono e si schierano da una parte o dall’altra, in attesa di vedere come evolverà la situazione.