Alessandro Basciano è stato recentemente scarcerato, come confermato dal suo avvocato, che ha illustrato ai media i dettagli della decisione del giudice. L’ordine che ha portato alla revoca della custodia cautelare è stato reso pubblico dallo stesso Basciano attraverso i suoi canali social, scatenando reazioni e commenti da parte del pubblico. La questione ruota attorno ai presunti rapporti tra Basciano e la sua ex compagna, che sembrerebbero aver assunto toni più sereni rispetto a quanto inizialmente sostenuto.
Il giudizio del giudice sulle circostanze del caso
Il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott.ssa Anna Magelli, ha analizzato attentamente la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dal legale di Basciano. Negli atti, il PM ha espresso un parere favorevole alla sostituzione della custodia in carcere con misure meno afflittive, come il divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa. Questa posizione iniziale ha aperto la strada a una revisione complessiva delle circostanze emerse nel corso dell’interrogatorio.
Nel documento redatto dal giudice, si evidenzia che Basciano ha fornito una ricostruzione dettagliata dei fatti, negando di aver mai agito con violenza fisica nei confronti della ex compagna o dell’amico di quest’ultima. A supporto della sua versione, il legale ha presentato screenshot di conversazioni avvenute nei giorni precedenti gli eventi incriminati, dimostrando che la loro relazione non appariva caratterizzata da tensioni o paure.
Il giudice ha anche messo in discussione l’attendibilità delle affermazioni della Codegoni, sottolineando come le comunicazioni tra i due mostrassero un legame positivo, lungi dall’essere definito da stati d’animo di paura o ansia. Queste evidenze hanno influito in modo significativo sulla decisione finale.
La relazione tra Basciano e la Codegoni
L’analisi dell’atteggiamento fra Basciano e la sua ex, in particolare il comportamento del giorno 11 novembre 2024, ha suscitato particolare attenzione. La Codegoni aveva recentemente accettato un dono significativo da parte di Basciano e aveva ancor di più espresso le sue emozioni riguardo il loro legame passato. Le considerazioni da lei espresse, in cui si parlava di “colpe e responsabilità” condivise, hanno contribuito a dipingere un quadro difficile da conciliare con le accuse mosse.
Inoltre, le conversazioni intercorse tra i due nei giorni successivi hanno evidenziato un rapporto più disteso. La Codegoni, infatti, non solo ha continuato a dialogare con Basciano, ma ha anche ritrattato in parte le sue affermazioni fatte nella denuncia presentata il 14 novembre, creando non poca confusione sulle dinamiche reali della loro relazione.
Questi sviluppi hanno giocato un ruolo cruciale nella determinazione del giudice nel considerare le misure cautelari iniziali come inadeguate, portando infine alla decisione di revocare l’ordine di custodia cautelare.
Le motivazioni che hanno portato alla scarcerazione
La decisione del giudice di revocare la custodia cautelare è stata supportata da vari elementi. La remissione della querela da parte della Codegoni, avvenuta il 9 dicembre 2023, è stata sottolineata come un punto centrale della valutazione. Questo gesto ha messo in discussione la gravità delle accuse e ha reso evidente un cambiamento nell’atteggiamento della persona offesa nei confronti di Basciano.
Inoltre, il giudice ha richiamato l’attenzione su comportamenti passati di Basciano che, pur evidenziando scompostezza verbale e atteggiamenti irriguardosi, non giustificavano una pericolosità tale da richiedere l’applicazione di misure estreme come la custodia cautelare. È emerso, dunque, che le condizioni a partire dalle quali era stata emessa la misura originale erano mutate nel tempo. Con tutto questo in mente, la decisione finale ha imposto una rivalutazione della situazione, con la conseguente scarcerazione di Basciano, a meno che non vi siano altre cause di detenzione.
Il rilascio di Basciano rappresenta un momento significativo non solo per il diretto interessato, ma anche per il contesto giuridico circostante, ponendo interrogativi e riflessioni ulteriori sulle relazioni interpersonali e la loro complessità nel campo giuridico.