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Alicia Vikander: L’incredibile viaggio nell’interpretazione di Catherine Parr

L’attrice svedese Alicia Vikander ha recentemente condiviso le sue emozioni e le sfide che ha affrontato nell’interpretare Catherine Parr, l’ultima moglie di Enrico VIII, in un’intervista. La sua riflessione suggerisce che molte figure storiche, comprese donne di spicco come Parr, sono rimaste nell’ombra, nonostante il loro grande impatto. Vikander, osannata per le sue interpretazioni sul grande schermo, afferma che la storia di Catherine merita di essere raccontata e celebrata, contribuendo così a una narrazione più ricca e inclusiva.

L’ignoranza su Catherine Parr e il valore della sua storia

Durante la preparazione per il suo ruolo, Vikander ha confessato di sentirsi inizialmente a disagio per la scarsa conoscenza che aveva di Catherine Parr. Sebbene fosse a conoscenza della famosa Anna Bolena, comprendeva che molte persone sapevano poco o niente sull’ultima moglie di Enrico VIII. Questa consapevolezza l’ha spinta a esplorare ulteriormente la figura di Parr, rivelando la presenza di un’ignoranza diffusa riguardo a molte donne storiche che hanno avuto un ruolo significativo ma che, col tempo, sono state dimenticate.

Alicia Vikander: L’incredibile viaggio nell’interpretazione di Catherine Parr

Catherine Parr, vissuta tra il 1512 e il 1548, non è stata solo una regina che ha sopportato gli abusi del marito, ma ha anche fatto la storia come la prima donna a pubblicare a suo nome in Gran Bretagna. La sua resistenza e intelligenza l’hanno portata a navigare i pericoli di una corte maschile, riuscendo ad affermare la propria voce e il proprio potere in un contesto che spesso riservava. Vikander sottolinea che la storia di Parr è una fonte d’ispirazione per le donne di oggi, dimostrando che la lotta per la propria dignità e il proprio posto nella società è una questione perenne.

Un cast d’eccezione e una nuova visione cinematografica

Nel film “La mossa della regina”, Vikander condivide il set con Jude Law, che interpreta il re Enrico VIII in modo inedito e irriconoscibile. La collaborazione con il regista Karim Aïnouz, noto per il suo lavoro in “La vita invisibile di Eurídice Gusmão“, segna un’importante transizione per il cineasta brasiliano, che affronta la lingua inglese per la prima volta in questo progetto. Vikander ha espresso entusiasmo riguardo a questa nuova avventura artistica, sottolineando che le scelte di casting e la visione del regista contribuiscono a rendere la narrazione della storia di Catherine Parr accessibile e attuale.

La pellicola, in uscita nei cinema italiani l’8 marzo, offre un’esperienza cinematografica di grande impatto, mettendo in luce non solo gli aspetti storici ma anche le emozioni e le sfide universali che ancora oggi colpiscono le donne. La narrazione si concentra sulle relazioni e le dinamiche di potere, affrontando tematiche di abuso e resilienza, temi estremamente rilevanti nel dibattito contemporaneo.

L’empowerment femminile attraverso l’arte

Alicia Vikander non considera i film come semplici strumenti di insegnamento, ma riconosce il loro potere di ispirare. Parlando del suo ruolo di Catherine Parr, l’attrice mette in evidenza il modo “pacificatorio” con cui la regina si interfaccia con il potere durante un periodo tumultuoso nella storia britannica. Questo aspetto della sua personalità non solo le permette di sopravvivere, ma la prepara anche a diventare un modello per le generazioni future, compresa Elisabetta I.

Vikander riflette sul cambiamento sociale degli ultimi anni, evidenziando come il movimento #MeToo abbia generato un impatto straordinario sul dialogo riguardante il potere e l’uguaglianza. Le sue parole esprimono ottimismo per il futuro, sottolineando che è fondamentale continuare a dare voce a chi è stato storicamente silenziato. L’attrice incoraggia altre donne a non sentirsi limitate nel loro esprimersi e nel perseguire le proprie ambizioni.

Un perfetto equilibrio tra vita privata e carriera

Alicia Vikander ha costruito una carriera di successo, spaziando tra film d’autore e blockbuster, pur mantenendo una vita privata equilibrata accanto al marito, l’attore Michael Fassbender. Con due figli, l’attrice ha riarrangiato le sue priorità e vive una quotidianità che le consente di distaccarsi dai riflettori. In questo contesto, Vikander è ancora più motivata a scegliere progetti lavorativi che la rappresentino pienamente e che la facciano sentire legata alle proprie radici.

I suoi impegni futuri, tra cui la partecipazione a vari progetti cinematografici e un thriller sudcoreano, confermano la sua dedizione all’arte, ma anche la sua capacità di trovare un equilibrio sano tra carriera e vita familiare. La sua attitudine positiva verso i cambiamenti e la sua celebrazione delle sfide quotidiane costituiscono un modello di riferimento per le donne nel mondo dello spettacolo.

Esplorando la storia della regina Catherine Parr, Alicia Vikander non solo riporta l’attenzione su una figura dimenticata della storia, ma contribuisce anche a un dialogo più ampio sull’importanza di raccontare le storie delle donne forti che hanno plasmato il nostro passato.

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