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Jon Watts annuncia la cancellazione del sequel di Wolfs – Lupi solitari: le ragioni dietro la scelta

In un recente colloquio con Collider, il regista Jon Watts ha condiviso notizie importanti riguardo il tanto atteso sequel del film “Wolfs – Lupi solitari“, interpretato da star del calibro di George Clooney e Brad Pitt. Nonostante inizialmente fosse previsto che il progetto prendesse forma, Watts ha confermato che la sua produzione è stata interrotta a causa di ragioni legate all’affidabilità di Apple come partner creativo. Questo annuncio ha suscitato grande interesse e preoccupazione tra i fan del film, nonché nell’industria cinematografica.

Problemi di fiducia con Apple

Nel corso dell’intervista, Watts ha spiegato che la sua decisione di abbandonare il progetto del sequel non deriva da rifiuti esterni, ma da una mancanza di fiducia nei confronti di Apple. Il regista ha espresso quanto fosse entusiasta di collaborare con attori di grande talento come Pitt e Clooney, affermando: “Ho adorato lavorare con Brad e George”. Tuttavia, quando ha deciso di non procedere con il sequel, ha affermato di non fidarsi più dell’approccio di Apple come partner creativo. Questa affermazione getta una luce preoccupante sul rapporto tra i cineasti e le grandi piattaforme di streaming.

Jon Watts annuncia la cancellazione del sequel di Wolfs – Lupi solitari: le ragioni dietro la scelta

Watts ha spiegato che, inizialmente, Apple mostrava grande entusiasmo per il montaggio di “Wolfs“. Dopo aver visualizzato il film, la piattaforma aveva persino commissionato un sequel, una mossa che sembrava promettente per il futuro del progetto. Tuttavia, qualcosa è cambiato nel processo. I cambiamenti improvvisi nella strategia di distribuzione da parte di Apple, in particolare il passaggio da un’uscita cinematografica su larga scala a una distribuzione limitata, hanno colto di sorpresa il regista, portandolo a rivalutare la collaborazione.

Le reazioni di Watts e il cambiamento della distribuzione

Watts ha chiarito che la sua reazione all’annuncio della modifica nella distribuzione di “Wolfs” è stata di totale incredulità. “Ho mostrato ad Apple il mio montaggio finale ad inizio anno. Erano estremamente entusiasti, e mi hanno immediatamente commissionato l’inizio della lavorazione del sequel”, ha rivelato. L’improvviso cambiamento di rotta dell’azienda, che ha deciso di limitare la distribuzione del film, ha rappresentato un ulteriore campanello d’allarme per Watts.

Non solo Watts è rimasto sorpreso dalla decisione di Apple, ma ha anche sottolineato come non fosse stato informato riguardo a questa modifica fino a poco prima dell’annuncio pubblico. Questa mancanza di comunicazione lo ha lasciato sbalordito. Il regista ha espressamente chiesto a Apple di non rivelare la notizia riguardante il seguito, desiderando evitare che la situazione potesse influenzare negativamente l’uscita del film. Tuttavia, la sua richiesta è stata ignorata, con Apple che ha proceduto ad annunciare il sequel nel loro comunicato stampa.

La cancellazione: una scelta inevitabile

Di fronte a questa serie di eventi non previsti e alla crescente sfiducia nei confronti di Apple, Watts ha preso la difficile decisione di cancellare il sequel di “Wolfs – Lupi solitari“. Il regista ha affermato: “Ho restituito tranquillamente i soldi che mi avevano dato per il sequel”. La sua scelta evidenzia un comportamento responsabile e leale nei confronti del progetto originale, oltre al desiderio di mantenere una certa integrità artistica.

Watts ha dichiarato di essere fiero del lavoro svolto e desiderava evitare di promuovere qualsiasi negatività attorno al progetto. La cancellazione del sequel ha reso difficile per gli appassionati del film accettare il colpo, ma la sua scelta evidenzia le complicazioni che possono sorgere nei rapporti tra i registi e le piattaforme di streaming. In un’epoca in cui la distribuzione cinematografica sta rapidamente cambiando, il caso di Jon Watts e “Wolfs – Lupi solitari” serve come un monito riguardo le potenziali sfide nelle collaborazioni tra cinema tradizionale e nuove forme di distribuzione digitale.

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