La scrittrice e giudice di ‘Ballando con le Stelle‘, Selvaggia Lucarelli, ha condiviso il suo viaggio personale verso un’alimentazione basata su scelte etiche. Da vegetariana in gioventù e successivamente tornata a mangiare carne, ha rivelato nel podcast di Alessandro Cattelan, ‘Supernova‘, come un viaggio in Asia l’abbia ispirata a ripensare la sua dieta e ad abbracciare nuovamente uno stile di vita privo di carne. La sua esperienza, che si intreccia con la passione per il cantautore Jovanotti, offre una riflessione profonda sulle scelte alimentari e sull’impatto che queste hanno su animali e ambiente.
Il primo passo: l’ispirazione di Jovanotti
Selvaggia Lucarelli ha iniziato il suo percorso vegetariano circa trent’anni fa, ispirata dalla figura di Jovanotti, artista che ha sempre manifestato il suo amore per gli animali e le scelte sostenibili. Nel podcast, Lucarelli ricorda che la sua decisione di smettere di mangiare carne non era motivata da dogmi ideologici, ma da un genuino desiderio di seguire un esempio che riteneva positivo. “Per me lui era una specie di Messia,” afferma, sottolineando come la sua ammirazione per il cantautore l’abbia spinta a prendere quella scelta, anche senza una profonda consapevolezza delle implicazioni etiche.
Il momento di riflessione su un’alimentazione più consapevole la portò a considerare il suo stile di vita e il rapporto con il cibo. Tuttavia, dopo alcuni anni di vegetarianismo, Lucarelli riprese a mangiare carne. Il ritorno a questa abitudine non venne accompagnato da rimpianti immediati, ma piuttosto da una sorta di ambivalenza interiore che continuava a farle sentire che la sua scelta non fosse in linea con i suoi reali valori.
L’epifania durante il viaggio in Asia
La vera epifania che ha portato Selvaggia a riconsiderare la sua dieta si è verificata durante un viaggio in Corea del Sud, dove ha potuto osservare da vicino una cultura che consuma carne in quantità elevate. Lucarelli descrive con intensità il contrasto tra la gioia del ritorno a casa dai suoi gatti e la realtà di sedersi a tavola con una bistecca. Questa contraddizione la fece riflettere profondamente.
“Io tornavo a casa e non vedevo l’ora di riaprire la porta perché c’erano i miei tre gatti. Ma poi mi sedevo e mi facevo una bistecca,” racconta. Questo conflitto interiore ha rappresentato per lei una chiamata all’azione, un momento decisivo per fare un passo concreto verso un’alimentazione che rispecchiasse maggiormente le sue convinzioni e il suo affetto per gli animali.
La scelta definitiva e il percorso verso l’etica alimentare
Dopo aver fatto i conti con le sue emozioni e con la sua coscienza, Lucarelli ha preso la decisione drastica di dichiarare al suo fidanzato che non mangiava più carne. In modo sorprendente, anche il suo partner ha scelto di sostenere questa nuova inclinazione. Nonostante ciò, Selvaggia chiarisce che non si considera vegana. La sua idea iniziale, che esclude del tutto i prodotti di origine animale, è complessa e ammette imperfezioni.
“Mangio un po’ di formaggio ogni tanto, mangio molto raramente delle uova,” ha sottolineato nel podcast. Questo approccio riflette una visione più sfumata rispetto ai rigidi confini della dieta vegana, dove la qualità di ciò che si consuma è pesata e considerata nella sua totalità. Lucarelli riconosce quindi i progressi compiuti nel suo percorso nutrizionale, pur mantenendo un’apertura verso eventuali migliorie future.
Il racconto di Selvaggia Lucarelli è sinonimo di un cambiamento autentico verso una dieta più sostenibile e consapevole, capace di adattarsi e rispondere alle sue esperienze di vita. Questo processo di crescita personale invita non solo a riflettere sulle scelte alimentari individuali, ma anche sul loro impatto più ampio sul mondo che ci circonda.