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Fiorella Mannoia lancia il nuovo album “Disobbedire”: riflessioni e impegno sociale

Fiorella Mannoia, una delle cantanti italiane più iconiche e rispettate, si prepara a festeggiare i suoi 70 anni con l’uscita del nuovo disco “Disobbedire”, prevista per questo venerdì. L’album, che si compone di nove brani, è un manifesto di impegno sociale e artistico, vanta la partecipazione di importanti collaborazioni con artisti come Piero Pelù, Michele Bravi, Francesca Michielin e Federica Abbate. Nel corso di un’intervista, Mannoia ha condiviso le sue riflessioni sulla disobbedienza come forma di crescita personale e sociale, nonché sull’importanza di mantenere viva la coscienza in un mondo in continua evoluzione.

Il significato di “disobbedire”

La cantante ha avviato la conversazione ponendo l’accento sul tema della disobbedienza, che considera fondamentale per l’evoluzione umana. Secondo Mannoia, la storia è costellata di figure disobbedienti che hanno saputo sfidare lo status quo. “Parto dal presupposto che l’umanità si è evoluta grazie ai disobbedienti,” ha affermato, citando Eva come simbolo della prima disobbedienza. Il suo nuovo lavoro discografico non è solo un ritorno musicale, ma anche una riflessione profonda su questioni morali e sociali contemporanee.

Fiorella Mannoia lancia il nuovo album “Disobbedire”: riflessioni e impegno sociale

Mannoia ha sottolineato l’importanza di obbedire alla propria coscienza, piuttosto che ai pregiudizi o alle convenzioni sociali. “L’unico dovere di obbedienza è quello verso la nostra coscienza,” ha dichiarato. Questo approccio critico verso il conformismo si traduce in brani come “Dalla parte del torto”, che esplorano l’idea che il dissenso possa portare a un confronto leale con chi detiene il potere. Mannoia ha denunciato la cultura del silenzio e dell’auto-censura che avvolge la società moderna, affermando: “Con la paura del dissenso stiamo diventando codardi e ci stiamo auto-censurando.”

L’impegno sociale e le questioni attuali

Uno degli aspetti più rilevanti dell’attività di Mannoia è il suo costante impegno a favore della pace e dei diritti umani. Lo scorso ottobre, ha organizzato il concerto benefico “Per la pace – Live contro le guerre”, un evento volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle crisi che affliggono il mondo contemporaneo. Oggi, Mannoia non esita a esprimere il suo sostegno al mandato di arresto internazionale contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per la guerra a Gaza. “Lì si sta facendo un massacro,” ha affermato, evidenziando il numero crescente di vittime civili e la necessità di un’azione concreta da parte della comunità internazionale. La sua denuncia non si limita a gesti simbolici, ma si traduce in una chiamata all’azione, rivolgendo l’attenzione sull’impatto devastante che le guerre hanno sulle persone innocenti.

La sfera personale e le scelte audaci

Mannoia non teme di portare la disobbedienza anche nella sua vita privata. Essere sposata con un uomo di 26 anni più giovane, Carlo Di Francesco, è per lei una scelta che sfida le convenzioni sociali. La cantante ha dichiarato di essere consapevole delle reazioni che questo rapporto suscita nella società, ma ha scelto di non prestare attenzione ai giudizi esterni. “Siamo abituati agli uomini con donne più giovani, ma quando accade il contrario la donna è guardata con sospetto,” ha affermato. La sua relazione, caratterizzata da tolleranza e rispetto reciproco, è una testimonianza della sua posizione contro i pregiudizi di genere.

Di Francesco non è solo il suo compagno di vita, ma anche il produttore del nuovo album. Mannoia ha condiviso come la sua visione moderna abbia influenzato alcune scelte artistiche in “Disobbedire”, come l’introduzione di tecnologie musicali più contemporanee come l’autotune. “Carlo è moderno, la vecchia sono io,” ha scherzato l’artista, dimostrando una consapevolezza dell’evoluzione musicale senza però compromettere la sua essenza artistica.

Riflessioni sulla musica attuale e l’impegno contro la violenza di genere

Mannoia tiene un occhio attento ai giovani artisti e, pur esprimendo apprezzamento per alcuni di loro come Geolier e Ariete, ha confessato di non comprendere sempre il panorama musicale attuale. “Ci sono canzoni che non hanno nessun senso per me, ma faccio parte di un’altra generazione,” ha riconosciuto. Questo riconoscimento della diversità generazionale è una manifestazione del suo approccio aperto al cambiamento, pur mantenendo salde le proprie radici.

Un altro tema di grande importanza per Mannoia è la lotta contro la violenza di genere. La sua fondazione, “Una Nessuna Centomila,” continuerà a organizzare concerti per raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema cruciale. “Dobbiamo affrontare l’emergenza,” ha affermato, evidenziando il ruolo centrale che le istituzioni e la società civile devono avere nel sostenere le vittime e combattere la cultura della violenza. I centri anti-violenza necessitano di sostegno e risorse stabili, un messaggio fondamentale che Mannoia porta avanti con determinazione.

Fiorella Mannoia, con il suo nuovo album “Disobbedire”, non solo celebra una carriera straordinaria, ma invita anche tutti a riflettere sulla propria voce e sul potere del dissenso in un’epoca di incertezze.

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