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Glen Matlock critica gli Oasis: il bassista dei Sex Pistols esprime il suo disinteresse per la band di Manchester

Glen Matlock, il celebre bassista della storica band punk Sex Pistols, ha rilasciato dichiarazioni contestuali riguardo alla sua opinione sugli Oasis, descrivendoli in modo poco lusinghiero. Intervistato da NME, Matlock ha rivelato il suo disinteresse per la band di Manchester, paragonandola addirittura agli Status Quo, evidenziando come la sua visione della musica e delle esibizioni dal vivo differisca notevolmente da quella offerta dai fratelli Gallagher.

La possibile collaborazione con gli Oasis

Nei primi anni ’90, Glen Matlock è stato considerato come un potenziale membro degli Oasis, con discussioni avviate per una sua eventuale partecipazione come bassista. Rievocando quegli anni, Matlock ha affermato di essere stato contattato da Alan McGee per supportare la band, ma i suoi piani non sono andati in porto. Secondo quanto dichiarato, la ragione principale della sua mancata partecipazione sarebbe stata la ricerca da parte degli Oasis di un musicista che non si facesse notare, con Matlock che ha sottolineato: «l’ultima cosa di cui hanno bisogno è qualcun altro che se ne stia lì fermo».

Glen Matlock critica gli Oasis: il bassista dei Sex Pistols esprime il suo disinteresse per la band di Manchester

Questo episodio fa riflettere sull’approccio degli Oasis alla musica e sugli standard di performance che Matlock ha mantenuto nel corso della sua carriera con i Sex Pistols. La differenza di visione artistica è quindi nettamente evidente: mentre gli Oasis sembrano cercare una certa staticità sul palco, Matlock, con la sua esperienza nel punk, percepisce la musica come qualcosa di dinamico e coinvolgente.

Le esperienze dal vivo con gli Oasis

Glen Matlock non ha esattamente brillato d’entusiasmo nei suoi ricordi legati alle performance dal vivo degli Oasis. In un paio di occasioni, il bassista ha assistito ai concerti della band, ma ha descritto entrambe le esperienze come noiose. «Mi hanno invitato a vederli a Earl’s Court. Me ne sono andato. Erano noiosi. Sono andato di nuovo a vederli a New York con Clem Burke dei Blondie e non vedevo l’ora di andarmene», ha dichiarato Matlock, evidenziando la sua insoddisfazione per l’esperienza.

Queste affermazioni si collocano in un contesto più ampio riguardante la percezione delle band rock britanniche nei loro concerti. Mentre molti fan adorano l’energia delle performance dal vivo, ci sono artisti come Matlock che educatamente dissentono, ritenendo che alcune band non riescano a esprimere appieno il potenziale musicale sui palchi di tutto il mondo. La sua disillusione nei confronti degli Oasis è un elemento che alimenta il dibattito su quali siano le aspettative legittime quando si assiste a concerti di musicisti affermati.

Un’opinione sui fratelli Gallagher e sulla loro reunion

Nonostante non nutra un affetto particolare per la musica degli Oasis, Glen Matlock ha ammirato Liam Gallagher per la sua capacità di tenere il palco e la sua presenza scenica. Durante l’intervista, ha riconosciuto il valore intrinseco di Liam, paragonandolo a Johnny Rotten, ma con la distinzione che, a suo avviso, Liam è più melodico. È importante notare che Matlock ha anche sottolineato che, sebbene non fosse un fan della band nel complesso, rispetta i singoli membri.

Con la reunion della band prevista per il 2025, sono riemersi toni di entusiasmo tra i fan, ma Matlock ha chiarito il suo punto di vista critico, affermando che lui considera gli Oasis “un po’ ripetitivi” e paragonandoli agli Status Quo, un’altra band britannica nota per la loro coerenza, sebbene talvolta percepita come limitata. La sua posizione sui Gallagher, contraddittoria ma onesta, dimostra come anche i musicisti di grande esperienza possano avere opinioni singolari sulle carriere altrui e sull’impatto che queste hanno nel panorama musicale contemporaneo.

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