Patrick J. Adams, noto per il suo ruolo di Michael James Ross nella serie cult “Suits”, ha recentemente svelato i motivi dietro la sua decisione di abbandonare lo show dopo sette stagioni, durante un’apparizione nel podcast “Dinner on me”, condotto da Jesse Tyler Ferguson. Le sue parole offrono uno sguardo profondo e personale sulla sua esperienza, rivelando una lotta interiore legata alla salute mentale e all’autocura, in un contesto che ha toccato la vita di molti artisti nel settore dell’intrattenimento.
I problemi di salute mentale di Patrick J. Adams
Durante il podcast, Patrick J. Adams ha fatto riferimento ai suoi problemi di salute mentale, evidenziando come questi abbiano influito profondamente sulla sua vita. “Non mi stavo prendendo buona cura della mia salute mentale e stavo bevendo troppo alla fine della stagione 7”, ha confessato l’attore. Attraverso le sue parole è emerso un quadro di insoddisfazione e malessere che lo ha accompagnato durante le ultime fasi della sua esperienza con la serie. Secondo Adams, si trovava in un periodo di vita “inesplorata”, che lo ha portato a uno stato di infelicità e depressione.
L’attore ha anche rivelato che non possedeva gli strumenti adeguati per affrontare i suoi sentimenti negativi e ha ammesso di aver ricorso a modalità distruttive per cercare di gestire il suo stato d’animo. “Non sapevo realmente come parlarne”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di avere un dialogo aperto sulla salute mentale. Questa insufficienza di supporto emotivo ha avuto ripercussioni non solo sulla sua carriera, ma anche sulle sue relazioni personali.
I risvolti della sua scelta e l’impatto sulle relazioni
Adams ha discusso anche delle conseguenze personali che il suo stato mentale ha avuto sulla sua vita privata, in particolare sulla sua relazione con la famiglia. Si è reso conto che le sue insicurezze e paure stavano danneggiando il suo ruolo di padre. “Quello è stato un punto di rottura”, ha dichiarato, giungendo alla conclusione che l’autopreservazione era fondamentale. Ha condiviso con il pubblico la sua decisione di smettere di bere, riconoscendo che questa scelta ha segnato un cambiamento decisivo nel suo approccio alla vita.
“Non voglio essere quel padre”, ha spiegato, evidenziando il suo desiderio di essere presente per i suoi figli. La sua storia non è solo un racconto di difficoltà, ma una testimonianza di crescita personale. L’attore ha riconosciuto che la decisione di lasciare Suits è stata fondamentale per il suo benessere e ha rappresentato un passo importante verso la risoluzione dei problemi che stava affrontando.
L’importanza della scelta e il futuro di Adams
Nel corso della conversazione, Adams ha anche parlato della sua decisione di non tornare per l’ottava stagione di Suits anche se la tentazione economica era allettante. Ha rivelato che, nonostante i pensieri sul compenso di altri membri del cast come Gabriel Macht, ha rispettato il consiglio di sua madre e ha scelto di dare priorità alla sua salute e al suo matrimonio. “Non ho mai rimpianto la decisione per un secondo”, ha sottolineato, dimostrando una forte consapevolezza delle sue priorità.
Le parole di Adams hanno aperto un dibattito importante sulla salute mentale nel mondo dello spettacolo, un tema che rimane spesso in ombra ma che merita attenzione. Il suo esempio di resilienza e autoconsapevolezza potrebbe servire da ispirazione per molti che si trovano a fronteggiare situazioni simili, sottolineando l’importanza di prendersi cura di sé e di mettere le relazioni personali al primo posto. La decisione di abbandonare un progetto di successo come “Suits” ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo nella vita di Adams, un capitolo incentrato sul suo benessere e sulla sua famiglia.