Eco Del Cinema

Il successo mondiale di Wicked: come Universal ha creato un fenomeno cinematografico

Il film “Wicked”, diretto da Jon M. Chu, sta riscuotendo un notevole consenso sia tra il pubblico che tra i professionisti del settore. Adattato dal famoso musical di Broadway, questo progetto ambizioso rappresenta la prima parte di un’attesa trasformazione dell’opera in una saga cinematografica. Dalla sua prima messa in scena nel 2003, il musical è diventato uno dei più rappresentati di sempre, grazie a incassi che superano i cinque miliardi di dollari, rendendolo competitivo con i più noti franchise cinematografici.

I risultati da record del film

Il debutto di “Wicked” nei cinema ha già mostrato segni di grande successo, grazie all’intensiva campagna promozionale e agli ingenti investimenti della Universal. Con un budget di 150 milioni di dollari per la produzione e uguali somme destinate a pubblicità e marketing, il film ha incassato ben 162 milioni di dollari nel suo primo weekend a livello globale. Questo risultato straordinario testimonia l’appeal del titolo, sostenuto dalla popolarità delle star protagoniste, Cynthia Erivo e Ariana Grande. La Universal ha saputo abbinare al film una strategia di marketing innovativa, includendo una rete di partnership commerciali che ha contribuito a generare un incasso rilevante.

Il successo mondiale di Wicked: come Universal ha creato un fenomeno cinematografico

Questa capacità della Universal di attrarre un vasto pubblico è stata facilitata dall’affetto che circonda l’universo di Oz e dai personaggi iconici del musical. La presenza di performer di grande spessore nel cast ha giocato un ruolo cruciale nel garnerare interesse e nella costruzione di una community di fan attesi con ansia. Questo epitome di marketing cinematografico è speciale nel panorama di Hollywood e ha già fatto scuola.

Strategie di marketing innovative

Il successo di “Wicked” non è dovuto esclusivamente alla fama del titolo, ma anche a una strategia di marketing ben congegnata che ha coinvolto un’impressionante rete di partner. La Universal ha attivato 450 partner promozionali, generando un valore di esposizione mediatica di 350 milioni di dollari. Per chiarire, si tratta di un investimento significativo, poiché, oltre ai 150 milioni di dollari spesi, il valore aggiunto derivante dalle partnership ha conseguito un impatto mediatico senza precedenti.

I metodi tradizionali, come il product placement, sono stati affiancati da innovativi accordi di co-branding, favorendo così una visibilità amplificata. Il valore di queste campagne promozionali ha surclassato campagne storiche per altre produzioni famose come “Avengers: Endgame” e “Avatar: La via dell’acqua”. Inoltre, l’operazione di marketing ha saputo raggiungere direttamente 2 miliardi di consumatori attraverso strategie su web e retail, evidenziando un impegno senza pari.

Michael Moses, Chief Marketing Officer di Universal, ha sottolineato l’importanza di trattare “Wicked” come un evento culturale, non solo come un’IP. Questo approccio strategico ha permesso di posizionare il film molto al di sopra delle aspettative iniziali.

Creazione di partnership di successo

La creazione di relazioni con marchi di prestigio come LEGO, Lexus e Amazon è stata un’altra parte fondamentale della strategia promozionale. Per stimolare l’interesse di queste aziende, Universal ha organizzato eventi esclusivi sul set, dove i rappresentanti dei marchi hanno avuto l’opportunità di vivere l’atmosfera del film e assistere a performance degli artisti. Questo ha permesso di instaurare un legame diretto tra il prodotto cinematografico e i brand, utile per garantire maggior visibilità e supporto economico.

Questi partner, oltre a portare il loro marchio in questo contesto, si sono prestati a creare prodotti tematici legati al film, espandendo ulteriormente il raggio d’azione del merchandising. L’occupazione dei marchi non è stata limitata solo a variazioni di prodotto, ma ha incluso esperienze circolari come la suite tematica di Hilton a New York e presentazioni speciali nei punti vendita di Bloomingdale’s.

Le sfide del genere musicale al botteghino

Nonostante il trionfo di “Wicked”, il genere musicale ha affrontato ancor più sfide negli ultimi anni. Se prima della pandemia titoli come “Les Misérables” e “Into the Woods” avevano goduto di un notevole successo al botteghino, altre produzioni più recenti come “West Side Story” e “Dear Evan Hansen” hanno faticato a ottenere risultati simili. La Universal ha quindi dovuto adottare un approccio innovativo per attirare l’attenzione e creare l’evento atteso attorno a “Wicked”.

La strategia del film ha quindi dovuto affrontare la necessità di attirare non solo i fan dello spettacolo originario, ma anche un pubblico più ampio. Il successo di “Wicked” è quindi il risultato di un’armonizzazione efficace di marketing e narrazione, capace di riunire esperienze di visibilità che toccano variegati settori commerciali e culturali.

In questo contesto di promozione sinergica, Universal ha compiuto un importante passo avanti nel modo di concepire e commercializzare i musical, con “Wicked” che può essere considerato un modello da seguire nel panorama cinema americano.

Articoli correlati

Condividi