Il futuro del Castello delle Cerimonie, celebre location della trasmissione televisiva “Il Boss delle Cerimonie” su Real Time, è tornato al centro dell’attenzione dopo l’annuncio ufficiale del Comune di Sant’Antonio Abate. Da dicembre 2024, il Grand Hotel La Sonrisa, dove si svolgono eventi e cerimonie, dovrà cessare le proprie attività di ristorazione e accoglienza. Tuttavia, la famiglia Polese, proprietaria della struttura, non si è arresa e valuta opzioni alternative per mantenere viva la propria attività.
Chiusura del Grand Hotel La Sonrisa: l’annuncio del sindaco
Il 17 novembre, il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha reso pubblico un importante comunicato riguardante la situazione legale del Grand Hotel La Sonrisa. Secondo le dichiarazioni del sindaco, il Comune sta procedendo con le fasi necessarie per acquisire il complesso immobiliare, come stabilito dalla sentenza irrevocabile della Corte di Cassazione risalente a febbraio. La sentenza ha evidenziato l’irregolarità degli edifici e ha avviato il processo di revoca delle licenze per tutte le attività aziendali della struttura.
Abagnale ha sottolineato che «tutte le procedure necessarie sono state avviate per completare l’acquisizione a patrimonio comunale» e precisato che l’ente sta eseguendo quanto previsto dalla sentenza che ha riconosciuto la lottizzazione abusiva dell’area di oltre 40mila metri quadrati. La chiusura delle attività del Grand Hotel La Sonrisa rappresenta un momento critico non solo per la struttura, ma per tutto il territorio che, negli anni, ha visto fiorire eventi e cerimonie di grande richiamo.
L’originaria vicenda giudiziaria: dalle accuse alla confisca
La storia che ha portato alla situazione attuale affonda le sue radici nel 2011, quando furono sollevate accuse di abuso edilizio nei confronti della società fondata da Antonio Polese, noto come “Boss delle cerimonie”. Le indagini hanno rivelato che la struttura era stata costruita su terreni soggetti a irregolarità, portando così a una complessa battaglia legale. Dopo la morte di Polese nel 2016, i suoi familiari hanno continuato l’attività, riuscendo a mantenere un forte legame con il format televisivo che ha reso famosa la location.
Tuttavia, nel febbraio di quest’anno, la Corte di Cassazione ha decretato la confisca degli immobili, in seguito alla sentenza che ha confermato le irregolarità edilizie. Con questo verdetto, il Comune di Sant’Antonio Abate ha avviato le procedure per l’allontanamento del Castello delle Cerimonie dall’area, segnando un cambio di rotta radicale rispetto al passato. Questa situazione ha generato interesse e preoccupazione tra gli appassionati della trasmissione e gli amanti della tradizione nuziale che la location rappresentava.
La famiglia Polese e le possibili alternative
Nonostante l’annuncio della chiusura, la famiglia Polese continua a lavorare per mantenere viva l’attività. Sul sito ufficiale del Grand Hotel La Sonrisa sono ancora aperte le prenotazioni fino ad aprile, suggerendo che i proprietari non si arrendono facilmente. Fonti locali, citate da Fanpage, riportano che la famiglia starebbe già esplorando un piano B, ossia la possibilità di trasferire l’attività e il format televisivo in una nuova struttura.
Questa mossa rappresenterebbe un tentativo di ripartire e continuare la tradizione di cerimonie e festività che da anni caratterizza il Castello. L’idea di spostare l’attività, mantenendo il marchio e il riconoscimento del pubblico, potrebbe rivelarsi una scelta strategica per garantire il proseguo della storia della famiglia Polese e dell’amato programma televisivo. L’incertezza, tuttavia, rimane alta, e il tempo sarà il giudice di questa nuova avventura imprenditoriale.