John McTiernan, il celebre regista noto per i suoi film d’azione memorabili come “Predator” e “Die Hard”, ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dalla carriera di regista. Questa decisione segna la fine di un’era che ha ridefinito il genere e ha influenzato generazioni di cineasti. La scelta di McTiernan arriva dopo un percorso professionale costellato di successi e battute d’arresto, aprendo un nuovo capitolo per uno dei pionieri del cinema contemporaneo.
La carriera trionfante degli anni ’90
Per John McTiernan, gli anni ’90 rappresentano un periodo di grande successo e creatività. Con pellicole come “Caccia a Ottobre Rosso”, “Die Hard – Duri a morire” e “Il caso Thomas Crown”, il regista ha raggiunto vette elevate di popolarità, contribuendo a cementare la sua reputazione come maestro del film d’azione. “Caccia a Ottobre Rosso”, in particolare, ha riscosso un enorme successo sia di critica che di pubblico, grazie alla sua capacità di mescolare suspense e azione in un contesto intrigante di guerra fredda.
Tuttavia, il periodo d’oro di McTiernan ha subito una svolta. Le sue ultime pellicole negli anni ’80, tra cui “Basic” e “Rollerball”, non hanno ottenuto il favore del pubblico né della critica, segnando un inizio difficile per il regista. A queste difficoltà si sono aggiunti problemi legali, che hanno comportato la condanna per spionaggio e la successiva detenzione. Dopo la sua liberazione nel 2014, McTiernan ha affrontato le difficoltà economiche e si è visto costretto a dichiarare bancarotta.
La scelta del ritiro e la nuova direzione
Durante un’intervista, McTiernan ha esplicitato i motivi dietro la sua decisione di ritirarsi dalla regia. La frustrazione accumulata a causa dei fallimenti dei suoi ultimi film, nei quali non aveva avuto il controllo sulle sceneggiature, lo ha spinto a dire basta. “Non voglio più farlo”, ha affermato, sottolineando il suo desiderio di evitare progetti di qualità scadente. Da allora, ha optato per una carriera come script doctor, dedicandosi a correggere le sceneggiature altrui senza mettere il suo nome.
Questa nuova fase della sua vita professionale sembra dargli una certa serenità. McTiernan ha dichiarato di sentirsi realizzato nel migliorare il lavoro degli altri e ha reso chiaro che la sua decisione è definitiva. “Cercherò di sistemare la tua brutta sceneggiatura”, ha continuato, dimostrando una volontà di contribuire al cinema pur rimanendo al di fuori dei riflettori.
Progetti futuri e la trasformazione dell’industria cinematografica
Nonostante il ritiro ufficiale dalla regia, McTiernan non ha completamente abbandonato l’idea di realizzare film. In un’intervista con il giornale finlandese Helsingin Sanomat, ha rivelato di stare lavorando a tre nuove sceneggiature, sebbene rimanga incerto se queste vedranno mai la luce. Inoltre, il regista ha dichiarato di aver ricevuto diverse offerte per dirigere film, ma nessuna di queste era di suo gradimento.
L’industria del cinema è cambiata drasticamente negli ultimi due decenni, e McTiernan ha osservato come le dinamiche e le priorità siano mutate. Era previsto che dirigesse “Taut Ceci Foxtrot” nel 2022, con un cast stellare comprendente Uma Thurman e Laurence Fishburne, ma il progetto è stato infine cancellato. Questo film avrebbe raccontato la storia di un gruppo di ribelli che lottano contro gli oligarchi in un contesto spaziale devastato dalla guerra.
La sua eredità, tuttavia, rimarrà indelebile nel panorama cinematografico e, mentre McTiernan si allontana dalla regia, i suoi lavori continuano a influenzare e ispirare nuove generazioni di artisti e spettatori.