La 21esima edizione del Premio Straparola, uno dei più prestigiosi concorsi letterari italiani, ha rivelato ieri uno straordinario amalgama di talenti e narrazioni evocative. Il concorso, che dal 1982 riesce a mantenere il massimo riserbo sulle sue finalità, ha premiato numerosi autori, con particolare attenzione a provocazioni storiche e riflessioni contemporanee. In questa edizione, il racconto “Ritornare” di Fabio Baronti ha conquistato la giuria, avendo come sfondo un episodio cruciale del panorama italiano: il 25 aprile 1945.
Il vincitore del concorso: Fabio Baronti e il suo racconto “Ritornare”
Fabio Baronti, scrittore veronese, ha trionfato con la sua opera “Ritornare“, che trae ispirazione da eventi significativi accaduti durante l’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale. Nel suo racconto, Baronti riesce a tessere una narrazione che intreccia la memoria storica di un episodio drammatico, come lo scoppio di un deposito di armi da parte dei tedeschi a Verona, con le relazioni affettive, in particolare il legame tra un nipote e la nonna, protagonista di una storia che, pur non essendo fisicamente presente, continua a vivere nella memoria del giovane.
La scelta del 25 aprile, una data che segna la Liberazione d’Italia, non è casuale, poiché rappresenta un momento di grande cambiamento per il paese. Baronti utilizza questo evento come sfondo per riflettere non solo sulla guerra, ma anche sull’importanza della famiglia e della memoria. La giuria, presieduta da Chiara Severgnini, giornalista del Corriere della Sera, ha apprezzato la capacità di Baronti di unire elementi storici con emozioni personali, attribuendo così grande valore al suo lavoro.
Riconoscimenti speciali: Benedetta Casizzi e il suo talento emergente
Un altro momento di grande attenzione durante la cerimonia di premiazione è stato riservato a Benedetta Casizzi, giovane autrice di Barzana, che con soli 16 anni ha conquistato ben due premi. Il suo racconto “Icaro” ha ricevuto il Premio Giovani, riservato ai partecipanti under 21, mentre “Di morte e di fiori, di sangue e d’amore“, una reinterpretazione del mito di Orfeo e Euridice, si è meritato il quinto posto nella classifica generale.
Il premio di Benedetta è significativo non solo per la sua giovane età, ma anche per il modo in cui è riuscita a coniugare la sua passione per la scrittura con gli insegnamenti ricevuti dal Liceo Classico Sant’Alessandro di Bergamo. La giovane autrice ha dichiarato di ricavare ispirazione dalla sua vasta lettura, menzionando Oscar Wilde e Dostoevskij come autori che hanno influenzato il suo percorso creativo. La dedizione di Benedetta alla scrittura è emersa anche dal processo di creazione di “Icaro“, che ha riadattato da un suo precedente racconta, seguendo i consigli di sua madre, anch’essa appassionata lettrice.
I racconti degli altri finalisti e i temi contemporanei
Il concorso ha visto anche la partecipazione di talentuosi scrittori che hanno affrontato temi moderni. Tra i finalisti, si distingue “La strada” di Sandra Puccini, una riflessione sulla vita precaria di un rider. La giuria ha apprezzato il modo in cui l’autrice ha saputo affrontare un tema così attuale con una scrittura genuina e coinvolgente. Anche “Il divano verde” di Giulia Tabacco ha catturato l’attenzione, ponendo l’accento su figure storiche, come Anna Kuliscioff, e sul legame tra eventi storici e la vita quotidiana.
Questi racconti non solo rivelano il talento degli autori, ma tratteggiano anche un affresco della società contemporanea, mettendo in evidenza le sfide che le generazioni più giovani sono chiamate ad affrontare. “Ritornare” di Baronti, con la sua storia di resistenza e identità, si inserisce perfettamente tra le narrazioni proposte, contribuendo a rendere il quaderno del concorso un vero e proprio spaccato della condizione umana, tra memoria storica e ricerca di un senso nella realtà presente.
Un evento che celebra la letteratura e i giovani talenti
La cerimonia di premiazione del Premio Straparola non è solo un importante appuntamento per il mondo letterario, ma rappresenta anche un’opportunità per dare visibilità a scrittori emergenti come Benedetta Casizzi. La Biblioteca di Caravaggio, che ospita il concorso, continua a svolgere un ruolo cruciale nella promozione della cultura e della lettura, supportando autori di ogni età e background. La manifestazione offre una piattaforma per l’espressione artistica e il riconoscimento del talento locale, rendendo giustizia alla vibrante comunità letteraria dell’Italia.