Biografia
Complicato è scrivere un’introduzione per l’attore, il comico, regista, cantante, doppiatore italiano Gigi Proietti, perchè poche righe non bastano per descrivere il personaggio trasformista e affabulatore che è stato, artista di successo dalla personalità straordinaria, maestro indiscusso della risata.
Gigi Proietti, l’attore con una “febbre da cavallo”
(Roma, 2 novembre 1940 – Roma, 2 novembre 2020)
Luigi Proietti, conosciuto più semplicemente come Gigi Proietti, questo estroso attore, regista e doppiatore italiano, considerato l’erede di Ettore Petrolini, ha affascinato il pubblico attraverso le sue innumerevoli interpretazioni in film e fiction di successo.
Ma partiamo dalle origini: nato a Roma il 2 novembre del 1940, figlio di Romano Proietti e della casalinga Giovanna Ceci, vive i primi dieci mesi della sua vita in una casa in via di Sant’Eligio, centro storico della città, per poi passare ad altre zone della capitale. L’infanzia trascorsa al Tufello, allora estrema periferia, viene ricordata con nostalgia dall’attore che rammenta in particolare la conoscenza dell’indimenticabile Don Luigi, sacerdote dell’oratorio del quartiere da lui frequentato. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica al liceo Augusto di Roma, decide di abbandonare gli studi di giurisprudenza, intrapresi all’Università La Sapienza, per concentrarsi su quelle che ritiene essere le sue vere passioni: la musica e la recitazione.
Gigi Proietti, “La maschera e il volto” del maestro della comicità italiana
Impara così a suonare il pianoforte, il contrabbasso e la fisarmonica e inizia a frequentare il corso di mimica al Centro Universitario Teatrale di Cobelli, che, notate le indubbie qualità del giovane, lo scrittura per lo spettacolo “Can Can degli italiani”. Dal 1964 si cimenta sul palcoscenico con il Gruppo Sperimentale 101, sotto la direzione di Antonio Calende, di Cobelli e di Andrea Camilleri: ne “Gli uccelli” di Aristofane, diretto da Giuseppe Di Martino, appare travestito da upupa, mentre quattro anni più tardi recita come protagonista in “Operetta” e “Il Dio Kurt” , entrambe rappresentate al teatro Stabile de L’Aquila. Sposatosi con Sagitta Alter, dalla quale avrà due figlie (Susanna e Carlotta), inizia ad essere conosciuto anche in televisione, dove recita ne “La maschera e il volto”, accanto ad Aldo Giuffrè.
Il debutto sul grande schermo per Gigi Proietti avviene nel 1967 con “La ragazza del bersagliere”, un simpatico film che vede, tra gli altri, la partecipazione di Franca Valeri, Renato Salvatori e Leopoldo Trieste. Recita poi in alcune pellicole di Pasquale Festa Campanile, ma anche ne “L’urlo” (1968) e “Dropout” (1970) di Tinto Brass.
Attore di spicco al cinema e a teatro
Il primo successo arriva nel 1970 quando viene chiamato a sostituire il grande Domenico Modugno nella commedia musicale in due atti “Alleluja brava gente” di Garinei & Giovannini, in cui veste i panni di Ademar. Mentre a teatro si impone sempre più come attore di spicco, bisognerà aspettare ancora molto perché al cinema si collochi stabilmente come protagonista. Sempre nel 1970 è nella famosa pellicola di Mario Monicelli, “Brancaleone alle crociate”, seguito del geniale “L’armata Brancaleone”, in cui lo scapestrato Brancaleone da Norcia si avvia in viaggio verso la Terra Santa. Gigi Proietti presta corpo e voce alla Morte, ma anche al peccatore, grazie a un sapiente travestimento.
Successivamente decide di dedicarsi alla radio con il celebre “Gran Varietà” (in cui i numerosi sketch sono sempre accompagnati dalla sua fedele chitarra), senza tuttavia abbandonare il teatro, dove porta in scena “La cena delle beffe” nel 1974; “A me gli occhi please!” del 1976, primo esperimento di un nuovo genere di spettacolo nel quale è l’attore stesso ad interrogarsi sul significato della propria professione senza per questo rinunciare all’ironia e alla leggerezza; “Come mi piace” e “Leggero leggero” del 1991.
Malato di scommesse nei panni di Mandrake
Il pubblico italiano rimane affascinato e divertito dall’abilità e dalla comicità delle imitazioni e degli spassosi monologhi dell’attore, conosciuti e stimati anche da artisti del calibro di Eduardo De Filippo e Federico Fellini, che l’avrebbe voluto ne “Il Casanova di Federico Fellini”, salvo poi assegnare la parte a Donald Sutherland, lasciando a lui la cura del doppiaggio.
Dopo il satirico Bordella (1976) di Pupi Avati, stroncato dalla critica nonostante la partecipazione di attori d’eccezione, arriva quello che può essere a ragione considerato il suo ruolo più famoso: lo scommettitore Mandrake, nella pellicola cult di Steno “Febbre da cavallo” (1976) che, a causa dello spettacolare successo conseguito, avrà un seguito con “Febbre da cavallo 2 – La mandrakata” (2002), diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina
Tutta la comicità di Gigi Proietti, narratore di ‘barzellette’
Con Vanzina tornerà a lavorare ne “Le barzellette” (2004), “Un’estate al mare” (2008), “Un’estate ai Caraibi” (2009) e “La vita è una cosa meravigliosa” (2010), dove interpreta il ruolo di Claudio, chirurgo sposato con Nancy Brilli, e che lo vede impegnato sul set al fianco di interpeti quali Vincenzo Salemme, Enrico Brignano e Luisa Ranieri.
A seguito della perfetta interpretazione di “Febbre da cavallo”, Gigi Proietti entra a pieno titolo fra gli attori più importanti della classica commedia italiana, recitando successivamente in “Casotto” del 1977 (in cui compare anche la giovanissima Jodie Foster) e “Due pezzi di pane” (1979) di Sergio Citti.
Apprezzato anche all’estero, recita nella commedia di Ted Kotcheff “Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa” e nel film di Robert Altman “Un matrimonio” (1978).
Il laboratorio teatrale al Teatro Brancaccio porta il nome di Gigi Proietti
Nel 1978 assume la direzione del Teatro Brancaccio di Roma, creando un proprio Laboratorio di esercitazione scenica dal quale si formeranno eccezionali artisti come Enrico Brignano, Flavio Insinna e Rodolfo Laganà.
Nel 1981 appare in televisione con lo sceneggiato “Fregoli” di Paolo Cavara, ispirato alla vita dell’omonimo trasformista, e l’anno successivo recita nel film “Di padre in figlio” accanto al suo affezionato amico Vittorio Gassman e al figlio Alessandro.
Il debutto da regista televisivo arriva negli anni Novanta con “Villa Arzilla”, commedia incentrata sulle vicissitudini di un gruppo di pensionati (Fiorenzo Fiorentini, Marisa Merlini e Caterina Boratto) in una casa di riposo. Nel 1992 recita nel telefilm “Un figlio a metà”; nella sitcom “Italian Restaurant” (1994) con Nancy Brilli e in “Un nero per casa”.
Doppiatore d’eccezione, amatissimo nelle fiction Rai, che lo trasformeranno nel simpatico Maresciallo Rocca
Inaspettatamente ottiene un grandissimo successo nella serie televisiva nata dalla penna creativa di Franco Marotta e Laura Toscano “Il Maresciallo Rocca” (diretto da Giorgio Capitani), dove indossa i panni dell’arguto maresciallo dei Carabinieri Giovanni Rocca, vedovo con tre figli che, nel corso delle puntate, si innamora, della dolce Margherita, interpretata da Stefania Sandrelli. Fra il 1998 e il 2005 vengono realizzati cinque sequel in onda su Rai 1, tutti caratterizzati da uno straordinario record di ascolti.
Nel corso della sua sfolgorante carriera, Gigi Proietti si ritrova ad interpretare non solo marescialli ma anche avvocati, come nel telefilm “L’avvocato Porta”, che non ottiene tuttavia un grande successo, cimentandosi con maestria anche nel doppiaggio: presta la propria voce al Gatto Silvestro, al Genio della lampada nel cartone “Aladdin” della Disney (1993), fino ad ottenere la vittoria del Nastro d’Argento per il miglior doppiaggio maschile in “Casinò”
‘Preferisce il paradiso’ nell’interpretazione di San Filippo Neri
Nel 2009 Gigi Proietti gira una fortunata fiction sul piccolo schermo dedicata a San Filippo Neri dal titolo “Preferisco il Paradiso”, mentre l’anno successivo è Federico, un ex truffatore di lungo corso nella serie “il signore della truffa”. Lo ritroviamo infine, sempre per la Rai, nei panni del cardinale Colombo nella miniserie “L’ultimo Papa Re” (2013), in cui trovano spazio le vicende della Roma del 1867, già narrate nella pellicola “In nome del Papa Re” di Luigi Magni. La miniserie risulta essere interamente basata sulla grandezza artistica di Proietti, che riesce sapientemente ad alternare battute ironiche a battute drammatiche, rispecchiando perfettamente i vari stati d’animo del suo intenso personaggio.
Le ultime fatiche in ambito cinematografico sono “Indovina chi viene a Natale?”, commedia del 2013 diretta da Fausto Brizzi, e “Ma tu di che segno 6?”, in cui Proietti affianca Massimo Boldi e Ricky Memphis sotto la regia di Neri Parenti. Nel 2016 l’attore porta in scena “Omaggio a Shakespeare” al Globe Theatre di Roma, teatro da lui fondato e diretto dal 2003. Dal 2014 al 2016 Gigi Proietti è protagonista della serie tv di Rai1 “Una pallottola nel cuore”. Nel 2017 l’interprete torna al cinema diretto da Alessandro Gassmann nella commedia “Il premio”, mentre nel 2019 è un iconico Mangiafuoco nel “Pinocchio” di Matteo Garrone.
Gigi Proietti ci lascia il 2 Novembre, giorno della sua nascita, a ottant’anni a causa di problemi cardiaci.
Silvia Raimondi
Filmografia
Gigi Proietti Filmografia – Cinema
- Il nostro campione, regia di Vittorio Duse (1955)
- Se permettete parliamo di donne, regia di Ettore Scola (1964)
- Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966)
- La ragazza del bersagliere, regia di Alessandro Blasetti (1966)
- Lo scatenato, regia di Franco Indovina (1967)
- Una ragazza piuttosto complicata, regia di Damiano Damiani (1968)
- La matriarca, regia di Pasquale Festa Campanile (1968)
- L’urlo, regia di Tinto Brass (1968)
- La virtù sdraiata, regia di Sidney Lumet (1969)
- Dropout, regia di Tinto Brass (1970)
- Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
- La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971)
- Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971)
- Gli ordini sono ordini, regia di Franco Giraldi (1972)
- Meo Patacca, regia di Marcello Ciorciolini (1973)
- La Tosca, regia di Luigi Magni (1973)
- La proprietà non è più un furto, regia di Elio Petri (1973)
- Le farò da padre, regia di Alberto Lattuada (1974)
- Conviene far bene l’amore, regia di Pasquale Festa Campanile (1975)
- Languidi baci… perfide carezze, regia di Alfredo Angeli (1976)
- Febbre da cavallo, regia di Steno (1976)
- Bordella, regia di Pupi Avati (1976)
- Chi dice donna dice donna, regia di Tonino Cervi (1976)
- L’eredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini (1976)
- Casotto, regia di Sergio Citti (1977)
- Un matrimonio, regia di Robert Altman (1978)
- Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa, regia di Ted Kotcheff (1978)
- Due pezzi di pane, regia di Sergio Citti (1979)
- Non ti conosco più amore, regia di Sergio Corbucci (1980)
- Di padre in figlio, regia di Alessandro e Vittorio Gassman (1982)
- “FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”, regia di Renzo Arbore (1983)
- Mi faccia causa, regia di Steno (1984)
- Mille bolle blu, regia di Leone Pompucci (1993)
- Eloise, la figlia di d’Artagnan, regia di Bertrand Tavernier (1994)
- Panni sporchi, regia di Mario Monicelli (1999)
- Febbre da cavallo – La mandrakata, regia di Carlo Vanzina (2002)
- Le barzellette, regia di Carlo Vanzina (2004)
- Un’estate al mare, regia di Carlo Vanzina (2008)
- Un’estate ai Caraibi, regia di Carlo Vanzina (2009)
- La vita è una cosa meravigliosa, regia di Carlo Vanzina (2010)
- Tutti al mare, regia di Matteo Cerami (2011)
- Box Office 3D – Il film dei film, regia di Ezio Greggio (2011)
- Indovina chi viene a Natale?, regia di Fausto Brizzi (2013)
- Ma tu di che segno 6?, regia di Neri Parenti (2014)
- Il premio, regia di Alessandro Gassmann (2017)
- Pinocchio, regia di Matteo Garrone (2019)
Gigi Proietti Filmografia – Televisione
- La maschera e il volto, regia di Flaminio Bollini (Film TV) (1965)
- Il circolo Pickwick, regia di Ugo Gregoretti (Film TV) (1968)
- La fantastica storia di don Chisciotte della Mancia, regia di Carlo Quartucci (Film TV) (1970)
- Le tigri di Mompracem, regia di Ugo Gregoretti (Film TV) (1974)
- Romanzo popolare italiano, regia di Ugo Gregoretti (Film TV) (1975)
- Fregoli, regia di Paolo Cavara (Film TV) (1981)
- Viaggio a Goldonia, regia di Ugo Gregoretti (Film TV) (1982)
- Gli innocenti vanno all’estero, regia di Luciano Salce (Film TV) (1983)
- La bella Otero, regia di José María Sánchez (Film TV) (1984)
- Io a modo mio, regia di Eros Macchi (Film TV) (1985)
- Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti (Film TV) (1985)
- Facciaffitasi (Serie TV) (1987)
- Liebe ist stärker als der Tod, regia di Juraj Herz (Film TV) (1988)
- Villa Arzilla, regia di Gigi Proietti (Serie TV) (1990)
- Un figlio a metà, regia di Giorgio Capitani (Film TV) (1992)
- Passioni – soap opera, regia di Fabrizio Costa (1993)
- Italian Restaurant (Serie TV) (1994)
- Un figlio a metà – Un anno dopo, regia di Giorgio Capitani (Film TV) (1995)
- Il maresciallo Rocca (Serie TV) (1996-2005)
- L’avvocato Porta, regia di Franco Giraldi (Film TV) (1997)
- Un nero per casa, regia di Gigi Proietti (Film TV) (1998)
- Avvocato Porta – Le nuove storie, regia di Franco Giraldi (Film TV) (2000)
- Mai storie d’amore in cucina, regia di Giorgio Capitani e Fabio Jephcott (Film TV) (2004)
- Il veterinario, regia di José Maria Sànchez (Film TV) (2004)
- Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia, regia di Fabio Jephcott (Film TV) (2008)
- Preferisco il Paradiso, regia di Giacomo Campiotti (Miniserie TV) (2010)
- Il signore della truffa, regia di Luis Prieto (Miniserie TV) (2011)
- I Cesaroni (Serie TV) episodio 5×05 (2012)
- L’ultimo papa re, regia di Luca Manfredi (Miniserie TV) (2013)
- Una pallottola nel cuore (Serie TV) (2014-2018)
- Ulisse – Il piacere della scoperta, (2018-2019)
- Meraviglie – La penisola dei tesori, 1ª puntata (2019)