Alba Rohrwacher ed Elio Germano, insieme a Isabel Coixet e alla memoria della defunta Michela Murgia, sono al centro del nuovo progetto cinematografico Tre ciotole, tratto dal celebre libro bestseller italiano. Il film, che vede ramificarsi la collaborazione internazionale e la passione per il racconto di storie intensamente umane, inizierà le riprese a Roma il 3 marzo. La produzione, affidata alla nota casa di produzione Cattleya, prevede sette settimane di lavoro sul set, mentre Vision Distribution si occuperà delle prevendite nel corso del Mercato di Berlino. L’opera unisce il talento di una regista spagnola di fama mondiale a una sceneggiatura realizzata in collaborazione con Enrico Audenino, e si arricchisce della partecipazione di attori provenienti da diversi paesi, tra cui il rinomato attore spagnolo Francesco Carril. Il progetto promette di esplorare tematiche profonde legate alle relazioni umane, alla perdita e alla rinascita, creando inoltre un ponte culturale tra la tradizione letteraria italiana e l’innovazione del cinema contemporaneo.
Dettagli sulla produzione e il cast
Il nuovo film Tre ciotole si configura come una collaborazione internazionale che unisce la sensibilità narrativa di Isabel Coixet al prestigio della casa di produzione Cattleya. Le riprese avranno inizio il 3 marzo a Roma, città che farà da sfondo alle intense storie dei protagonisti. Il progetto si preannuncia come un impegno serio, con ben sette settimane di ripresa che garantiranno una cura particolare per ogni dettaglio visivo e narrativo della pellicola. Vision Distribution sarà responsabile delle prevendite, che verranno lanciate durante il Mercato di Berlino, una vetrina internazionale di rilievo per il cinema. Il cast include nomi di spicco, tra cui Alba Rohrwacher ed Elio Germano, i quali assumeranno il ruolo dei protagonisti principali. La scelta di questi attori è stata dettata dalla capacità di incarnare profondamente le sfumature emotive dei personaggi. Accanto a loro, figura anche Francesco Carril, attore spagnolo che contribuirà con la sua esperienza internazionale. La sceneggiatura, elaborata dallo stesso team creativo, rappresenta un punto di convergenza tra il talento narrativo di Coixet e la collaborazione con Enrico Audenino, garantendo un equilibrio tra tradizione narrativa e innovazione visiva. Isabel Coixet, già conosciuta per pellicole come La mia vita senza di me e La vita segreta delle parole, si conferma una regista capace di cogliere i sentimenti più autentici e di tradurli in immagini che parlano al cuore. La produzione di questo film, che riunisce elementi di cinema d’autore e di narrazione contemporanea, si prepara a portare sullo schermo una storia intensa e profonda, mantenendo sempre alto il livello delle aspettative sia degli appassionati di cinema internazionale che degli amanti della letteratura italiana.
Trama e interpretazione dei protagonisti
Nella storia narrata da Tre ciotole, Alba Rohrwacher ed Elio Germano daranno vita a Marta e Antonio, una coppia protagonista il cui legame si sgretola a seguito di un litigio apparentemente insignificante ma carico di significato emotivo. La narrazione parte da un momento di separazione, in cui Marta, colpita dallo sconvolgente dolore, si chiude nel proprio universo interiore e manifesta un sintomo inusuale: la perdita di appetito, che si rivela essere tanto un segnale di disagio fisico quanto di un profondo turbamento psicologico. Antonio, nel frattempo, si immerge completamente nel mondo della cucina, esprimendo la propria creatività come chef emergente, anche se il suo impegno professionale non riesce a cancellare la memoria della relazione finita. La dinamica tra i due protagonisti si fa ancor più complessa quando Marta comprende che il suo malessere non è soltanto il riflesso di un recente dolore sentimentale, ma un disturbo che coinvolge anche aspetti della propria salute. Questo risveglio interiore altera la percezione del cibo, della musica e addirittura del desiderio stesso, indicando una trasformazione profonda dell’individuo. Michela Murgia, l’autrice del romanzo e figura di spicco per il suo impegno nel campo dei diritti LGBTQ+, ha lasciato un segno indelebile anche nella sfera emotiva del pubblico con la sua prematura scomparsa nel 2023 a causa di un cancro al rene. Isabel Coixet ha spiegato con toni intensi: “Tre ciotole è il mio paesaggio personale. Marta è una donna che affronta due drammi allo stesso tempo: è nel mezzo di una dolorosa rottura e sta affrontando l’inevitabile. Ma lei non sta chiedendo l’elemosina o mercanteggiando. Si inchina semplicemente, come si fa al sole al tramonto, sapendo che sorgerà di nuovo da qualche parte oltre la sua vista. Voglio raccontare il suo viaggio nella Roma di oggi con tenerezza ed emozione, perché Marta ci mostra che anche nell’addio c’è la grazia, e anche nel dolore c’è spazio per la gioia”. La pellicola si propone di dipingere con realismo e sensibilità un quadro intimo delle fragilità umane, offrendo al pubblico una riflessione sulla resilienza e sulla capacità di ritrovare la speranza anche nei momenti più difficili.