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Carlo Conti spiega perché ha sconsigliato a Nek la cover di Se telefonando

Carlo Conti, figura centrale del Festival di Sanremo, ha recentemente raccontato in dettaglio alcuni episodi e aneddoti che hanno segnato la storia del Festival, esplicitando retroscena che hanno contribuito a plasmare le scelte artistiche dei cantanti. Durante un’intervista nel podcast di Alessandro Cattelan, il conduttore ha riproposto il ricordo della memorabile cover di “Se telefonando”, eseguita da Nek in una precedente edizione, episodio che lo vide esprimere dubbi e consigli contrastanti. In quell’occasione, Conti aveva infatti sconsigliato a Nek l’interpretazione di quel brano, sostenendo che la canzone fosse già stata reinterpretata numerose volte, ma il cantante ha insistito e il risultato è stato sorprendente, dandogli tanto successo da trasformarla in una delle hit estive. Le sue parole non si sono fermate a questo episodio: ha inoltre ricordato le strategie musicali adottate per altri artisti, come il suggerimento rivolto a Francesco Gabbani di ridurre i tempi di “Occidentali’s Karma”, e persino un consiglio rivolto ad Il Volo per cambiare il brano destinato alle Nuove proposte. Tali rivelazioni forniscono uno sguardo inedito sui retroscena di un evento che ogni anno cattura l’attenzione di milioni di telespettatori in Italia. Le testimonianze di Conti offrono così una cornice realistica e appassionante, creando un ponte tra la preparazione dietro le quinte e l’emozione che si respira sul palco del Festival.

Carlo Conti spiega perché ha sconsigliato a Nek la cover di Se telefonando

Retroscena sul festival e sui consigli artistici

Nel corso della sua partecipazione al podcast, Carlo Conti ha approfondito alcuni aspetti poco noti riguardanti le dinamiche interne del Festival, illustrando come anche le scelte più azzeccate possano avere retroscena complessi. Raccontando di un episodio legato al Festival, il conduttore ha ricordato il momento in cui, nel primo anno di partecipazione di Nek, egli stesso sconsigliò l’uso della canzone “Se telefonando”, sostenendo che l’interpretazione era già stata riproposta troppe volte. Conti ha ripreso fedelmente le sue parole, dichiarando: “Mi è capitato anche di sbagliare. A Nek il primo anno sconsigliai Se telefonando dicendogli che era già stata rifatta troppe volte. Lui insistette e non solo vinse la serata delle cover ma la canzone divenne addirittura una delle hit dell’estate”. Queste rivelazioni hanno mostrato come anche le decisioni dei professionisti possano essere oggetto di riflessione e riconsiderazione, illuminando il percorso artistico che conduce al successo sul palco. Il conduttore ha fatto anche cenno a un episodio riguardante Tony Effe e la scelta di un brano differente, sottolineando che inizialmente era stato proposto un pezzo alternativo che, dopo un ripensamento da parte dei discografici, fu sostituito dalla canzone “Damme ‘na mano”, determinante per l’entrata nel cast. In un momento particolarmente emozionante, Conti ha ricordato l’amico scomparso Fabrizio Frizzi, auspicando che potesse essere al suo fianco in quella ordinata edizione, aggiungendo un tocco umano alla cronaca dell’evento. La narrazione si dipana così in un quadro di scelte, errori e successi che evidenziano il lavoro dietro le quinte e la complessità nel dirigere un evento di tale portata.

Curiosità sul festival di sanremo 2025 e sulle selezioni musicali

Il conduttore ha anche offerto sguardi curiosi sul Festival di Sanremo 2025, raccontando come i preparativi e le selezioni dei brani abbiano seguito un iter molto accurato e dettagliato. Durante la sua intervista, Conti ha rivelato di aver ascoltato personalmente almeno 400 proposte musicali, un’operazione che gli ha permesso di identificare le canzoni capaci di emergere sul palcoscenico. “Al primo ascolto capisci subito se una canzone merita o meno di essere riascoltata e così si passa da 400 a 150/200 brani”, ha spiegato, evidenziando la rapidità con cui si deve interpretare il potenziale di ciascun pezzo. Questo rigoroso processo di selezione ha dato luogo ad una riduzione significativa delle proposte, permettendo al team di concentrarsi sulle candidature davvero portatrici di innovazione ed efficienza in termini performativi. Inoltre, Conti ha accennato al fatto che già ad ottobre aveva definito con chiarezza le linee guida artistiche per l’edizione in arrivo, coordinando le scelte dei 30 big e analizzando ogni dettaglio in vista dell’evento. In un momento di particolare fermento, inoltre, una delle co-conduttrici avrebbe espresso in tono deciso la propria insoddisfazione, minacciando un’azione nel caso in cui il conduttore non l’avesse coinvolta direttamente nella conduzione. Tale episodio aggiunge elementi di curiosità e umanità al percorso organizzativo, evidenziando come la tensione e le aspettative non manchino dietro le quinte del Festival. L’insieme di questi dettagli getta luce sull’importanza della fase di preparazione, dove ogni singola scelta si trasforma in una parte fondamentale del successo complessivo dell’evento.

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Lori Menea

Lori Menea

Sono Lori Menea, attrice amatoriale e laureata presso l'Accademia di Belle Arti. Amo la musica classica e il mondo dello spettacolo, esplorando gossip, serie TV, film e programmi televisivi con passione e creatività.

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