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Sanremo 2025, Selvaggia Lucarelli critica il duetto di Giorgia e Annalisa come inefficace

Sanremo 2025 ha offerto una serata ricca di emozioni e sorprese con la quarta puntata dedicata ai duetti e alle cover, in cui si sono esibiti artisti di spicco quali Giorgia e Annalisa. Durante questo appuntamento del Festival, il pubblico e le giurie hanno potuto assistere a una performance intensa e curata, basata su una rivisitazione del brano Skyfall, originariamente interpretato da Adele. La scelta di questo pezzo ha fatto scuola, ma ha diviso le opinioni degli addetti ai lavori, creando un dibattito acceso tra critici e spettatori. Nel contesto di un festival che da sempre unisce tradizione e innovazione, l’esecuzione dei due artisti ha offerto uno spaccato del vivere artistico italiano, con note di nostalgia e al contempo modernità. I commenti, espressi durante il DopoFestival, hanno sottolineato tanto gli aspetti positivi quanto quelli meno riusciti della performance, rendendo la serata oggetto di analisi dettagliata da parte dei giornalisti e degli appassionati di musica italiana.

Sanremo 2025, Selvaggia Lucarelli critica il duetto di Giorgia e Annalisa come inefficace

Dettagli dell’esibizione al festival

Durante la serata dedicata ai duetti e alle cover, Giorgia e Annalisa hanno deciso di interpretare Skyfall, un brano che per molti rappresenta una colonna sonora intensa e evocativa, capace di trasmettere emozioni profonde. I due artisti hanno mostrato una grande preparazione tecnica e un approccio scenico molto studiato per rendere omaggio alla canzone originale. La scelta del brano ha generato entusiasmo e attese altissime sia negli spalti che tra gli spettatori a casa, i quali hanno potuto apprezzare una proposta che, pur partendo da un classico della musica internazionale, è stata rielaborata in chiave contemporanea. La performance è stata valutata molto positivamente da molte delle giurie in gara, come quella della sala stampa, della radio e del televoto, che hanno riconosciuto la bravura interpretativa e la capacità di trasmettere emozioni autentiche. Nonostante il plauso ricevuto da gran parte dei giudici, l’esibizione ha comunque diviso i pareri tra i critici, evidenziando alcuni difetti sul piano della comunicazione tra i due artisti durante il palcoscenico. La luce, l’allestimento scenico e l’energia trasmessa attraverso la musica sono elementi che hanno reso questo momento particolarmente significativo, lasciando il segno in una serata che si preannuncia come una delle più memorabili del Festival 2025. L’interpretazione ha inoltre evidenziato il rischio comune di trasformare una performance in una contesa competitiva, dove l’interazione emotiva tra i partecipanti risulta talvolta sacrificata a favore della pura virtuosità canora. In questo clima di alte aspettative, l’esibizione dei due artisti ha offerto spunti di riflessione sul valore dell’innovazione nel rispetto della tradizione musicale italiana, creando un mix unico di criticità e lodi che ha fatto discutere a lungo il pubblico.

Opinioni dei giurati e commenti contrastanti

Le opinioni dei giurati hanno fornito un quadro articolato delle esibizioni, mostrando come il giudizio sul palcoscenico di Sanremo 2025 non possa ridursi a una mera valutazione tecnica. Al DopoFestival, una delle giornaliste ospiti ha dichiarato: “Giorgia e Annalisa hanno vinto la serata, ma io avevo scritto ore prima: purtroppo sembra una gara di canto. Esibizione algida senza interazione fra le due. Non ho visto contaminazione. Voto 0”. Questa affermazione ha evidenziato il forte contrasto tra il successo di critica e le critiche più dure su determinati aspetti scenici e interpretativi. Anche la partecipazione di Simone Cristicchi è stata oggetto di valutazioni aspre, con il commento: “Non mi è piaciuto neanche Simone Cristicchi. Con lui ho avuto un picco glicemico. La canzone che ha portato in gara al Festival di Sanremo è triste. Stasera ha portato la canzone La Cura con la moglie. Troppa roba triste. Non posso dargli che il mio famoso 6”. Accanto a queste valutazioni critiche, vi sono opinioni più sfumate che hanno lasciato il giudizio in sospeso per le collaborazioni, come quella vista nella coppia formata da Tony Effe e Noemi: “Tony Effe e Noemi sembravano un po’ Albano e Romina, ma lui nel ruolo di Romina. Lei era Albano che si svociava e lui era Romina che cercava di starle un po’ dietro”. Altra nota interessante è arrivata da Selvaggia Lucarelli, che ha riconosciuto alcuni meriti nonostante la sua pesante critica iniziale al duetto, sottolineando il talento di Lucio Corsi: “Mi è piaciuto molto Lucio Corsi perché era ad alto rischio macchiettistico, invece è stato molto poetico e romantico, mi è sembrato di vedere una pagina del Piccolo Principe e per questo gli dò 10”. La lucida analisi della critica si è ulteriormente arricchita con l’apprezzamento espresso per altri artisti quali Arisa, Irama, Rocco Hunt, Clementino, Francesco Gabbani e Tricarico, dichiarando: “Mi sono piaciuti Arisa e Irama, Rocco Hunt e Clementino, Francesco Gabbani e Tricarico. Su loro il mio fidanzato ha pianto, io ho visto lui piangere e così ho pianto anche io”. Questi commenti, pur evidenziando una certa ambivalenza nel giudizio, offrono un ritratto variegato e dettagliato delle diverse sensibilità e delle aspettative che accompagnano un evento di tale rilevanza, mostrando come il Festival non sia soltanto una competizione canora, ma anche uno specchio delle emozioni e delle critiche del panorama culturale italiano.

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Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

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