Durante il Festival di Sanremo 2025 la pubblicazione della classifica finale ha generato un acceso dibattito sia in sala Ariston che online, con molte critiche espresse da personaggi del mondo dello spettacolo. Tra le figure più coinvolte figura la giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha manifestato il suo dissenso riguardo ad alcune posizioni assegnate, in particolare alla Top 5 che ha visto parti scandite con fischi e commenti aspri dal pubblico. Nel contesto dell’evento, il vincitore indicato è stato Olly, mentre altri artisti – quali Achille Lauro, Giorgia, Fedez, Simone Cristicchi e Rkomi – hanno suscitato reazioni contrastanti sia tra i presenti all’Ariston che sui social network. Le dichiarazioni della giornalista, diffuse sulle Instagram stories e in altri canali, hanno riacceso il dibattito, sottolineando come certe scelte in classifica abbiano diviso l’opinione sia del pubblico che degli addetti ai lavori. Questa vicenda si inserisce in un clima di critica feroce e discussioni accese che stanno caratterizzando il festival, trasformando il ranking finale in uno spunto di polemica e confronto tra fan, critici e artisti.
Critiche al ranking del festival di sanremo
Il clima che ha pervaso il Festival di Sanremo 2025 è stato segnato da un acceso contrasto di opinioni a seguito della pubblicazione della classifica finale, che ha visto Olly primeggiare sul podio. Molti spettatori hanno espresso il proprio dissenso, manifestandolo con fischi e grida dalla sala Ariston, in particolare per quanto riguarda le posizioni assegnate ad artisti come Achille Lauro e Giorgia, classificatisi rispettivamente al settimo e al sesto posto. In molte dichiarazioni pubblicate sui social, la giurata e commentatrice Selvaggia Lucarelli ha sottolineato come certi posizionamenti non rispettassero le aspettative del pubblico e la qualità artistica che il festival dovrebbe rappresentare. La tensione è cresciuta ulteriormente quando, nel corso della serata, gli spettatori hanno reagito aspramente contro ciò che è stato percepito come una parziale valorizzazione di alcuni artisti rispetto ad altri. L’evento ha suscitato una riflessione sul sistema di valutazione adottato dalla giuria, accusata di non essere trasparente e di favorire determinati interpreti a discapito di altri. Le critiche si sono estese anche al modo in cui alcuni brani sono stati trattati durante la competizione, evidenziando una frustrazione che ha superato il semplice apprezzamento musicale per trasformarsi in un vero e proprio dibattito sul valore artistico e sulle logiche di classifica. La polemica attorno al ranking del festival ha così riacceso una discussione su come dovrebbe essere valutata la performance sul palcoscenico e sul ruolo del pubblico nel plasmare queste decisioni.
Reazioni e polemiche delle dichiarazioni
Nel corso della serata il dibattito si è intensificato grazie alle dichiarazioni dirette di Selvaggia Lucarelli, la quale ha espresso commenti taglienti e senza mezzi termini. La giornalista, che ha avuto un ruolo rilevante anche nel Dopofestival, non ha esitato a individuare nel ranking alcuni “piagnini nella cinquina”, rivolgendosi in modo particolarmente critico ad artisti come Fedez e Simone Cristicchi. Lucarelli ha preso di mira in modo deciso il brano di Cristicchi, “Quando sarai piccola”, criticandolo aspramente per quello che ha definito un tentativo di romanticizzare una tematica delicata come la malattia. Non è mancata poi un’ulteriore osservazione sull’andamento di Rkomi, che con il brano “Il ritmo delle cose” si è ritrovato in penultima posizione nonostante in altri momenti fosse stato elogiato. Con frasi provocatorie come “La canzone più bella penultima”, la commentatrice ha sottolineato l’apparente assurdità di un sistema di valutazione che premia risultati discutibili. Inoltre, ha lanciato frecciatine contro altri artisti, affermando che “Giorgia resiste ma solo al governo” e definendo Achille Lauro come “la maledizione del favorito”. Non hanno mancato poi ulteriori critiche rivolte a Brunori Sas, il cui intervento tramite una cover è stato paragonato sarcasticamente a una scelta di stile discutibile, e a quanto accaduto per il secondo classificato, descritto in termini informatici come “Corsi bug nel sistema”. Le affermazioni di Lucarelli hanno rapidamente alimentato il confronto tra tifosi e detrattori, evidenziando come la competizione si sia trasformata in un terreno di scontro tra opinioni forti e intransigenti. Le sue parole, espresse con tono diretto e senza filtri, hanno contribuito a dare nuova linfa al dibattito mediatico, che continua a farsi largo tra le discussioni, suscitando reazioni contrastanti anche al di fuori del contesto del festival.