Mission: Impossible – The Final Reckoning sta preparando il suo debutto mondiale in anteprima al Festival di Cannes 2025, mentre il nuovo capitolo delle avventure di Ethan Hunt sembra destinato a far parlare di sé nel panorama cinematografico internazionale. La notizia, confermata da fonti di settore nonostante l’assenza di una decisione definitiva, anticipa una serata di grande rilievo in Francia, dove il film in arrivo sugli schermi dal 21 maggio rappresenta uno dei momenti clou della rassegna. Tra nomi noti e progetti ambiziosi, il festival si appresta a ospitare un ricco scenario con titoli che spaziano dalla Formula 1 ad approcci biografici e documentaristici, passando per nuove visioni di registi celebri. La manifestazione offrirà così un palcoscenico per registi affermati e talenti emergenti, contribuendo a rafforzare la presenza internazionale dello scenario cinematografico europeo.
Titoli in vetrina a Cannes 2025
Le anticipazioni sul crocevia cinematografico della Croisette rivelano una varietà di proposte che promettono di caratterizzare il Festival di Cannes 2025. Tra queste, spicca un film interpretato da Brad Pitt ambientato nel mondo della Formula 1, una realizzazione targata Apple che intende esplorare i retroscena di un universo veloce e competitivo. Accanto a questo, si delinea il progetto di James Gunn per un nuovo capitolo dedicato a Superman, che si inserisce in una tradizione di rielaborazioni dei supereroi. La rassegna prevede anche opere di registi dal calibro di Jim Jarmusch, con il suo Father, Mother, Sister, Brother, e dei fratelli Dardenne, autori di Young Mothers, che promettono uno sguardo sensibile su storie familiari ed esistenziali. Non manca, poi, Sentimental Value diretto da Joachim Trier, cui si affianca The Disappearance of Joseph Mengele firmato da Kirill Serebrennikov, e The Phoenician Scheme, il nuovo lungometraggio di Wes Anderson che punta a sorprendere per originalità e stile visuale. All’orizzonte, si parla anche di progetti come Amrum di Fatih Akin, con la partecipazione di Diane Kruger, e An Affair di Arnaud Desplechin, mentre permangono incerte le sorti di Nouvelle Vague, idea di Richard Linklater sulla produzione di Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard. Fonti di settore sottolineano come il team dell’evento stia valutando attentamente una serie di titoli in Concorso, quali The Doctor Says I’ll Be Alright, But I’m Feelin’ Blue di Mascha Schilinski, Eddington di Ari Aster, High and Low di Spike Lee, Orphan di Lazlo Nemes e Couture, un progetto con Angelina Jolie diretto da Alice Winocour. Tra le altre proposte, si annunciano Resurrection di Bi Gan e Yes di Nadav Lapid, che insieme a un film biografico su De Gaulle, Vie Privée di Rebecca Zlotowski, e The Chronology of Water, debutto alla regia di Kristen Stewart, rendono l’offerta della Croisette estremamente variegata. Non da ultimo, sono in linea di mira progetti come Silent Friend di Ildiko Enyedi e The History of Sound di Oliver Hermanus, capolavoro che vede la partecipazione di Josh O’Connor e Paul Mescal, oltre a opere documentaristiche come Orwell di Raoul Peck e Eleanor the Great diretto da Scarlett Johansson. Queste notizie, raccolte da fonti in attesa di conferme definitive, testimoniano una cura particolare nel selezionare titoli capaci di attrarre il pubblico internazionale.
La varietà dei progetti in gara a Cannes evidenzia un panorama cinematografico in evoluzione, dove la presenza di registi noti e di nuovi talenti si intreccia in un percorso volto a esplorare tematiche diverse e sperimentali. Con titoli che spaziano dal dramma all’avventura, dal biografico al documentario, il festival si conferma come un punto di riferimento per l’innovazione artistica. Ogni proposta, che si tratti di thriller, film d’azione o narrazioni intime, mira a offrire al pubblico un’esperienza immersiva e a raccontare storie con una forte impronta visiva e narrativa. Le voci del settore hanno replicato più volte l’entusiasmo per questa tappa del festival, delineando una rassegna che si preannuncia particolarmente ricca e stimolante, capace di valorizzare sia il lato commerciale sia quello artistico delle produzioni cinematografiche. L’attenzione degli addetti ai lavori e il fervore degli appassionati suggeriscono che Cannes 2025 offrirà chiavi di lettura innovative e molti spunti di riflessione sul futuro del cinema contemporaneo.
Cinema in corsa a Venezia 2025
Il Festival di Venezia e altri appuntamenti cinematografici autunnali si preparano ad accogliere una selezione di titoli che hanno stimolato grande interesse per il loro potenziale impatto sul pubblico globale. Tra i progetti presi in considerazione rientra Die, My Love della direttrice Lynne Ramsay, che potrebbe trovare spazio sia a Venezia che in altri eventi della stagione autunnale. Accanto a questo, titoli come The Lost Bus di Paul Greengrass e The Mastermind di Kelly Reichardt, unitamente a Unidentified di Haifaa Al-Mansour e Two Prosecutors di Sergey Loznitsa, stanno attirando gli sguardi degli addetti ai lavori per la loro originalità narrativa e la qualità artistica. Alcuni registi affermati, come Mario Martone con Fuori e Terrence Malick con The Way of The Wind, potrebbero vedere i loro progetti terminati in un arco temporale non compatibile con il debutto a Cannes, mentre Dracula di Luc Besson, in programmazione nei cinema francesi per il 30 luglio, sembra destinato a escludersi dalla vetrina della Croisette. Altri titoli, come My Father’s Shadow di Akinola Davies e Pillion di Harry Lighton, sono invece in corsa per conquistare un posto di rilievo a Cannes. In parallelo, festival come Venezia e tornei come Toronto potrebbero ospitare opere quali Bugonia di Yorgos Lanthimos, Sacrifice di Romain Gavras, The Smashing Machine dei fratelli Safdie e Roofman di Derek Cianfrance. Film di registi come Park Chan Wook con No Other Coice e Chloé Zhao con Hamnet, oltre a proposte come Mother Mary di David Lowery e & Sons di Pablo Trapero, si prospettano come appuntamenti imperdibili per gli appassionati di cinema d’autore.
Progetti innovativi continuano a delineare il panorama dell’autunno cinematografico, con titoli come Alpha di Julie Ducournau, After the Hunt di Luca Guadagnino e documentari di rilievo come quello su Elon Musk, diretto da Alex Gibney, che si affacciano come nuove esperienze per gli spettatori. The Wave di Sebastian Lelio si inserisce in questo contesto, mentre il nuovo lungometraggio di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, potrebbe vedere la sua uscita rimaneggiata da Warner Bros per sfruttare al meglio i festival autunnali. In Italia, si prevede la presentazione di diversi progetti targati Netflix, tra cui Jay Kelly di Noah Baumbach, The Ballad of a Small Player di Edward Berger e, forse, Frankenstein di Guillermo del Toro. Al contempo, permangono dubbi su titoli come Deliver Me from Nowhere, che narra la storia di Bruce Springsteen, e su altre produzioni, tra cui il progetto con Tom Cruise diretto da Alejandro G. Inarritu e un film con Timothee Chalamet di Marty Supreme. Alcune proposte, come Elio della Pixar e 28 Anni Dopo, sembrano invece destinate a rimanere al di fuori della programmazione di Cannes, evidenziando così una distinzione netta tra le offerte destinate ai festival primaverili e quelle previste per l’autunno. Le attese e le incertezze di questa fase dimostrano come il mondo del cinema si stia evolvendo rapidamente, con festival che offrono spazi di sperimentazione e confronto per produzioni di diversa natura e provenienza.