La conferma inedita del regista James Cameron ha suscitato grande interesse a livello internazionale, soprattutto tra i fan del franchise di Avatar. Il nuovo capitolo, Avatar: fuoco e Cenere, previsto per dicembre, introdurrà un innovativo disclaimer anti-IA che promette di evidenziare un approccio rigoroso al controllo creativo, discutendo anche l’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema.
Novità Su Avatar: Fuoco E Cenere
Durante un incontro con il pubblico in Nuova Zelanda, James Cameron ha confermato che il terzo capitolo della saga, Avatar: fuoco e Cenere, presenterà un disclaimer all’avvio del film. La scritta reciterà “nella realizzazione di questo film non è stata utilizzata alcuna intelligenza artificiale generativa”, dichiarazione che richiama l’attenzione sul rigore artistico e sull’importanza del contributo umano alla realizzazione del progetto cinematografico.
Dichiarazioni Di James Cameron Sull’Intelligenza Artificiale
Il regista, noto per le sue opinioni critiche nei confronti dell’uso indiscriminato dell’intelligenza artificiale, ha ribadito il suo scetticismo sulla capacità della tecnologia di sostituire il contributo creativo degli sceneggiatori. In una precedente intervista, ha dichiarato: “Vi avevo avvertito nel 1984, e non mi avete ascoltato”, in riferimento alla sua lunga esperienza e alle previsioni espresse già decenni fa.
Cameron ha sottolineato che il problema non risiede tanto nella paternità delle sceneggiature, quanto nella capacità di raccontare una storia emozionante, affermando: “Il problema non è chi l’ha scritta, piuttosto è se è una bella storia”. Ha inoltre criticato l’effetto appiattente di una mente disincarnata che rigurgita parole al posto della vera esperienza umana, sostenendo che ciò difficilmente potrà toccare il cuore del pubblico.
Il regista ha infine confessato di non poter prevedere con certezza l’evoluzione dell’AI nel mondo cinematografico, commentando: “Aspettiamo 20 anni, e se l’AI vince l’Oscar per la miglior sceneggiatura valuterò seriamente l’ipotesi di usarla”. Questa osservazione evidenzia un’apertura al cambiamento sebbene, al momento, l’uso dell’intelligenza artificiale rimanga escluso dai suoi metodi di lavoro.