Zoe Saldana ha fatto la storia vincendo il premio Oscar come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione nel musical di Jacques Audiard, “Emilia Pérez”. L’attrice, conosciuta per il suo ruolo di Neytiri in Avatar, ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui le lodi del regista James Cameron, sottolineando l’impatto delle sue radici dominicane e portoricane a Hollywood.
Apprezzamenti Da James Cameron Per Zoe Saldana
“Sono stato felicissimo di vedere Zoe riconosciuta come l’attrice di livello mondiale che, nella famiglia di Avatar, abbiamo sempre saputo fosse. Il suo discorso di accettazione è stato un nobile promemoria di ciò che le famiglie immigrate portano agli Stati Uniti e a Hollywood”, ha dichiarato James Cameron.
Discorso Emotivo Di Zoe Saldana Ai Premi Oscar
Zoe Saldana ha sottolineato con orgoglio le sue origini, definendosi “fiera figlia di genitori immigrati” e riaffermando il suo luogo di rilievo nel panorama cinematografico. In un momento sentito, l’attrice ha dichiarato: “So che non sarò l’ultima. Almeno, lo spero. Il fatto che io stia ricevendo un premio per un ruolo in cui ho potuto cantare e parlare in spagnolo… Mia nonna, se fosse qui, sarebbe così felice. Questo è per lei”.
L’attrice, protagonista di Avatar (2009) e del sequel Avatar – La via dell’acqua (2022), è attualmente impegnata nella realizzazione del terzo capitolo del franchise. Zoe ha ricordato anche come James Cameron sia stato tra i primi a contattarla, affermando: “Ero seduta tra il pubblico e ho ricevuto un messaggio da James Cameron, che in questo momento si trova da qualche parte in Nuova Zelanda a montare Avatar: Fire and Ash. Dopo tutti questi anni, continua a credere in me. Questo alimenta il mio desiderio di continuare a crescere come artista”.
Il riconoscimento agli Oscar e le parole di apprezzamento di un regista di fama mondiale hanno segnato un momento importante nella carriera di Zoe Saldana, evidenziando sia il valore del suo talento che il contributo culturale degli immigrati al successo di Hollywood.
