Nel set del film Beau ha paura diretto da Ari Aster, l’attore Joaquin Phoenix ha suscitato diverse discussioni per la sua intensa interpretazione, che ha portato a utili consigli e momenti di improvvisazione durante le riprese, mostrando come la sua ricerca di autenticità scenica possa sfociare in attimi di vivace creatività.
L’improvvisazione di Joaquin Phoenix
Durante le riprese, uno dei veterani del teatro e del cinema americano, Nathan Lane, ha condiviso come la spontanea modalità di recitazione di Phoenix abbia influenzato il clima sul set. In un podcast, Lane ha ricordato in modo dettagliato un episodio in cui il regista Ari Aster aveva modificato la sceneggiatura, chiedendo a Phoenix di recitare le battute in maniera non convenzionale per rendere il personaggio ancora più complesso.
“Ricordo che ad un certo punto Ari mi ha detto che non avrebbe detto le battute così com’erano scritte. Mi disse qual era l’obiettivo del mio personaggio e mi chiese di infilarci almeno un paio delle battute che aveva scritto”, ha raccontato Lane, sottolineando il clima di sperimentazione che ha dominato le riprese.
Il consiglio di Nathan Lane a Joaquin Phoenix
Sensibile alle dinamiche della scena, il regista e l’attore hanno notato che l’intensità della performance poteva essere temperata con un tocco di comicità. Proprio in quel frangente, Lane ha suggerito a Phoenix di introdurre un elemento originale, capace di alleggerire l’atmosfera di una scena altrimenti troppo cupa.
“Tre ore sono andate in fumo e allora abbiamo ricominciato da capo. Stavamo discutendo della scena e allora ho detto a Joaquin ‘guarda, non ci conosciamo bene e non so come dirtelo ma credo che questa scena sia pensata per essere divertente. Stiamo uscendo da 45 minuti di apertura kafkiana terrificante. Secondo me Ari l’ha scritta per essere ‘divertente'”, ha proseguito Nathan Lane durante il racconto del processo creativo.
Il consiglio pratico non si fermò alle sole parole: Lane propose di utilizzare un peluche da posizionare strategicamente. Quando il personaggio di Phoenix doveva emettere un suono caratteristico previsto dal copione, l’attore avrebbe dovuto prendere il peluche e fissarlo, trasformando radicalmente la resa della scena. “Mi disse che non ci sarebbe riuscito e io gli dissi ‘Hai vinto un Oscar, metticela tutta’. Poi scoppiò a ridere”, ha concluso Lane, ricordando quel momento di leggerezza sul set.