La Sony Pictures Animation serve in sala il sequel della succulenta commedia “Piovono Polpette” aggiungendo, però, un ingrediente speciale: la tenerezza!
(Cloudy 2: Revenge of the leftovers) Regia: Cody Cameron, Kris Pearn – Cast: Andy Samberg, Neil Patrick Harris, James Caan, Anna Faris, Terry Crews – Genere: Animazione, colore – Produzione: USA, 2014 – Distribuzione: Warner Bros Italia – Data di uscita: 25 dicembre 2013.
Avevamo lasciato Flint Lockwood e i suoi amici al termine di una pericolosa missione che li vedeva alle prese con la distruzione di una potente macchina capace di trasformare la pioggia in cibo gigante; ed è proprio da qui, esattamente dopo solo sessanta secondi dalla fine del primo capitolo, che l’avventura dei piccoli eroi riparte. Qualcosa nella missione precedente è andato storto e Flint dovrà porvi rimedio una volta per tutte, al fine di salvare il mondo… ancora una volta!
Accanto ai vecchi personaggi protagonisti del primo capitolo, il mondo fantastico di “Piovono Polpette 2” si anima di nuovi abitanti, alcuni cattivi ma geniali, altri semplicemente deliziosi nella loro tenerezza – impossibile resistere, infatti, a una piccola fragola tutta occhietti e pedicello di nome Frà, o alla tribù dei simpatici cetriolini sott’aceto.
Flint e i suoi compagni di ricerca avranno, allora, a che fare con Chester V, uno scienziato calcolatore e senza cuore, con il suo socio primate che detesta essere chiamato ‘scimmia’, e una nuova specie, tanto stramba quanto pacifica, a metà strada tra il cibo e gli animali: gli Animacibi.
La pellicola sembra essere un vero e proprio inno al cibo: ogni contesto del paesaggio, infatti, viene realizzato in funzione di esso, arrivando ad essere suddiviso in vere e proprie zone dedicate a temi particolari; degli esempi? La zona della colazione, caratterizzata da una pila di frittelle, uova e bacon, o, ancora, la zona del dessert, in cui si erge la grande catena montuosa di zucchero caramellato.
Ciò che risalta in mezzo a uno straordinario mondo di cibo è, soprattutto, la vastità dei colori che lo caratterizza. Al di là dei fantasiosi abitanti che lo animano, infatti, il cosmo di Swallow Marinata – questo il nome dell’isola protagonista – acquista la sua magnificenza e la sua unicità proprio grazie alla presenza di una tavolozza di colori assai ricca e da cui è impossibile non rimanere incantati.
Interessanti sono inoltre i vari riferimenti presenti nel film: se la città di San Franjose, sede centrale della compagnia di idee del perfido scienziato Chester V, richiama un po’ la Silicon Valley popolata dalle aziende di elettronica e computer americane, anche l’isola di Swallow Marinata riecheggia a gran voce il mitico mondo perduto dell’indimenticabile Jurassic Park, da cui, non a caso, sembra prendere spunto per l’invenzione delle numerose specie di Animacibi.
Grazie a una buona dose di divertimento, tenerezza e indubbia originalità, la Sony Pictures Animation centra ancora una volta l’obiettivo, conquistando il pubblico dei più piccoli, ma anche quello degli adulti.
Francesca L. Sanna