La settima stagione di Black Mirror è finalmente disponibile su Netflix, portando con sé sei episodi che promettono di affascinare e sorprendere i fan della serie antologica creata da Charlie Brooker nel 2011. Questa nuova stagione si distingue per una varietà di storie che spaziano dall’intenso dramma psicologico a riflessioni sociali, con alcuni episodi che si rivelano memorabili e altri che lasciano a desiderare. Scopriamo insieme quali sono i migliori e i meno riusciti episodi di Black Mirror 7.
Il sequel di uss callister
Il primo episodio che merita attenzione è senza dubbio il sequel di USS Callister, una delle puntate più iconiche della quarta stagione. Questo nuovo capitolo riporta gli spettatori nel mondo di fantascienza che ha reso celebre la serie, continuando la storia con una narrazione avvincente e colpi di scena inaspettati. La performance di Cristin Milioti, recentemente apprezzata in The Penguin, si rivela nuovamente straordinaria, confermando il suo talento nel panorama attuale. L’episodio si distingue per la sua capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico, culminando in un finale che lascia senza parole. La combinazione di elementi narrativi e visivi rende questo episodio un must per gli appassionati della serie.
Plaything
Plaything si presenta come uno degli episodi più inquietanti e realistici di Black Mirror 7. La trama ruota attorno a un uomo, esperto di tecnologia e videogiochi, che si ritrova coinvolto in un omicidio. L’ambientazione è un’aula di interrogatori, dove il protagonista racconta la sua storia, partendo dalla sua infanzia e dall’incontro con un’intelligenza artificiale che ha segnato la sua vita. La narrazione si sviluppa in un crescendo di tensione, mentre l’uomo rivela come le sue creazioni virtuali abbiano preso il controllo della realtà. Questo episodio riesce a trasmettere un senso di angoscia e inquietudine, rendendo palpabile il tema della dipendenza dalla tecnologia e delle sue conseguenze devastanti.
Common people
Common People si distingue per un approccio più leggero, ma affronta temi profondi e attuali. La protagonista, una donna in coma a causa di un tumore, riacquista la vita grazie a una tecnologia innovativa che le consente di sostituire parti del cervello con sistemi virtuali. Tuttavia, la sua nuova esistenza è costellata di limitazioni e costi elevati, tra cui la necessità di pagare per evitare la pubblicità integrata nel suo sistema. Questo episodio invita a riflettere su come, nella società contemporanea, i servizi siano spesso subordinati a spese continue, creando una dipendenza economica. La narrazione riesce a mescolare elementi di dramma e satira sociale, rendendo la visione coinvolgente e stimolante.
Eulogy
Eulogy è un episodio che esplora il tema dei ricordi e della nostalgia. La storia segue un uomo che, dopo la morte della donna amata, utilizza una tecnologia innovativa per ricostruire i momenti trascorsi insieme. Attraverso un gioco tecnologico, il protagonista riesce a rivivere i ricordi, portando alla luce emozioni e rimpianti. Questo episodio si distingue per la sua delicatezza e capacità di evocare sentimenti profondi, offrendo una riflessione sulla vita e le scelte compiute. La narrazione riesce a catturare l’essenza di un’esperienza umana universale, rendendo Eulogy uno dei momenti più toccanti della stagione.
Gli episodi meno riusciti di black mirror 7
Hotel reverie
Hotel Reverie si presenta come un episodio che, pur avendo un’idea interessante, non riesce a convincere del tutto. La trama segue un’attrice che entra nel reboot di un film in bianco e nero, scoprendo che gli attori originali sono intrappolati in una dimensione virtuale. La storia si sviluppa in un contesto surreale, ma la resa finale risulta poco incisiva e priva di quella profondità emotiva che caratterizza altri episodi della serie. Nonostante l’idea di base sia affascinante, la realizzazione non riesce a catturare l’attenzione del pubblico come ci si aspetterebbe.
Bête noire
Bête Noire affronta il tema del bullismo, raccontando la storia di una donna che si ritrova faccia a faccia con un’ex compagna di scuola che la tormentava. La trama si sviluppa attorno a una tecnologia che consente di modificare la realtà, ma l’episodio, pur avendo un potenziale emotivo, non riesce a trasmettere la gravità della situazione in modo convincente. Le conseguenze del bullismo vengono esplorate, ma la narrazione risulta meno credibile rispetto ad altri episodi della stagione. Nonostante il messaggio importante, Bête Noire si colloca tra i meno riusciti di Black Mirror 7, lasciando il pubblico con una sensazione di insoddisfazione.
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