Folle commedia sul matrimonio che affronta un argomento abusato a livello cinematografico senza cadere nello stereotipo
(Happy Ever Afters) – Regia: Stephen Burke – Cast: Sally Hawkins, Tom Riley, Jade Yourell, Ariyon Bakare, Sinead Maguire – Genere: Commedia, colore, 104 minuti – Produzione: Irlanda, 2009 – Distribuzione: Lucky Red – Data di uscita: 27 agosto 2010.
“Indovina chi sposa Sally” è una frizzante commedia irlandese sul matrimonio, molto lontana dagli stereotipi. Il regista e sceneggiatore Stephen Burke, che nelle altre sue precedenti realizzazioni ha prediletto temi politici e d’attualità, si cimenta con sapienza nel genere, che per sua ammissione ha sempre amato.
L’idea per questa storia gli è venuta anni fa, quando si è trovato ospite di un banchetto di matrimonio, e si è reso conto che al di là di un muro si svolgeva un analogo festeggiamento. Da questo punto di partenza Burke ha costruito una struttura narrativa realistica, raccontando due banchetti nuziali che si svolgono in un albergo, a pochi passi l’una dall’altra. Priva di volgarità, la vicenda, un po’ folle, ma sempre credibile, si sviluppa scoprendo pian piano l’essenza dei protagonisti, e mostrando in modo inusuale, figure di donne lontane dal sentire il matrimonio come coronamento del sogno per eccellenza.
“Indovina chi sposa Sally” non è ambientato nel mondo zuccheroso delle fiabe, i suoi protagonisti hanno problemi concreti, e non li dimenticano purtroppo neanche nel giorno del fatidico si: la perdita della casa, i soldi che non bastano mai, persino la conquista del permesso di soggiorno, che riporta alla mente “Green Card”, con Depardieu.
Quest’ultimo tema ha permesso a Burke di creare una divertente coppia di impiegati dell’immigrazione. La location principale è ovviamente l’hotel dove si celebrano contestualmente le due feste, il Bray Head Hotel, cha ha fatto da set a diverse produzioni irlandesi, come “The Commitments” e “Michael Collins”. I protagonisti, Sally e Freddie, sono gradevolmente interpretati da Sally Hawkins, l’attrice inglese che ha vinto l’Orso d’Argento a Berlino per “La felicità porta fortuna” di Mike Leigh, apparsa di recente in “An Education”, e dal bravo Tom Riley.
Massimo Racca