Il film “Air – La storia del grande salto”, in onda questa sera alle 21.20 su Rai 2, segna il ritorno alla regia di Ben Affleck, che condivide il set con l’amico Matt Damon. La pellicola narra la storia della creazione delle iconiche sneaker Air Jordan della Nike, un prodotto lanciato nel 1984 che ha cambiato non solo il panorama del basket, ma ha anche influenzato profondamente la cultura streetwear.
La trama di Air: la ricerca di un talento
Nel 1984, la Nike ha la sua sede a Beaverton, in Oregon, dove Sonny Vaccaro, interpretato da Matt Damon, è un manager con un occhio attento al basket. In un periodo in cui il marchio è prevalentemente associato al running e ha una quota di mercato nel basket molto ridotta rispetto a concorrenti come Converse e Adidas, Sonny si trova di fronte a una sfida cruciale: trovare un giovane talento da sponsorizzare.
La sua scelta ricade su Michael Jordan, una stella emergente del basket, e decide di investire tutto il budget a disposizione per garantirsi un contratto con lui. Nonostante le resistenze del CEO Phil Knight, interpretato da Ben Affleck, e del manager di Jordan, Sonny riesce a convincere anche il giovane atleta, inizialmente attratto dalle offerte di Adidas.
La strategia di Sonny si rivela audace ma efficace. Per conquistare il cuore di Michael, decide di coinvolgere la madre, interpretata da Viola Davis, proponendo un ruolo di primo piano per il figlio nelle strategie commerciali della Nike. Nasce così l’idea della scarpa Air Jordan, accompagnata da una linea di abbigliamento dedicata esclusivamente al campione.
Una recensione del film: sport e sogno americano
Con “Air – La storia del grande salto”, Ben Affleck torna dietro la macchina da presa dopo sette anni dall’ultimo film, “La legge della notte“. La sua regia si distingue per uno stile classico e calibrato, affrontando una sfida non da poco: raccontare un’icona come Michael Jordan senza mostrare mai un incontro di basket.
La sceneggiatura, scritta da Alex Convery, riesce a catturare la complessità di un’epoca storica significativa per gli Stati Uniti. Il film si presenta come un dramma sportivo che, pur mantenendo il basket e il suo protagonista sempre sullo sfondo, riesce a trasmettere l’epica del genere. “Air” rappresenta un’America che incarna il sogno e le opportunità, il mito del “self made man“, e riesce a ricostruire in modo avvincente gli anni Ottanta, riflettendo anche sul presente.
Il cast, che include Matt Damon e Viola Davis, offre performance di alto livello, rendendo il film ancora più coinvolgente. Ogni attore, dal protagonista fino ai ruoli secondari, contribuisce a creare un’atmosfera autentica e coinvolgente.
Il legame tra Ben Affleck e Matt Damon
La collaborazione tra Ben Affleck e Matt Damon è una delle più longeve e affiatate di Hollywood. I due amici si sono conosciuti da adolescenti a Boston negli anni Ottanta e, da allora, hanno costruito una carriera insieme, vincendo anche un premio Oscar per la Miglior sceneggiatura con “Will Hunting – Genio ribelle” nel 1998.
Nel corso degli anni, hanno recitato insieme in ben nove film, e continuano a lavorare su progetti futuri, come “RIP“, che racconta la storia di un gruppo di poliziotti di Miami. Affleck ha in programma di dirigere due film: “Witness for the Prosecution“, un remake del capolavoro di Billy Wilder, e “Animals“, che esplora le misure estreme che una coppia è disposta a prendere per salvare il proprio figlio.
Matt Damon, dal canto suo, è attualmente impegnato sul set di “The Odyssey“, un adattamento del classico di Omero diretto da Christopher Nolan, girato sull’isola di Favignana in Sicilia. Damon interpreta Ulisse, affiancato da un cast stellare che include Zendaya, Tom Holland, Anne Hathaway, Robert Pattinson e Charlize Theron.
La sinergia tra Affleck e Damon continua a produrre opere significative nel panorama cinematografico, dimostrando che la loro amicizia e collaborazione sono destinate a durare nel tempo.
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