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Paolo Crepet: I genitori devono diventare istruttori di volo per i figli

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La recente analisi di Paolo Crepet, psichiatra e noto volto televisivo, ha suscitato un ampio dibattito sul ruolo dei genitori nella crescita dei giovani. Durante il suo spettacolo “Mordere il cielo“, tenutosi al Teatro Team di Bari, Crepet ha messo in luce come i ragazzi di oggi siano sempre più intrappolati nelle comfort zone create dagli adulti, un fenomeno che potrebbe avere conseguenze significative sul loro sviluppo personale e sociale.

L’importanza di uscire dalla comfort zone

Secondo Crepet, i genitori di oggi tendono a proteggere eccessivamente i propri figli, creando un ambiente che non incoraggia l’autonomia e la scoperta. “Una volta i nostri genitori ci dicevano: ‘Questa casa non è un albergo’. Oggi, invece, diciamo ai nostri figli: ‘Questa casa è un albergo. Rimanete qui con noi, per favore. Non andate via’”, ha affermato lo psichiatra. Questa inversione di ruoli ha portato a una percezione distorta della libertà, che è diventata una chimera per le nuove generazioni. Crepet sottolinea che, nel dopoguerra, c’era una forte voglia di intraprendere e di affrontare le sfide della vita. Al contrario, l’attuale cultura della comodità, rappresentata da divani, videogiochi e altre forme di intrattenimento passivo, sta creando una generazione di ragazzi che non sanno affrontare le difficoltà.

L’insegnamento della libertà attraverso l’autonomia

Crepet ha condiviso un ricordo personale per illustrare il suo punto di vista. “Quando ero bambino, mia nonna Maddalena mi diceva: ‘badati’. Questo significa che era sicura che fossi capace di prendermi cura di me stesso”, ha raccontato. Secondo lui, è fondamentale far sentire i bambini capaci di affrontare le sfide della vita, piuttosto che proteggerli costantemente. “Oggi, invece, noi badiamo ai nostri bambini, li mettiamo in comfort zone e non crediamo nelle loro capacità. È essenziale insegnare loro a perdere, facendoli giocare liberamente. Ogni partita persa rafforza il loro carattere”, ha spiegato. Crepet ha citato il giovane tennista Jannik Sinner come esempio di come le sconfitte possano contribuire alla crescita personale e professionale.

La metafora dello zaino e il peso della vita

Un’altra potente metafora utilizzata da Crepet riguarda il peso dello zaino che i giovani si trovano a portare. Oggi, molti studenti utilizzano trolley per trasportare i loro libri e materiali scolastici, un simbolo di un problema più ampio. “Se vuoi vivere davvero, farai fatica”, ha affermato. La vita, secondo Crepet, è intrinsecamente faticosa e le sfide che affrontiamo ci aiutano a crescere e a diventare più forti. La sua analisi invita a riflettere su come i genitori possano preparare i propri figli ad affrontare le difficoltà della vita, piuttosto che cercare di evitarle.

La riflessione di Paolo Crepet offre spunti importanti per comprendere il ruolo cruciale dei genitori nell’educazione dei figli e nell’insegnamento dell’autonomia. La sua analisi invita a ripensare le modalità con cui si cresce e si sostiene la nuova generazione, affinché possa affrontare il mondo con coraggio e determinazione.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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