Alan Cumming, attore di fama internazionale, ha recentemente ricevuto la Stella della Mole al Lovers Film Festival di Torino, un riconoscimento che celebra il suo impegno a favore della comunità queer e la sua versatilità artistica. In un incontro avvenuto in un albergo torinese, Cumming ha condiviso le sue esperienze e riflessioni, spaziando dalla sua carriera cinematografica al contesto politico attuale negli Stati Uniti.
Un arrivo a Torino e la celebrazione del cinema
L’attore si è presentato all’appuntamento con un look casual, indossando pantaloni a costine e una giacca blu scuro, accompagnati da una t-shirt verde oliva. Con un sorriso caloroso, ha scambiato qualche parola in italiano, manifestando la sua disponibilità e apertura. “Sono arrivato ieri sera e ho una stanza che affaccia sulla stazione. È l’unica cosa che ho visto finora”, ha commentato, prima di essere guidato in una visita al Museo del Cinema all’interno della Mole Antonelliana. Questo festival, giunto alla sua quarantasettesima edizione, ha visto Cumming come ospite d’onore, dove ha presentato il film “Drive Back Home“, diretto da Michael Clowater e ambientato nel Canada degli anni Settanta.
La situazione attuale negli Stati Uniti
Cumming, apertamente bisessuale, ha sempre sostenuto i diritti della comunità LGBTQIA+. Durante l’intervista, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale negli Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump ha attaccato la cultura woke e i diritti delle persone trans. “Vivo tra New York e la Scozia“, ha spiegato. “New York è una bolla protettiva, ma la situazione negli Stati Uniti è diventata spaventosa, soprattutto per i membri della comunità queer”. L’attore ha sottolineato l’importanza di affrontare queste sfide, riconoscendo la fortuna di poter tornare in Scozia, ma evidenziando anche il timore di un futuro incerto per i diritti civili negli Stati Uniti.
Drive Back Home: un film che racconta storie dimenticate
“Drive Back Home” è un’opera che affronta temi delicati e spesso trascurati dal cinema mainstream. La trama segue un idraulico, Weldon, che intraprende un viaggio da New Brunswick a Toronto per salvare il fratello Perley, arrestato per atti osceni in luogo pubblico. Cumming ha descritto il film come una rappresentazione di una storia che rischia di essere cancellata. “A quell’epoca, i diritti gay non esistevano e al cinema non si vedono spesso storie simili”, ha affermato. L’attore ha condiviso le difficoltà incontrate durante le riprese, sottolineando l’importanza di rendere omaggio alla storia e alle esperienze di chi ha vissuto in un contesto così ostile.
L’eclettismo di Alan Cumming
La carriera di Alan Cumming è caratterizzata da una straordinaria varietà di ruoli e progetti, che spaziano da film indipendenti a blockbuster, passando per il teatro e la televisione. “Non ho strategie o piani”, ha dichiarato. “Ho sempre detto sì a tutto ciò che pensavo fosse giusto fare”. Questo approccio gli ha permesso di esplorare diverse forme d’arte e di esprimere la sua creatività in modi inaspettati. Cumming ha anche ricoperto ruoli significativi in produzioni teatrali e reality show, dimostrando una versatilità che lo rende unico nel panorama artistico contemporaneo.
L’influenza di Stanley Kubrick
Tra le esperienze più significative della sua carriera, Cumming ricorda con affetto il lavoro con Stanley Kubrick nel film “Eyes Wide Shut“. “Ho avuto la fortuna di lavorare con lui e siamo rimasti amici fino alla sua morte”, ha raccontato. L’attore ha condiviso un aneddoto divertente riguardo ai provini per il film e il suo incontro con Kubrick, che lo ha colpito per la sua personalità. Questo incontro ha riacceso in Cumming la passione per la recitazione, portandolo a riflettere sull’importanza di affrontare le sfide artistiche con coraggio.
Il ritorno di Nightcrawler e il legame con la Marvel
Recentemente, Alan Cumming ha annunciato il suo ritorno nel ruolo di Nightcrawler nel film “Avengers: Doomsday“, dopo aver interpretato il personaggio in “X-Men 2” nel 2003. “Sono sotto shock e sorpreso come tutti”, ha affermato, esprimendo entusiasmo per questa nuova opportunità. Cumming ha rivelato che, nonostante le difficoltà vissute durante le riprese del primo film, è felice di poter tornare a vestire i panni di un personaggio amato dal pubblico. La sua esperienza con la Marvel è stata caratterizzata da alti e bassi, ma ora si sente pronto a vivere questa avventura in modo diverso.
La sensibilità queer nel lavoro di Alan Cumming
Cumming ha sempre cercato di rappresentare la comunità queer attraverso i suoi ruoli, utilizzando il suo lavoro come mezzo per inviare messaggi significativi. “Mi piace rappresentare la comunità queer perché non è solo una parola, ma una sensibilità che può essere apprezzata anche da chi non fa parte di essa”, ha spiegato. L’attore ha sottolineato l’importanza di affrontare temi di vergogna e discriminazione, invitando il pubblico a riflettere su questioni sociali e diritti umani. La sua dedizione alla causa queer si riflette non solo nei suoi ruoli, ma anche nel suo impegno attivo per la comunità.
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