Le parole di Leopoldo Mastelloni, noto attore e regista, risuonano con una forte carica emotiva. In un’intervista rilasciata al quotidiano Il Giornale, ha condiviso la sua attuale situazione economica, evidenziando le difficoltà che sta affrontando. Con un reddito mensile di 1200 euro, di cui solo 1000 disponibili dopo il pagamento dei debiti, Mastelloni ha descritto un’esistenza segnata da sfide quotidiane. La sua richiesta di sostegno attraverso la legge Bacchelli è stata respinta, lasciandolo con poche risorse per affrontare le spese di affitto e bollette.
La difficile situazione economica di un artista
Leopoldo Mastelloni ha aperto il suo cuore, rivelando come la sua vita sia diventata insostenibile. “Vivo con 1200 euro al mese. Togli il quinto per i debiti, restano meno di 1000 euro al mese“, ha dichiarato, esprimendo la frustrazione di dover affrontare spese quotidiane con risorse limitate. La sua richiesta di aiuto, tramite la legge Bacchelli, è stata respinta, un colpo ulteriore che ha accentuato il suo senso di impotenza. “Non sono riconosciuto come attore di chiara fama“, ha aggiunto, sottolineando come questo status lo escluda da forme di sostegno che potrebbero alleviare le sue difficoltà.
Mastelloni ha descritto un’esistenza in cui ogni euro conta e dove la pressione economica pesa come un macigno. “Cosa avanza?” si chiede, evidenziando il dilemma di come gestire le spese quotidiane con un budget così ristretto. La sua situazione non è solo una questione di numeri, ma rappresenta il dramma di un artista che ha dedicato la sua vita al teatro, ora costretto a confrontarsi con una realtà ben diversa.
Un artista in crisi: il peso della fama e della solitudine
Mastelloni ha anche condiviso il suo stato d’animo, rivelando momenti di profonda vulnerabilità. “Beh, se mi portano un bicchiere d’acqua che lo bevo e finisce tutto lì, sì mi piacerebbe morire così. Però sono vigliacco”, ha confessato, esprimendo la sua lotta interiore. La sua fede cattolica lo frena dall’agire in modo estremo, ma il pensiero di far soffrire le sue sorelle e Carlo, suo fratello, lo tormenta.
La sua presenza in televisione, che una volta era motivo di orgoglio, è ora percepita come un modo per essere utilizzato come “folklore”. “Questa cosa mi distrugge”, ha affermato, evidenziando come la sua immagine sia stata ridotta a un’ombra di ciò che era. “Accetto di fare l’ospite solo per dire: ‘non sono ancora morto'”, ha aggiunto, rivelando il suo desiderio di essere riconosciuto per il suo talento piuttosto che per la sua condizione attuale.
La carriera di Leopoldo Mastelloni: un percorso dedicato al teatro
Nato a Napoli nel 1946, Leopoldo Mastelloni proviene da una famiglia nobile con titoli di marchese e duca. La sua carriera artistica è iniziata negli anni ’60, quando ha debuttato ufficialmente al Teatro Esse di Napoli. Qui ha recitato opere di autori come Antonin Artaud, Jean Genet e Hugo von Hofmannsthal, sotto la direzione di Gennaro Vitiello. La sua passione per il teatro è stata costante, e nel 2018 ha messo in scena il suo ultimo lavoro, dimostrando un impegno duraturo per l’arte drammatica.
La sua vita è stata caratterizzata da una continua ricerca di espressione artistica, ma ora si trova a dover affrontare una realtà difficile. Nonostante il supporto di amici, la sua situazione economica rimane critica. Mastelloni rappresenta una figura emblematicamente legata al teatro italiano, un artista la cui voce merita di essere ascoltata e il cui dramma personale richiama l’attenzione sulle sfide che molti artisti affrontano nel mondo contemporaneo.
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