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Finn Wolfhard: il peso della fama e il rimpianto di non aver cercato aiuto

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Il successo della serie “Stranger Things” ha catapultato Finn Wolfhard e i suoi co-protagonisti nel mondo delle celebrità di Hollywood. Tuttavia, l’attore, oggi ventiduenne, ha recentemente condiviso un’importante riflessione riguardo alla sua adolescenza e alla gestione della fama. Wolfhard ha espresso il suo rammarico per non aver intrapreso un percorso terapeutico all’età di tredici anni, quando la sua carriera ha iniziato a decollare.

La rivelazione di Finn Wolfhard

In un’intervista rilasciata a People, Finn Wolfhard ha dichiarato: “Non credo che tornerei mai indietro per rifare qualcosa, ma se proprio dovessi farlo, forse tornerei a quando la serie è uscita per la prima volta ed è esplosa, ed entrerei subito in terapia”. La rapidità con cui il successo è arrivato ha lasciato poco spazio per riflessioni e preparazioni. L’attore ha spiegato che la frenesia di quel periodo non ha permesso di affrontare le emozioni e le pressioni che accompagnano la fama.

Wolfhard ha anche riconosciuto che, anche se avesse intrapreso un percorso terapeutico, avrebbe comunque affrontato delle sfide. “Penso che l’infanzia, e la vita in generale, siano una questione di tentativi ed errori”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di imparare dalle esperienze, anche quelle difficili.

Le sfide dell’adolescenza sotto i riflettori

Durante la sua adolescenza, Finn Wolfhard ha affrontato attacchi di panico, un’esperienza che ha condiviso in un’intervista con GQ nel 2023. L’attore ha spiegato che, immerso nella sua carriera, non ha trovato il tempo per parlare apertamente delle sue difficoltà. “Ero immerso in questa folle carriera vorticosa, quindi non c’era tempo, o almeno noi non sentivamo che ce ne fosse”, ha dichiarato, evidenziando la pressione costante che i giovani attori possono vivere.

Wolfhard ha attribuito le sue difficoltà alla fama che è arrivata in modo inaspettato. La transizione da bambino a giovane adulto, unita alle responsabilità che derivano dal successo, ha creato un contesto complesso da gestire. “Probabilmente stavo anche crescendo e nella mia testa succedevano cose, si formavano ansie e cose che non mi rendevo conto di dover seppellire a causa di come mi sentivo al lavoro”, ha spiegato, offrendo uno sguardo sincero sulle sfide interiori che ha affrontato.

La necessità di supporto per i giovani attori

La storia di Finn Wolfhard non è unica. Molti giovani attori che raggiungono la fama in tenera età si trovano ad affrontare situazioni simili, con conseguenze a lungo termine sulla loro salute mentale. La mancanza di supporto e di risorse adeguate per affrontare le pressioni della celebrità è un tema ricorrente.

Un utente su X ha commentato: “Onestamente, dovrebbe essere obbligatorio per gli attori bambini andare in terapia, soprattutto se ottengono un ruolo in un franchise popolare. I bambini non pensano a queste cose, tocca agli adulti aiutarli”. Questo commento riflette una crescente consapevolezza riguardo all’importanza di fornire supporto psicologico ai giovani che si trovano a gestire la fama.

L’attesa per la nuova stagione di Stranger Things

Mentre Finn Wolfhard continua a lavorare e a crescere come attore, i fan attendono con ansia la quinta e ultima stagione di “Stranger Things”, che sarà disponibile su Netflix nei prossimi mesi. La serie ha segnato un’epoca per molti giovani attori, ma ha anche messo in luce le sfide che possono derivare dalla fama precoce. La storia di Wolfhard è un promemoria importante dell’importanza di affrontare le proprie emozioni e di cercare aiuto quando necessario.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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