Il film “Contagion“, diretto da Steven Soderbergh e uscito nel 2011, ha guadagnato una nuova popolarità durante la pandemia di COVID-19. La sua rappresentazione realistica di una pandemia globale ha colpito il pubblico, portando a riflessioni su come il mondo avrebbe reagito a una crisi sanitaria simile. Con il rinnovato interesse per il film, Soderbergh ha espresso la sua intenzione di realizzare un sequel, promettendo un’idea che potrebbe sorprendere i fan.
L’interesse di Soderbergh per un sequel
Steven Soderbergh ha recentemente rivelato il suo desiderio di tornare nel mondo di “Contagion” con un sequel. In diverse interviste, il regista ha confermato di essere attivamente al lavoro per sviluppare una trama che possa catturare l’attenzione del pubblico. Soderbergh ha descritto l’idea per il sequel come “terrificante”, suggerendo che potrebbe affrontare temi e situazioni inaspettate rispetto al primo film. Questo approccio potrebbe portare a una narrazione più complessa e sfumata, riflettendo le esperienze accumulate durante la pandemia di COVID-19.
Il regista ha collaborato con lo sceneggiatore Scott Z. Burns, il quale ha già lavorato al primo “Contagion“. Insieme, i due stanno esplorando nuove direzioni per il sequel, cercando di mantenere l’autenticità e la tensione che hanno reso il film originale così memorabile. La sfida sarà quella di bilanciare le aspettative dei fan con una storia innovativa che possa risuonare con il pubblico contemporaneo.
L’innovazione attraverso l’intelligenza artificiale
Una delle idee più intriganti emerse durante il processo creativo per il sequel è l’uso dell’intelligenza artificiale. Scott Z. Burns ha recentemente lanciato una serie originale su Audible intitolata “What Could Go Wrong?“, in cui esplora come la tecnologia possa influenzare il processo creativo di un film. Durante la pandemia, Burns ha affrontato il blocco dello scrittore e ha deciso di utilizzare un chatbot di intelligenza artificiale chiamato Lexter, progettato per simulare un critico cinematografico esperto.
Burns ha chiesto a Lexter di aiutarlo a immaginare un possibile sequel di “Contagion“. La risposta del chatbot è stata sorprendentemente convincente, suggerendo che l’intelligenza artificiale potrebbe avere un ruolo significativo nella scrittura e nello sviluppo di sceneggiature future. Questo approccio innovativo potrebbe non solo arricchire il processo creativo, ma anche portare a nuove idee e prospettive che altrimenti potrebbero non essere emerse.
Un futuro incerto ma promettente
Attualmente, non ci sono ulteriori dettagli ufficiali riguardo al sequel di “Contagion“. Tuttavia, l’interesse di Soderbergh e Burns per il progetto suggerisce che ci sono piani concreti in fase di sviluppo. Gli appassionati del film originale possono aspettarsi un approccio fresco e stimolante, che potrebbe riflettere le sfide e le esperienze vissute durante la pandemia di COVID-19.
Con l’industria cinematografica in continua evoluzione e l’adozione di nuove tecnologie, il sequel di “Contagion” potrebbe rappresentare un punto di svolta nel modo in cui vengono raccontate le storie di crisi e resilienza. Mentre il pubblico attende ulteriori aggiornamenti, la possibilità di un ritorno a questo mondo narrativo rimane affascinante e piena di potenziale.
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