Bobby Cannavale, attore di origini italiane e cubane, si prepara a conquistare il grande schermo con il suo ultimo film “In viaggio con mio figlio“, diretto da Tony Goldwyn e in uscita il 24 aprile. In un’intervista esclusiva, Cannavale ha condiviso le sue riflessioni sul suo personaggio Max, un padre che affronta sfide uniche, e ha discusso del ruolo degli outsider nel cinema contemporaneo.
Il personaggio di Max: un padre e un comico in difficoltà
Nel film “In viaggio con mio figlio“, Cannavale interpreta Max, un padre single e un comico in declino che si trova a dover affrontare la realtà di crescere un figlio nello spettro autistico. Questo ruolo segna un’importante tappa nella carriera dell’attore, che ha finalmente l’opportunità di essere protagonista. Max è descritto come un personaggio complesso, che si confronta con le sue fragilità e le sue responsabilità. Cannavale ha spiegato che il suo aspetto riflette il suo stato d’animo e la sua situazione: “Non si fa problemi rispetto a cose superflue. È concentrato sul benessere di Ezra“, il figlio nel film. La scelta di un look scuro per il personaggio è stata voluta per rappresentare il lato più profondo e oscuro della sua vita.
Gli outsider nel cinema: una prospettiva unica
Durante l’intervista, Cannavale ha discusso del fascino degli outsider nel cinema e nella televisione. Secondo lui, il mondo del cinema è vasto e offre spazio a diverse narrazioni. “Il non conformista o l’outsider ha un valore. Diventa tutto cinematografico se riesci a capire come inserirti senza diventare parte del gregge”, ha affermato. Questa riflessione mette in luce come le storie di personaggi che si discostano dalla norma possano risultare particolarmente coinvolgenti e significative per il pubblico. Max, come molti outsider, non può fare a meno di essere se stesso, e questa autenticità è ciò che rende il suo viaggio così affascinante.
La narrativa contemporanea: tra originalità e sfide
Cannavale ha affrontato anche il tema della narrativa nel cinema moderno, sottolineando che, nonostante le difficoltà, ci sono ancora molti narratori talentuosi che raccontano storie originali. “Credo che ci siano dei bravi narratori là fuori”, ha detto, citando registi come Sean Baker e Wes Anderson. Tuttavia, ha anche riconosciuto che trovare storie di qualità può essere una sfida, dato il sovraccarico di contenuti disponibili. La sua affermazione che “le storie buone, originali, esistono” invita a una ricerca attiva di opere significative nel panorama cinematografico attuale.
Il cinema indipendente: un momento di rinascita
Cannavale ha parlato del cinema indipendente americano, affermando che sta vivendo un buon periodo, ma non è destinato a scomparire. “Ci saranno sempre grandi registi di cui non hai mai sentito parlare e che all’improvviso spuntano fuori”, ha dichiarato. La sua passione per il cinema indie è evidente, e il suo impegno nel sostenere questo tipo di narrazione è chiaro. La sua esperienza con registi come Richard Linklater e il suo coinvolgimento in progetti indipendenti dimostrano il suo sostegno a una forma d’arte che continua a evolversi e a sorprendere.
Riflessioni sulla moralità e le scelte personali
Un tema centrale nel film “In viaggio con mio figlio” è la questione di cosa significhi fare la cosa giusta. Cannavale ha sottolineato che le definizioni di giusto e sbagliato possono variare da persona a persona. Max, il suo personaggio, deve affrontare decisioni difficili che mettono alla prova la sua moralità. “La bellezza del film è che parla di storie specifiche e dell’umanità nel raccontarle”, ha spiegato. Questa riflessione invita il pubblico a considerare le complessità delle scelte morali e le sfide che molti affrontano nella vita quotidiana.
La cultura pop e il legame con la famiglia
Infine, Cannavale ha condiviso il suo rapporto con la cultura pop, in particolare come padre di due bambini. “Ho un bambino di sette anni e uno di nove, quindi rispondo a molte domande, tutto il giorno”, ha detto, evidenziando come la sua vita familiare influenzi le sue scelte e le sue passioni. La sua dedizione alla lettura e alla scoperta di nuove storie è un aspetto importante della sua vita, che riflette il suo amore per la narrazione e la creatività.
Bobby Cannavale, con il suo talento e la sua sensibilità, continua a lasciare un segno nel panorama cinematografico, affrontando temi complessi e offrendo interpretazioni che risuonano profondamente con il pubblico.
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