Commedia Brillante con una Cameron Diaz più effervescente che mai
(Bad Teacher) Regia: Jake Kasdan – Cast: Cameron Diaz, Justin Timberlake, Jason Segel, Eric Stonestreet, Lucy Punch, Thomas Lennon, Molly Shannon, John Michael Higgins – Genere: commedia, colore, 90 minuti – Produzione: USA, 2011 – Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia – Data di uscita: 31 agosto 2011.
“Bad Teacher – Una cattiva maestra” è un film brillante, scorrevole, con quel pizzico di cattiveria che rende tutto più intrigante. E’ difficile trovare sul grande schermo commedie il cui fulcro sia un personaggio femminile, per questo motivo la pellicola è maggiormente interessante.
Cameron Diaz centra appieno il personaggio di Elizabeth, giovane donna scontenta di se stessa, reduce da una burrascosa rottura di fidanzamento, al quale teneva, non tanto dal punto di vista affettivo quanto da quello economico, per il benessere materiale che ne era derivato. Così la donna si ritrova senza quattrini, e si vede costretta a riprendere il suo vecchio lavoro da insegnante, per il quale è completamente inadeguata, mostrandosi disposta a tutto, non per la crescita dei ragazzi, quanto per racimolare i soldi per rifarsi le ‘tette’.
In vero Elizabeth non è che non apprezzi le sue, ma é fermamente convinta che con un balcone più prosperoso abbia maggiori possibilità di accalappiare un qualche riccone. Magari il nuovo supplente dell’istituto, i cui panni sono vestiti da un Justine Timberlake, veramente bravo nell’interpretare lo strambo insegnante.
Sarà questa caccia al danaro a innescare un vortice di situazioni divertenti, con momenti di vera ilarità. La Diaz emana quel mix di malizia e sensualità, condito con un po’ di cattiveria, che a quanto pare non guasta: attrice giusta nel ruolo giusto. Gli sceneggiatori hanno poi creato attorno alla protagonista un insieme di personaggi ben caratterizzati, dove in realtà il buono non lo è nel profondo, così come Elizabeth non è una cattiva da manuale.
“Bad Teacher” è una commedia, quindi non manca l’happy end, ma ciò che rende il racconto interessante è che nella parabola narrativa ciascun personaggio rimane se stesso, Elizabeth compresa, la cui redenzione non passa di sicuro attraverso il buonismo imperante.
Maria Grazia Bosu
