Un imperdibile storia di amore e coraggio firmata dal genio dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki
(Mononoke-Hime) Regia: Hayao Miyazaki – Genere: Animazione, colore, 133 minuti – Produzione: Giappone 1997 – Distribuzione: Lucky Red – Data di uscita: 8 maggio 2014.
Nel 1997 Hayao Miyazaki torna al cinema con “Principessa Mononoke”, inserito nella classifica dei cinquecento migliori film della storia, con cui ottiene uno strabiliante successo al botteghino. Ad essere protagonisti di questo fantastico lungometraggio, che assume i tratti di un poema epico cavalleresco, sono: Ashitaka, valoroso guerriero del popolo Emishi, che parte per un lungo viaggio in cerca di salvarsi dal maleficio inflittogli dal cinghiale demone Nago; San, ragazza coraggiosa e volitiva allevata dai lupi che combatte per difendere la sua foresta; ed infine Lady Eboshi, leader della Città di Ferro che vuole distruggere la foresta abitata da San e uccidere il Dio Cervo, protettore della foresta, per portare avanti i piani di industrializzazione della sua città.
Con “Princepessa Mononoke”, che consacra l’animazione firmata dallo Studio Ghibli, Miyazaki approda ad uno stile narrativo più maturo e introspettivo con cui riprende tematiche a lui care come il rapporto dell’uomo con la natura, la guerra con i suoi orrori e la lotta tra il bene ed il male. Attraverso lo scontro tra San ed Eboshi il regista vuole dar vita a una metafora con cui sferrare un’aspra critica alla società giapponese consumistica ed ipertecnologica. Con forza infatti sembra invitare il pubblico a riscoprire la propria spiritualità e a tornare in contatto con la Terra, vista non come un qualcosa da sfruttare per il progresso dell’umanità ma come una madre che va preservata.
La lotta tra il bene ed il male, topos della letteratura e della cinematografia per l’infanzia, viene affrontata in maniera del tutto originale. Se infatti buona parte della cinematografia animata presenta al suo piccolo pubblico questo scontro nell’ottica rassicurante per cui esiste una netta distinzione tra bene e male ed i cattivi vengono sempre incontrovertibilmente sconfitti, attraverso i suoi eroi Miyazaki sceglie invece di mostrare come il confine tra bene e male sia in realtà estremamente sfumato e come anche le persone più rette e giuste abbiano nascosto in sé un lato oscuro da dominare. Sebbene “Principessa Mononoke” possa sembrare una storia per adulti, in realtà il regista è proprio ai giovani che vuole parlare, infondendo coraggio per seguire il sentiero che è stato per loro tracciato dal destino.
Una sceneggiatura ricca di sfaccettatura, personaggi dal grande fascino, una colonna sonora coinvolgente e commovente firmata da Joe Hisaishi e stupende immagini nate dalla matita di Yoshifumi Kondô, Masahi Ando e Kitaro Kisaka fanno di “Principessa Mononoke” un film assolutamente da non perdere.
Mirta Barisi