Milennium, l’ennesimo colpo ben riuscito di David Fincher
(The Girl with the Dragon Tattoo) Regia: David Fincher – Cast: Rooney Mara, Daniel Craig, Stellan Skarsgård, Robin Wright, Christopher Plummer, Joely Richardson, Steven Berkoff, David Dencik – Genere: Drammatico, colore, 160 minuti – Produzione: USA, 2011 – Distribuzione: Sony Pictures – Data di uscita: 3 febbraio 2012.
David Fincher non sbaglia un colpo. “Facile”, potrebbe pensare qualcuno, avendo tra le mani un prodotto di qualità come la sceneggiatura tratta da “Uomini che odiano le donne”, ma non è così. “Millennium” non soffre solamente la concorrenza del suo omonimo libro ma anche quella del suo contraltare svedese, dove la rivelazione Noomi Rapace incarnava alla perfezione Lisbet Salander.
Concorrenza, bisogna ammetterlo, sbaragliata. La sceneggiatura realizzata per la versione statunitense del film è talmente ben fatta che anche le piccole “licenze poetiche” passano in secondo piano, per lasciare spazio a una narrazione fluida e fedele al romanzo. Le scenografie ricordano molto da vicino le descrizioni di ambienti e paesaggi già descritti da Stieg Larsson, e la scelta degli interpreti risulta più che mai azzeccata.
In primis, quella di Rooney Mara nel ruolo di Lisbeth Salander: pur fedele al personaggio del libro, la Mara ha saputo dare quel suo tocco personale alla sua versione della hacker amica di Mikael Blomqvist che l’ha resa immediatamente amata dal pubblico. Anche se la Lisbeth che vediamo in “Millennium” è leggermente più “morbida” di quella cui siamo abituati.
Daniel Craig, smessi i panni di James Bond, si è calato abbastanza bene nel ruolo del giornalista Blomqvist, ma forse i due interpreti più azzeccati sono il candidato all’Oscar Christopher Plummer in quello di Henrik Vanger e Stellan Sarsgaard in quelli di Martin Vanger.
Peccato solo per il mancato sviluppo dei personaggi di contorno che sono i colleghi di lavoro di Blomqvist, eccezion fatta forse per quello di Erika Berger, interpretata da Robin Wright, purtroppo appena accennato.
Ciononostante, appare chiaro che ci siano tutti gli estremi per completare la trilogia anche nella sua versione americana.
Daria Ciotti