Biografia
Nome d’arte di Laura Antonaz, per tutti Laura Antonelli, è stata un’attrice italiana divenuta popolare tra gli anni settanta e gli anni ottanta, recitando principalmente in pellicole erotiche, e dedicandosi successivamente a film d’autore. Tra problemi con la giustizia e qualche eccesso di troppo, è stata un’icona sexy, entrata nell’immaginario erotico collettivo italiano, ed attrice dall’indiscusso talento.
Laura Antonelli, diva erotica del cinema italiano
(Pola, 28 novembre 1941 – Ladispoli, 22 giugno 2015)
Una bellezza pudica ma ingannevole, un fisico perfetto e un viso angelico fanno di Laura Antonelli una delle icone sexy più importanti degli anni Settanta e Ottanta.
Laura Antonaz, meglio nota come Laura Antonelli, nasce il 28 novembre del 1941 a Pola. Insieme alla famiglia, durante l’esodo istriano, è dapprima profuga a Venezia, poi a Napoli, dove frequenta il liceo Scientifico per diplomarsi in seguito all’I.S.P.E.F (Istituto Superiore Pareggiato di Educazione Fisica). Sempre con la famiglia, si trasferisce a Roma, dove inizia a insegnare educazione fisica, per poi farsi notare per la partecipazione ad alcune pubblicità per la Coca Cola, ma soprattutto per la sua presenza in numerosi fotoromanzi.
L’esordio al cinema risale al 1964 con “Il magnifico cornuto” di Antonio Pietrangeli, al quale segue “Le sedicenni” (1965) di Luigi Petrini. Fin dagli esordi non ha nessun problema ad apparire senza veli, specializzandosi così nelle commedie erotiche.
Il primo ruolo da protagonista nel 1975, ed il successo di ”Malizia”
Nel 1969 le viene offerto il primo ruolo da protagonista in “Venere in pelliccia”; il film uscirà nel 1975, a causa delle difficoltà incontrate in censura, col titolo “Le malizie di Venere”.
Dopo “Il merlo maschio” dove è diretta da Pasquale Festa Campanile e recita accanto a Lando Buzzanca, aumentando la sua popolarità, è protagonista di “Malizia” (1973) di Salvatore Samperi. Il film ottiene uno strepitoso successo – è la pellicola che incassa di più nel 1973 – non solo per le doti fisiche e interpretative di Laura Antonelli che, nei panni di una cameriera che stuzzica la fantasia degli uomini della casa in cui lavora, riceve il Nastro d’Argento come Miglior Attrice Protagonista e il Globo d’Oro dalla stampa estera come Miglior Attrice Rivelazione, ma anche grazie alla luce di Vittorio Storaro, alla musica di Fred Bongusto e alla sceneggiatura di Sandro Parenzo e Salvatore Samperi, che la dirigerà nuovamente nel 1974 in “Peccato veniale”, nel 1981 in “Casta e pura” e infine nel 1991 nel disastroso “Malizia 2000”.
Nel frattempo, dopo una serie di relazioni, più o meno vere, e dopo il fallimento del matrimonio con l’antiquario Enrico Piacentini, sul set di “Trappola per un lupo” (1972) di Claude Chabrol conosce Jean Paul Belmondo, con il quale ha una relazione molto tormentata per nove anni, anche se i due non convivono, non si sposano e non hanno figli.
Il fascino erotico di Laura Antonelli che piace ai registi
Molti i registi che la dirigono nel corso degli anni Settanta e Ottanta. Dino Risi la vuole come protagonista di “Sessomatto” (1973), film a episodi in cui fa coppia con Giancarlo Giannini, e poi per “Sesso e volentieri” (1982) con Johnny Dorelli; Luigi Comenicini la porta nella Sicilia di inizio secolo con il grottesco “Mio Dio come sono caduta in basso!” (1974), Visconti la chiama per il drammatico “L’innocente” (1976), dal romanzo omonimo di Gabriele d’Annunzio; Mario Bolognini la inserisce nel cast di “Gran bollito” (1977), tratto da un terribile e orrorifico fatto di cronaca, nell’erotico “La venexiana” (1986) e nella miniserie tv “Gli indifferenti” (1988); Zampa la affianca a Ursula Undress (anche lei ex di Belmondo) nella sua ultima commedia dal titolo “Letti selvaggi” (1979); Tonino Cervi la recluta per “Il malato immaginario” (1979) con Alberto Sordi e successivamente per “Il turno” (1981) e “L’avaro” (1990) dove ritrova Sordi.
Durante gli anni Ottanta recita in commedie leggere come “Viuuulentemente mia” (1982) di Carlo Vanzina (1982); “Mi faccio la barca” (1980), “Rimini Rimini” (1987) e “Roba da ricchi” (1987) di Sergio Corbucci; e nel corale “Grandi Mazzini” (1986) di Castellano e Pipolo.
I problemi con la droga e l’odissea giudiziaria degli ultimi anni dell’Antonelli attrice
La carriera di Laura Antonelli si ferma purtroppo nella primavera del 1991, quando nella sua casa di Cerveteri vengono trovati 36 grammi di cocaina. L’attrice, immediatamente arrestata, resta in carcere per alcuni giorni, ma viene condannata a tre anni e sei mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti, anche se nel 2000, sarà assolta dalla Corte d’appello di Roma, che la riconosce come consumatrice e non come spacciatrice.
Dopo questa drammatica vicenda personale Laura Antonelli sarà ancora diretta da Salvatore Samperi in “Malizia 2000” (1991), ma la pellicola si rivelerà un fiasco totale. L’attrice, inoltre, deturpata a causa di alcuni interventi estetici al viso (per i quali chiede risarcimento, non ottenendolo, al chirurgo plastico, al produttore e al regista del film), decide con quest’ultimo lavoro di ritirarsi definitivamente dalle scene.
Le condizioni di Laura Antonelli, fiaccata dalla lentezza del processo per droga e dal sopracitato incidente, sono talmente gravi da portarla più volte al ricovero nel centro d’igiene mentale di Civitavecchia.
L’odissea giudiziaria e la conseguente richiesta di risarcimento danni, termina nel 2006 quando la Corte d’Appello di Perugia le riconosce un risarcimento di 108.000 euro, più gli interessi, per le sofferenze psichiche subite durante il lungo iter processuale.
Laura Antonelli, ormai senza alcun bene, vive in una casa a Ladispoli, assistita da una signora scelta dal comune che amministra i suoi pochi averi; i suoi unici interessi sono la preghiera e l’ascolto delle trasmissioni di Radio Maria.
La Antonelli è morta nella sua abitazione di Ladispoli la mattina del 22 giugno 2015 all’età di 73 anni, vittima di un infarto. È sepolta nel cimitero cittadino.
Giorgio Bartoletti
Filmografia
Laura Antonelli Filmografia – Cinema
- Il magnifico cornuto, regia di Antonio Pietrangeli (1964)
- Le sedicenni, regia di Luigi Petrini (1965)
- Le spie vengono dal semifreddo, regia di Mario Bava (1966)
- Scusi, lei è favorevole o contrario?, regia di Alberto Sordi (1966)
- La rivoluzione sessuale, regia di Riccardo Ghione (1968)
- L’arcangelo, regia di Giorgio Capitani (1969)
- Un detective, non accreditata, regia di Romolo Guerrieri (1969)
- Venere in pelliccia (alias Le malizie di Venere), regia di Massimo Dallamano (1969-1975)
- Sledge, regia di Vic Morrow (1970)
- Gradiva, regia di Giorgio Albertazzi (1970)
- Incontro d’amore a Bali, regia di Paolo Heusch e Ugo Liberatore (1970)
- Gli sposi dell’anno secondo, regia di Jean-Paul Rappeneau (1971)
- Il merlo maschio, regia di Pasquale Festa Campanile (1971)
- Senza movente, regia di Philippe Labro (1971)
- Nonostante le apparenze… e purché la nazione non lo sappia… All’onorevole piacciono le donne, regia di Lucio Fulci (1972)
- Trappola per un lupo, regia di Claude Chabrol (1972)
- Malizia, regia di Salvatore Samperi (1973)
- Sessomatto, regia di Dino Risi (1973)
- Peccato veniale, regia di Salvatore Samperi (1974)
- Simona, regia di Patrick Longchamps (1974)
- Mio Dio come sono caduta in basso!, regia di Luigi Comencini (1974)
- Divina creatura, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1975)
- L’innocente, regia di Luchino Visconti (1976)
- Gran bollito, regia di Mauro Bolognini (1977)
- Mogliamante, regia di Marco Vicario (1977)
- Letti selvaggi, regia di Luigi Zampa (1979)
- Il malato immaginario, regia di Tonino Cervi (1979)
- Mi faccio la barca, regia di Sergio Corbucci (1980)
- Passione d’amore, regia di Ettore Scola (1981)
- Il turno, regia di Tonino Cervi (1981)
- Casta e pura, regia di Salvatore Samperi (1981)
- Viuuulentemente mia, regia di Carlo Vanzina (1982)
- Porca vacca, regia di Pasquale Festa Campanile (1982)
- Sesso e volentieri, regia di Dino Risi (1982)
- Tranches de vie, regia di François Leterrier (1985)
- La gabbia, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1985)
- La venexiana, regia di Mauro Bolognini (1986)
- Grandi magazzini, regia di Castellano e Pipolo (1986)
- Rimini Rimini, regia di Sergio Corbucci (1987)
- Roba da ricchi, regia di Sergio Corbucci (1987)
- L’avaro, regia di Tonino Cervi (1990)
- Malizia 2000, regia di Salvatore Samperi (1991)
Laura Antonelli Filmografia – Televisione
- Gli indifferenti, regia di Mauro Bolognini (Miniserie TV) (1988)
- Disperatamente Giulia, regia di Enrico Maria Salerno (Miniserie Tv) (1989)