Altro episodio della saga “La Mummia” con l’avventuriero Brendan Fraser, ma con poche idee originali e solo qualche spunto divertente
(The Mummy: Tomb of the Dragon Emperor) Regia: Rob Cohen – Cast: Brendan Fraser, Michelle Yeoh, Jet Li, Maria Bello, John Hannah, Luke Ford – Genere: Azione, colore, 114 minuti – Produzione: Germania, Canada, USA, 2008 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 26 settembre 2008.
Terzo capitolo di una saga collaudata e presentato in pompa magna come uno dei blockbuster di questo autunno, “La Mummia – La Tomba dell’Imperatore Dragone” si mostra agli occhi del pubblico in veste rinnovata sia per la regia che in parte del cast.
La storia è la solita dei primi 2 episodi: la mummia di un cattivissimo imperatore di 2000 anni fa viene risvegliata e se non verrà fermata in tempo causerà la fine del mondo precipitando il nostro secolo in un periodo di tenebre e malvagità. A tanta fantasia gli sceneggiatori (sic!) provano a porre rimedio inserendo alcuni elementi di novità che dovrebbero lasciare stupito ed in tensione lo spettatore; la mummia non è egizia ma cinese, non è avvolta da bende e garze ma dall’argilla, l’azione si svolge in Asia e non in Africa e il protagonista, l’archeologo Rich O’Donnel, è affiancato dal figlio e dalla moglie.
Non vi basta? Beh allora ecco per la vostra gioia anche gli Yeti o uomini delle nevi che dir si voglia, dei tenebrosi nazisti in salsa cinese, un drago a 3 teste, una specie di lupo mannaro, due, e sottolineo due, storie d’amore ed un esercito di terracotta che combatte un’epica battaglia contro gli zombie (nonostante questi siano aiutati da un caccia e da un bombardiere della Seconda Guerra Mondiale).
Tutto questo potrebbe farvi sorridere ma è esattamente quello che vi attende. Il film infatti si muove per quasi 2 ore come una scheggia impazzita con citazioni spudorate di una quantità di pellicole precedenti che contarle tutte sarebbe impossibile (“Harry Potter”, “Gli invicibili”, “Indiana Jones”, “Il signore degli anelli” tanto per citarne alcuni) lasciandoti sempre l’impressione del dejà vu, quindi con la convinzione di sapere sempre esattamente cosa succederà da lì a 5 minuti. Impossibile poi non rimanere infastiditi dagli strafalcioni storici e dalla inutilità di alcuni personaggi che non fanno altro che appesantire il tutto.
Una pellicola da buttare insomma? Non proprio perché gli attori sono tutti bravi e perfettamente in linea con i loro ruoli, alcune espressioni e battute di Brendan Fraser e Jhon Hannah riescono a strappare più di un sorriso, il ritmo è incalzante e riesce a rendere un lavoro scontato comunque divertente e soprattutto gli effetti speciali sono davvero spettacolari e ben realizzati.
Insomma per un pomeriggio al cinema, magari con figli al seguito, potrebbe essere una buona soluzione ma aspettatevi la metà dell’ironia e il doppio dell’azione dei due episodi precedenti, non per nulla stavolta il regista è l’adrenalinico Rob Cohen autore di film come “Fast and Furious” e “XXX”.
Tommaso Francini