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Recensione “Jurassic World”, tanta adrenalina ma poca sostanza

  • Regia: Colin Trevorrow
  • Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Jake Johnson, Judy Greer, Vincent D’Onofrio
  • Genere: Azione, colore
  • Produzione: USA, 2015
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Data di uscita: 11 giugno 2015

La crisi ha colpito anche il Jurassic World. Dopo anni di sold out con fiumi di visitatori provenienti da ogni dove, il parco divertimenti a tema, con dinosauri in carne, ossa e fauci, inizia a segnare il passo e a perdere l’appeal iniziale. Niente di nuovo per questo quarto capitolo che presenta una debole sceneggiatura abbellita e rinvigorita da buone dosi di action hollywoodiana.

Riapre il parco giochi dei dinosauri, dove il divertimento si trasforma in paura

locandina Jurassic WorldServe una nuova attrazione per risollevare le sorti dell’azienda dell’intrattenimento preistorico. In laboratorio viene creato un dinosauro nuovo di pacca in grado, secondo gli esperti di marketing e genetica, di suscitare l’interesse di grandi e piccini. La creatura è tanto violenta quanto intelligente e sembra non sopportare il recinto nel quale è stata rinchiusa.
“Mi raccomando, se qualcosa vi insegue…scappate!” con queste parole una mamma saluta ironicamente i propri figli in procinto di partire alla volta delle emozionanti avventure del “Jurassic World”. Nemmeno fosse un tirannosauro inferocito, la raccomandazione materna non dà scampo. Di lì a poco ci sarà chi scappa e chi insegue non lasciando alcun dubbio su chi dovrà correre a gambe levate e chi a fauci spalancate.
L’adrenalina però non verrà rilasciata allo spettatore immediatamente. La prima mezz’ora del film è consacrata a una gigantesca ‘didascalia’ sul funzionamento del parco e sulle sue meraviglie, facendo facilmente intuire come, ciò che desta stupore, sarà in grado successivamente, di trasformarsi in un incubo inenarrabile.

La potenza visiva degli effetti speciali sorregge una storia di ragazzini coraggiosi e creature spaventose

Dopo qualche giro di prova la giostra si mette finalmente in moto. Gli eventi iniziano a precipitare senza alcun ostacolo e grazie a una trama da videogame si passa di livello in livello con la rapidità di un velociraptor. La potenza visiva degli effetti speciali tiene ben salda la presa sulle redini del film altrimenti abbandonato a una sceneggiatura rappresentante ragazzini impavidi, cattivoni senza scrupoli ed eroi senza paura.
Ma non c’è tempo, per fortuna, per ragionare sull’inconsistenza della storia e sulla banalità dei suoi personaggi: con il più temibile dei dinosauri alle calcagna non ci si può permettere di prender fiato. Si salvi chi può dunque, ma l’unico in pericolo di vita seriamente è “Jurassic World”, pellicola concepita, come il suo preistorico protagonista, nelle asettiche stanze di un laboratorio. Nel suo codice genetico sono stati innestati molti elementi che riconduco al gioco e al puro intrattenimento e con un dna così modificato sarà difficile sopravvivere al mondo esterno.
Riccardo Muzi

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