Divertente commedia incentrata sulla noia e l’abitudine nelle coppie sposate. Nel film una serie di eventi spassosi riguarderanno il duo Steve Carell-Tina Fey
(Date Night) Regia: Shawn Levy – Cast: Steve Carell, Tina Fey, Ray Liotta, James Franco, Mark Wahlberg, Mila Kunis, Common, Taraji P. Henson, Leighton Meester, Kristen Wiig – Genere: Commedia, colore, 88 minuti – Produzione: USA, 2010 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 7 maggio 2010.
Shawn Levy con “Notte folle a Manhattan” confeziona una godibile commedia dove, usando come espediente narrativo uno scambio d’identità, ci parla di Phil e Claire, sposati da anni, genitori di due figli, assorbiti completamente dalla famiglia e dal lavoro, che faticano, come tante coppie, a trovare un po’ di tempo per se stessi.
Così s’impongono, nonostante la stanchezza, una cena a Manhattan, certo più esotica del New Jersey. Ma le cose non vanno secondo i piani: i due si trovano così coinvolti in vicende alle quali sono completamente estranei, e devono lottare per la sopravvivenza, tra corse in macchina degne dei migliori action movie americani e momenti di seria riflessione sulla vita a due.
Indubbiamente il tema della noia coniugale è più che abusato al cinema, ma non può essere altrimenti essendo questa una realtà che interessa molte coppie. Il film ne parla senza drammi. Certo non siamo di fronte ad una pellicola d’introspezione sentimentale o di denuncia di un malessere sociale, ma non per questo le dinamiche di coppia non vengono mostrate in modo concreto. Stavolta Levy, famoso per aver confezionato commedie di grande successo mondiale come “Una notte al museo”, “Una notte al museo 2 – La fuga” e “Una scatenata dozzina” propone una commedia per un pubblico un po’ più adulto, che rimane credibile nonostante un po’ “folle” e soprattutto molto sincera nei sentimenti.
Steve Carrel e Tina Fey sono perfetti nei ruoli di Phil e Claire, sono affiatati e divertono in modo naturale, dei veri talenti comici. Le situazioni rallegrano con garbo ed eleganza, grazie a dialoghi ben congeniati, ad un montaggio che regala al film un buon ritmo, e ad una macchina da presa che segue gli attori quasi con discrezione. Manhattan poi è sempre un’affascinante location, anche se in verità alcune scorribande in macchina sono state girate a Los Angeles, poiché a New York bisogna rispettare regole molto restrittive a riguardo. Il film piace sicuramente a chi vuole staccare un po’ la spina, divertendosi senza volgarità.
Massimo Racca