Calin Peter Netzer conferma la sua abilità analizzando le ombre del rapporto madre-figlio
(Pozitia Copilului) Regia: Calin Peter Netzer – Cast: Luminita Gheorghiu, Bogdan Dumitrache, Ilinca Goia, Natasa Raab, Florin Zamfirescu, Vlad Ivanov – Genere: Drammatico, colore, 112 minuti – Produzione: Romania, 2013 – Distribuzione: Teodora Film – Data di uscita: 13 giugno 2013.
“Il caso Kerenes” è il titolo italiano di “Child’s pose”, il film di Calin Peter Netzer, vincitore dell’Orso d’Oro 2013.
Questa nuova titolazione sembra privilegiare quello che è un aspetto secondario della narrazione, ovvero l’incidente tragico che fa da sfondo al rapporto critico tra madre e figlio. E’ anche vero però, che il dramma di fondo, pur da accessorio rispetto a quello esistenziale rappresentato dal rapporto intrusivo che Cornelia ha con il figlio Barbu, è ciò che rende l’analisi svolta dal regista efficace come nessun’altra situazione poteva essere.
Netzer analizzando la relazione tra Cornelia e Barbu – sulle ali di quella che sembrerebbe un’ispirazione freudiana – vuole mostrare soprattutto come il narcisismo genitoriale, il desiderio del genitore di plasmare un figlio secondo il suo gusto e le sue aspettative, possa essere compromettente nel processo di soggettivazione.
Proprio la tragedia che si consuma a partire da questa dinamica, già di per sé critica, ha consentito a Netzer di mostrarla nei suoi aspetti più estremi e quindi più eloquenti.
Lo psicologismo dal quale è attraversato questo lavoro non è affatto velato: nella maggior parte dei dialoghi, Cornelia palesa la volontà di realizzarsi attraverso il figlio, e Barbu esprime tutta la sua insofferenza verso il desiderio materno.
Con questa pellicola in parte autobiografica il regista è voluto dunque tornare sul suo rapporto con la madre, per analizzarlo e, magari, farci i conti.
Claudio Di Paola