Festival di Venezia 2015: programma di sabato 12 settembre in bilico tra zen e impegno politico e sociale.
Tre film Fuori Concorso per l’ultima giornata della kermesse italiana più importante
Sono orientali due delle opere in programma Fuori Concorso oggi al Lido. Il primo è “Mr. Six” di Guan Hu, storia drammatica di un ex teppista ridotto in miseria e in malattia che, seppur a modo suo, riuscirà a risorgere. È all’insegna della lentezza, invece, “Afternoon” di Tsiai Ming-liang, un colloquio zen tra il regista e il suo attore feticcio Lee Kang-sheng su quello che per loro è il cinema. Fa da sfondo una giungla lussureggiante stile “Rashomon” di Kurosawa.
Le immagini dal cielo di “Human” di Bertrand accompagnano idealmente la marcia degli uomini e delle donne a piedi scalzi a sostegno del dramma dei migranti
Il film del giorno è sicuramente “Human” diretto dal grande fotografo, francese di nascita ma cittadino del mondo, Yann Arthus-Bertrand. Le sue immagini prese rigorosamente dall’alto dei cieli sono un omaggio alla magnificenza della natura, che troppo spesso l’essere umano deturpa con i suoi comportamenti irrispettosi. Con il suo film, Bertrand ci invita a rimanere umani, come diceva l’attivista politico Vittorio Arrigoni rapito e ucciso sulla striscia di Gaza.
Il film passa in Laguna il giorno dopo la marcia simbolica degli uomini e delle donne a piedi scalzi. Un corteo di persone che si sono spostate da Piazza Santa Maria Elisabetta sino al red carpet del Festival per testimoniare la loro solidarietà ai migranti che fuggono da guerre e povertà e che cercano accoglienza nella ricca Europa.
Ivana Faranda