Il Festival del Cinema di Roma ha il suo primo vincitore: Alice nella Città premia “Four Kings”
Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, dedicata alle giovani generazioni e alle famiglie, ha decretato il proprio vincitore, “Fuor Kings”, l’opera prima della regista tedesca Theresa Von Eltz.
La giuria, composta da 22 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni selezionati su tutto il territorio nazionale, ha così motivato la propria scelta: ”Per la grande efficacia e sensibilità di quest’opera prima, per la recitazione travolgente e studiata, per la sua fotografia dai colori freddi ma capaci di trasmettere calore e per il giusto equilibrio tra musiche e silenzi”.
Il film, con Paula Beer, Jella Haase, Moritz Leu, Jannis Niewöhner, racconta la storia di quattro ragazzi che trascorrono il Natale in una clinica psichiatrica, sotto le cure del giovane Dr. Wolff.
“Four Kings” non viene presentato, da chi scrive, come quello di maggior sostanza del concorso Young/Adult ma sicuramente possiede quell’immediatezza visiva e narrativa che può colpire una giuria giovane.
Premio Taodue Camera d’Oro a “The Wolfpack”, il docu-film di Crystal Moselle
Il premio Taodue Camera d’Oro per la miglior opera prima è stato assegnato, alla presenza della giuria, a “The Wolfpack” di Crystal Moselle: un premio forse già annunciato, visto il battage pubblicitario che ha accompagnato la presentazione del film da questa settimana nelle sale italiane e già trasmesso sulla piattaforma Sky, senza però dimenticare la singolarità della storia raccontata.
Il documentario, già vincitore del U.S. Documentary Grand Jury Prize all’ultimo Sundance Film Festival, racconta infatti l’incredibile vera storia dei sette fratelli Angulo. Brillanti, istruiti in casa, senza alcun contatto con l’esterno, tutto quello che hanno imparato lo hanno appreso dai film che vedevano di continuo in casa. Per molti anni questo sistema è servito loro come sfogo creativo e come modo per eludere la solitudine e una condizione di sostanziale segregazione.
La giuria Taodue, unanime nel verdetto, ha così motivato la scelta: “Per l’occhio lucido e la compiutezza con cui la regista ha raccontato una storia intensa, curiosa e difficile; per la naturalezza e la genuinità del registro usato, come per la coerenza nel seguire la vicenda in tutto il suo arco temporale; per la forza dei personaggi, che personaggi non sono”.
Menzione Speciale camera d’Oro Taodue a “Mustang”, l’opera prima della regista turca Deniz Gamze Erguven
La giuria del Premio Camera d’Oro Taodue ha attribuito anche una Menzione Speciale al film “Mustang” della regista Deniz Gamze Erguven. Già presentato con successo alla Quinzaine des réalisateurs all’ultimo Festival di Cannes, il film, è candidato dalla Francia come miglior film straniero agli Oscar, ed avrebbe forse meritato in questa sede un maggior riconoscimento del proprio valore.
Di seguito la motivazione della giuria: “Per la forza e la gioia con cui il film racconta, attraverso una regia forte e matura e un tono allo stesso tempo leggero e drammatico, l’animo di cinque giovani donne e il loro passaggio da un’adolescenza segregata a una vita adulta imposta, attraverso l’elaborazione della vita e della libertà”.
Festival del Cinema di Roma: Alice nella Città chiude i battenti con un incremento di pubblico superiore al 14%
Il bilancio per Alice nella Città per quest’anno non può che essere positivo: le oltre 32.000 presenze totali tra pubblico e accreditati fanno registrare un incremento percentuale pari ad un + 14% rispetto alla scorsa edizione. Da segnalare è la maggiore partecipazione da parte degli accreditati, anche per una maggiore disponibilità delle sale dell’auditorium capitolino nei confronti del cartellone di Alice, e per la presenza della tensostruttura Mazda, che ha permesso un maggior numero di repliche.
Ha premiato anche la scelta di aprire un distretto cinema al Pigneto (Cinema Avorio + Cinema Aquila), ricordando anche che la riapertura del Cinema Avorio è un segnale forte dell’impegno di Alice nella Città per la promozione di un certo cinema di qualità nel territorio urbano.
Maria Grazia Bosu