Recensione
Piccoli brividi – Recensione: piacevole, divertente e leggero
“Piccoli brividi” è uno di quei film che lasciano il sorriso sul volto e poco altro, ma che sanno comunque rendere piacevole la visione. La trama è scarna e abbastanza prevedibile, ma è ovvio fin dai primi minuti che non è su quello che i produttori hanno puntato per rendere “Piccoli brividi” efficace, bensì su una serie di gag comiche piuttosto divertenti e degli effetti speciali di ottimo livello. Nel complesso è buon film per ragazzi e un piacevole passatempo spensierato per gli adulti, il che lo rende un lavoro riuscito perché la pellicola non vuole essere né più né meno di questo.
Piccoli brividi: Jack Black sempre in forma, Ryan Lee una rivelazione
Jack Black interpreta R.L. Stine, scrittore della famosa collana di libri “Piccoli brividi” a cui si ispira il film, e lo fa con la sua solita vena comica e una mimica facciale sorprendente. A differenza di tanti attori che con il passare del tempo perdono colpi, Jack Black rimane lo stesso di sempre, in grado di coinvolgere il pubblico con i suoi personaggi eccentrici e accattivanti. I due ragazzini protagonisti, Dylan Minnette e Odeya Rush offrono una prova accettabile, senza brillare né deludere, anche se Minnette 16 anni, come vorrebbe la sceneggiatura, non li dimostra proprio.
La vera rivelazione è però il giovane Ryan Lee, che conquista fin da subito con i suoi occhioni verdi e i denti sporgenti. Il ragazzo interpreta l’amico appena acquisito – e un po’ scemo – di Minnette, offrendo le migliori scene del film. Ogni sua battuta strappa un sorriso, se non addirittura una risata fragorosa: sostenuto certamente da una sceneggiatura solida, inaspettata per una pellicola di questo tipo, Ryan Lee spicca come un promettente attore comico con un stile molto personale.
Piccoli brividi: i veri protagonisti sono i mostri
Un lavoro eccellente senza dubbio quello sui mostri che popolano il film, curati nel dettaglio tanto da saltare quasi fuori dallo schermo. Se i mostri in sé non spiccano per originalità – abbiamo una riunione completa di tutti i grandi classici, dal mostro delle nevi al licantropo, dagli zombie al pagliaccio assassino e via dicendo – risalta invece la grafica estremamente realistica e la cura dei movimenti di queste creature.
I mostri in questo film non sono pensati però per spaventare ma per essere dei catalizzatori dell’azione, al punto che molti dei combattimenti/fughe affrontate dai protagonisti offrono una vena comica che distanzia completamente dal genere horror: indimenticabile la scena con i nani da giardino cattivi, animati in modo geniale e divertentissimi nei loro tentativi di uccidere lo scrittore Stine.
Piccoli brividi: un film d’azione ma non troppo
La pecca principale della trama scarna si rivela soprattutto nell’azione, che si riduce alla fine in una continua fuga da un mostro o dall’altro, con la soluzione finale piazzata un po’ alla svelta e mancante di credibilità narrativa. Se però riuscite a guardarlo senza cercare una spiegazione e/o soluzione logica, il film scorre molto piacevolmente, supportato anche dal 3D che rende particolarmente belle le scene che si svolgono nella foresta.
Le musiche di Danny Elfman mantengono un ritmo incalzante per tutto il tempo, eliminando i tempi morti e la possibilità di annoiarsi, muovendosi come un vagone sulle montagne russe e avvolgendo completamente lo spettatore nella scena. Nel complesso un lavoro ben riuscito come film per ragazzi poco impegnativo e divertente.
Valeria Brunori
Trama
- Titolo originale: Goosebumps
- Regia: Rob Letterman
- Cast: Jack Black, Dylan Minnette, Odeya Rush, Ryan Lee, Amy Ryan, Jillian Bell, Ken Marino, Halston Sage, Steven Krueger, Keith Arthur Bolden, Amanda Lund, Timothy Simons, Karan Soni
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 103 minuti
- Produzione: USA, 2015
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Data di uscita: 21 Gennaio 2016
“Piccoli Brividi”, la saga horror adolescenziale che non ha fatto dormire orde di giovani lettori a cavallo del nuovo millennio, dopo aver visto concretizzare una serie televisiva, si decide a esordire anche nelle sale cinematografiche.
Grazie alla regia di Rob Letterman e alla 20th Century Fox il film promette al celebre autore Robert Lawrence Stine di rappresentare una fedele interpretazione della serie in chiave horror con un pizzico di humor.
Zach Cooper, interpretato da Dylan Minnette, è un adolescente ancora scombussolato psicologicamente per un repentino trasferimento in una piccola città. Ambientatosi, un giorno scopre che il misterioso padre di Hannah, la sua attraente vicina di casa, è uno scrittore (Jack Black) prigioniero della sua stessa immaginazione: i mostri che hanno reso famosi i suoi libri (“Piccoli Brividi”) sono reali per entrambi.
Saggiamente l’autore dei bestseller (Stine) cerca in ogni modo di proteggere i suoi lettori serrando le perfide creature, rinchiuse nei libri. Riuscirà nell’intento fino a quando Zach involontariamente non libera i mostri dai manoscritti: da quel momento in poi l’intera città trascorrerà notti insonni e sconvolgenti incubi.